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Marco Pantani: i 50 anni de “Il Pirata”

pantani

Proprio oggi, Marco Pantani, volto noto del ciclismo italiano e conosciuto a tutti come “Il Pirata”, avrebbe compiuto 50 anni. Nasce infatti a Cesena, il 13 gennaio 1970.

Il 5 agosto 1992, Pantani fa il suo esordio insieme alla squadra “Carrera Tassoni” e nel 1994 ottiene il primato nella tappa di Marano de “Il Giro D’Italia” . Sempre nello stesso anno, vince anche la tappa dell’Aprica.

Il Pirata fu il più grande scalatore del ciclismo italiano e nel 1995 ottenne la medaglia di bronzo ai Mondiali in linea, un Giro d’Italia e un Tour de France.

La sua carriera prosegue con 46 vittorie, ma la vita di Marco Pantani fu segnata da una forte depressione che lo portò all’utilizzo di sostanze dopanti e stupefacenti.

Era il 14 Febbraio 2004 quando, in un albergo di Rimini, Pantani si spense a causa di un edema celebrare e polmonare, dovuto ad un’overdose di cocaina. Aveva solo 34 anni e ancora oggi il suo decesso resta un mistero.

Suicidio o omicidio? (https://www.google.com/amp/s/www.iene.mediaset.it/2019/news/speciale-marco-pantani-suicidio-omicidio_555521.shtml )

Dal 2004, il Giro d’Italia ha assegnato alla più significativa salita il titolo Montagna Pantani, un riconoscimento concesso solo al mitico Fausto Coppi con la “Cima Coppi“, ovvero il passo più alto del percorso del Giro.

Nel 2006, anche i Nomadi ricordano il talento di Marco Pantani con il brano
L’ultima salita. (https://youtu.be/nUskOAAGejU ), mentre l’anno successivo esce nelle sale cinematografiche italiane, il film
Il Pirata – Marco Pantani, diretto da Claudio Bonivento.

Dal 2004 il ciclista, considerato il più grande scalatore di tutti i tempi, riposa nel cimitero di Cesenatico in Emilia Romagna e, sempre nello stesso anno, a seguito della sua scomparsa, nasce la Fondazione Marco Pantani ONLUS, che si occupa delle persone più deboli, con vari problemi di salute o economici.

Dopo la morte del ciclista, i genitori  scoprirono che quando Pantani era in vita donava ingenti somme di denaro a diversi Enti che si occupano di cura e accoglienza delle persone più deboli, come i bambini affetti da patologie mentali e motorie oppure con problemi economici.

Proprio nel sito della Fondazione Marco Pantani ONLUS troviamo le parole del grande scalatore che con il suo indimenticabile talento ha caratterizzato il ciclismo italiano ed è proprio con questa frase ricordiamo  “Il Pirata” in occasione del suo 50esimo compleanno.

“A volte chiudiamo gli occhi perché la realtà non ci piace…
Se però smettiamo di comunicare, non riusciamo più ad assaporare la vita e a scrivere la nostra storia.”
(Marco Pantani)

Elisa Cinquepalmi

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