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Infortuni sul lavoro nelle Marche: 14 morti e 9.438 incidenti nei primi sei mesi del 2019

gessopalena

Ancona – Uscire di casa, salutare i familiari e non rivederli più, perché un  incidente sul lavoro si è rivelato mortale. E’ successo a 482 persone in Italia; fra questi 14 (2 donne e 12 uomini) delle Marche. Un bilancio drammatico quello che emerge dai dati Inail elaborati dalla Cgil relativi il primo semestre del 2019.

In generale, sugli infortuni del lavoro le cifre parlano chiaro: nei primi sei mesi dell’anno nelle Marche sono stati denunciati 9.438 infortuni, 78 in più rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (+0,8%) e in controtendenza rispetto al livello nazionale in cui si registra un calo (-0,2%). Nelle Marche crescono in particolare gli infortuni in occasione di lavoro (+1,5%) mentre quelli in itinere presentano una diminuzione (-3,3%).

Il territorio che presenta un incremento significativo di infortuni è quello di Ancona (+5,7%), mentre il fenomeno è stabile a Pesaro Urbino. In calo gli infortuni denunciati a Fermo (-3,4%), Macerata (-3,2%) e Ascoli Piceno (-1,8%).

Osservando gli infortuni in occasione di lavoro, emerge che i più colpiti sono i lavoratori dell’industria manifatturiera dove peraltro gli infortuni crescono dell’1,0%. Crescono in particolare nel settore delle calzature e abbigliamento (+23,9%), nella chimica, gomma, plastica (+16,1%), nel legno-mobile (+9,0%), mentre sono in calo nella meccanica (-8,1%). Rilevante l’incremento nelle costruzioni (+16,3%), nel commercio e riparazioni (+11,9%) e in agricoltura (+11%). Aumentano gli infortuni anche nella sanità e assistenza sociale (+3,8%) e nei trasporti (+3,5%).

In un’ottica di genere, va rilevato che il maggior numero di infortuni colpisce gli uomini, ma il fenomeno è in leggero calo, mentre per le donne che si assiste significativo incremento di infortuni denunciati (+3,6%).

Osservando i dati per classi di età degli infortunati, emerge che i più colpiti continuano ad essere i giovani e in particolare coloro che hanno meno di 19 anni per i quali gli infortuni crescono dell’8,5%. Anche i migranti sono tra i più coinvolti dal fenomeno: per i lavoratori extra comunitari gli infortuni denunciati sono cresciuti in modo rilevante (+10,9%), così come anche per i lavoratori provenienti da altri Paesi dell’UE (+3,4%). In calo gli infortuni per i lavoratori italiani (-0,7%).

 

Roberto Guidotti

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