giovedì, Marzo 28, 2024
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Housing sociale, D’Alberto: clamoroso fallimento della giunta Brucchi

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Pubblichiamo una nota di Gianguido D’Alberto in merito alla recente delibera approvata dalla Giunta Brucchi sulla questione del progetto di housing sociale di Via Longo.

Teramo – È senza pudore il tentativo della Giunta Brucchi di mascherare il clamoroso fallimento del progetto di housing sociale di via Longo con l’approvazione, a quasi un anno ormai dalla presentazione della manifestazione di interesse della Investire SGR S.p.A., della recente delibera con cui dopo oltre 5 anni di errori, silenzi e illegittimità non si decide nulla e si chiede il soccorso della Fondazione Patrimonio Comune dell’ANCI per uscire dal pantano politico, amministrativo, economico e sociale in cui il centrodestra teramano ha costretto se stesso, il Comune e soprattutto i cittadini residenti.         

            La Giunta, anziché manifestare compiacimento, avrebbe solo dovuto chiedere scusa per aver esposto il Comune a gravi rischi finanziari e soprattutto per aver avviato un progetto che si è dimostrato nei fatti sballato, inadeguato, costruito sulla pelle dei cittadini residenti, che hanno subito scelte cui non hanno partecipato e che i più non hanno condiviso, con l’amaro risultato che ancora oggi tante famiglie, dimenticate anche dalle ultime parole del primo cittadino, sono in bilico e continuano a vivere nell’incertezza.

            Il progetto da cui tutto nasce, avanzato dalla stessa SGR individuata senza gara ad evidenza pubblica, è stato avviato 5 anni fa e solo ora, trascorso tutto questo tempo, ci si accorge che serve una consulenza per un intervento di tale portata. Ma allora, la proposta di 5 anni fa chi l’ha valutata?

            Non è stato fatto nessun passo avanti e il risultato oggi è impietoso: i tempi per la realizzazione del progetto di Housing Sociale sono tutti superati, lo scellerato cronoprogramma di mobilità dei residenti è ripetutamente saltato, le aree e gli immobili interessati hanno subito una svalutazione a causa dei ritardi, il patrimonio di edilizia residenziale pubblica del nostro territorio è sempre più svilito.

            E, come se non bastasse, con la delibera recentemente approvata si dilazionano ulteriormente i tempi senza dare certezze alle famiglie, continuando a gettare fumo negli occhi anche sui costi. In particolare sui costi della consulenza pari a 20.000 euro più iva che non sarebbero a carico del Comune; la verità è che in caso di non aggiudicazione della gara tale importo è interamente a carico del Comune.

            E a ciò rischiano di aggiungersi le penali complessive che gravano come una spada di Damocle sull’operazione. Con lo scellerato accordo sottoscritto con Investire SGR nell’aprile 2014, che a detta degli stessi uffici del Comune è nullo, il sindaco ha infatti esposto l’Amministrazione ad una penale di 150.000 euro, oggi salita ad oltre 250.000 euro secondo le richieste contenute nella manifestazione di interesse della SGR medesima.

            Il progetto del 2012, da cui tutto trae origine, è ormai superato nei fatti e per la riqualificazione di Via Longo si deve ritornare subito in Consiglio comunale, unico organo competente, perché la valutazione della “nuova-vecchia” proposta non è solo tecnico-economica ma soprattutto politica, considerato anche il depauperamento del patrimonio di edilizia popolare che ne consegue (da 96 a, se va bene, 15 abitazioni ERP), oltre al dramma sociale che ha determinato il blocco dell’accesso alle graduatorie per l’emergenza abitativa ormai dal 2012.

            Anche su Via Longo è evidente il maldestro tentativo del Sindaco e di tutti i leader del centrodestra teramano di costruire artificiosamente il testamento politico in vista delle dimissioni “pre-elettorali”: un gioco preoccupante e pericoloso per le future generazioni, che evidenzia in tutta la sua pretestuosità, il fallimento non solo del Sindaco Brucchi ma dell’intero gruppo di potere, nessuno escluso, che ha occupato in questi anni la nostra città .
Gianguido D’Alberto