venerdì, Marzo 29, 2024
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Aria inquinata. La situazione delle città marchigiane

Ancona – Per la protezione della salute umana il Valore Limite delle PM 10 (definite genericamente polveri sottili) non deve superare 50 μg/m3 (milligrammi) al giorno, da non oltrepassare più di 35 volte l’anno. Le città marchigiane dove sono state fatte rilevazioni sono per 4/5 sotto il limite considerato pericoloso, anche se almeno un’altra è vicina al limite di guardia. Guadiamo ora con il Rapporto Ispra la quantità di “polveri” nell’aria e il livello di inquinamento di 5 città. I rilevamenti  mostrano come nel nord della regione le cose vanno peggio rispetto al resto delle Marche. Nel 2017 a Pesaro lo sforamento si è verificato 37 giorni in un anno. Due in più rispetto al limite di guardia. La media annuale è di 31 mg. A Fano il numero dei giorni dove è stato superato il limite di 50 mg è stato di 33 giorni per una media annua di 29 mg. La città è andata vicina allo sforamento e solo per due giorni non è passata in quelle definite ad alto rischio. Meglio ad Ancona: il limite è stato superato in 16 giorni per una media annuale 25 mg. A Macerata invece, in nessun giorno è stato superato il limite; la media è di 16 mg. Stesso risultato positivo per Ascoli Piceno dove la media è di 19 mg. Le città confinanti con la regione, visto che parliamo di aria, sono in linea con la differenza tra nord e sud della  regione. A Teramo il limite è stato violato solo in 11 giorni, mentre a Rimini ben 57. Infatti dall’ultimo rapporto risulta che nella Pianura Padana la situazione è grave, visto che le città di quella zona risultano più inquinate che in altre regioni. Approfondendo  l’aspetto  sanitario gli studi epidemiologici hanno mostrato una correlazione tra le concentrazioni di polveri in aria e la manifestazione di malattie croniche alle vie respiratorie, in particolare asma, bronchiti, enfisemi. A livello di effetti indiretti inoltre il particolato agisce da veicolo per sostanze ad elevata tossicità, quali ad esempio gli idrocarburi policiclici aromatici.

 

Roberto Guidotti

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