mercoledì, Maggio 15, 2024
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La Cassazione: “No ai domiciliari per Luca Traini”

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di Elisa Ciinquepalmi

MACERATA – Rigettata la richiesta degli arresti domiciliari con l’obbligo del  braccialetto elettronico per il 30enne maceratese Luca Traini, autore del raid razzista, che il 3 Febbraio del 2018 ha tenuto sotto scacco la città.

La sua fu una reazione forte per vendicare l’efferato delitto della diciottenne romana Pamela Mastropietro, per il quale è stato recentemente condannato in primo grado all’ergastolo  lo scorso 29 maggio il nigeriano Innocent Oseghale.

Il “Lupo”, anche se si dichiara pentito del gesto e ha mostrato di aver compreso l’entità dei propri errori, non ha convinto la Cassazione, che ha preferito respingere il ricorso chiesto dal suo legale, l’avvocato Giancarlo Giulianelli, che nei giorni scorsi gli aveva detto in confidenza di non farsi troppe speranze.

Traini, che il 3 ottobre 2018 é stato condannato alla pena di 12 anni di reclusione, si trova attualmente confinato nel carcere di Montacuto, in attesa dell’Appello, che si discuterà ad Ancona il prossimo 26 settembre.

Intanto, sui social, continuano a proliferare i commenti dei maceratesi e non solo, riguardo a questa vicenda, che come la tragica morte di Pamela Mastropietro, farà parte della storia di Macerata.

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