Pesaro – Dal 2013 qualsiasi amministrazione comunale deve conoscere dettagliatamente il proprio patrimonio arboreo. I Comuni sopra i 15mila abitanti devono dotarsi di un catasto degli alberi, piantare un nuovo albero per ogni bambino nato o adottato e produrre un bilancio del verde a fine mandato, che dimostri l’impatto dell’amministrazione sul verde pubblico. Sono per questo disponibili i dati su quanti alberi ci sono in ogni capoluogo di provincia secondo il rapporto 2018 di Legambiente.
Nelle Marche è Pesaro il capoluogo con più alberi in rapporto al numero degli abitanti: 35 ogni 100 residenti. E’ la quinta posizione in Italia preceduta da Modena, Agrigento, Brescia e Arezzo. Per le Marche troviamo poi Macerata al 51° posto della classifica nazionale con 12,18 alberi ogni 100 abitanti. Pochi alberi ad Ascoli Piceno: 7,17 ogni 100 cittadini e posizione 69° in Italia. In questo caso non pervenuto il numero di Ancona, mentre Legambiente non menziona Fermo. Gli alberi rivestono un ruolo importante nel controllo delle emissioni, nella protezione del suolo, nel miglioramento della qualità dell’aria, del microclima e della vivibilità delle città.
Che dire del “verde urbano”? In questo caso il dato include il verde storico, i grandi parchi urbani, le aree a verde attrezzato (piccoli parchi e giardini di quartiere), le aree di arredo urbano, i giardini scolastici, gli orti urbani, le aree sportive all’aperto, le aree destinate alla forestazione urbana, le aree boschive, il verde incolto e altre tipologie minori quali orti botanici, giardini zoologici e cimiteri.
Meglio di tutti in questo caso Ancona con 41,81 metri quadri per abitante e 26° posizione in Italia. Segue Macerata alla 42° con 26,61 metri per abitante. Poi alla 64° Pesaro con 20,27 metri quadri per residente. Ultima e piazzata male Ascoli Piceno con solo 8,94 metri quadri per cittadino in 96° posizione su 104. Al primo posto in Italia Matera con ben 996 metri. Ultimo posto per Crotone con 4,1 metri ogni abitante.
Roberto Guidotti
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