sabato, Aprile 27, 2024
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Teramo, D’Alberto proclamato sindaco: “Deve prevalere il destino della collettività”. Assenti illustri

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Teramo –  Un Gianguido D’Alberto visibilmente emozionato in una sala ipogea gremita di sostenitori, amici, cittadini è stato proclamato questa mattina sindaco della città di Teramo. 

Un vero bagno di folla ha presenziato alla cerimonia, sottolineando con applausi e commozione il momento dell’investitura della fascia tricolore. Poi è stata la volta della proclamazione dei consiglieri eletti di maggioranza. Manifestatamente palpabile tra gli scranni del consiglio l’euforia per la vittoria. 

Molti gli assenti, invece, tra i consiglieri dell’opposizione, a cominciare dall’ex competitor a primo cittadino al ballottaggio, Giandonato Morra. All’appello sono mancati anche Mauro Di Dalmazio e Giovanni Cavallari, mentre il candidato del M5S, Cristiano Rocchetti, si è congratulato con il neo primo cittadino di Teramo. 

“Grazie per la giornata meravigliosa – ha esordito con voce rotta il sindaco D’Alberto – Per l’emozione che mi state regalando, che i cittadini mi stanno regalando. E’ un onore e un privilegio potervi rappresentare”. 

Un fiume in piena di ringraziamenti D’Alberto per i consiglieri eletti e non che con il loro contribuito hanno dato prova di amore per la città, ma anche per i candidati alla carica di sindaco per aver condotto un confronto leale per il bene di Teramo. 

“Oggi, la proclamazione – ha proseguito – è un atto formale, ma di alto contenuto democratico soprattutto per una città che ha sofferto. Noi vogliamo mettere in campo la buona politica e dobbiamo recuperare il rapporto di fiducia con i cittadini grazie alla democrazia partecipativa. Dobbiamo amministrare non inseguendo la logica del consenso elettorale, ma dobbiamo far prevalere le scelte giuste”. 

Si è poi rivolto ai consiglieri con un monito al dovere e alle responsabilità “Ciascuno di noi non rappresenta solo il suo elettorato, ma l’intera collettività teramana. Le sfide da affrontare sono enormi e ci sarà bisogno di tutti, della maggioranza e dell’opposizione, ciascuno nei propri ruoli. Bisogna far capire che tra i destini dei singoli e i destini della collettività, i secondi devono sempre prevalere. Dobbiamo essere tutti portatori di questo principio – e ha concluso tra le acclamazioni – Viva Teramo, Viva i cittadini teramani”.

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