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Il film consigliato stamattina in TV: “Stanno tutti bene” lunedì 20 luglio 2020

film stanno tutti bene

Il film consigliato stamattina in TV: “Stanno tutti bene” lunedì 20 luglio 2020 alle 10.20 su IRIS (Canale 22)

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Stanno tutti bene è un film del 1990 diretto da Giuseppe Tornatore ed interpretato da Marcello Mastroianni, Valeria Cavalli e Leo Gullotta.

È stato presentato in concorso al 43º Festival di Cannes.

Nel 2009 ne è stato realizzato un remake statunitense omonimo, Stanno tutti bene – Everybody’s Fine. La parte che fu di Mastroianni è stata affidata a Robert De Niro.

Matteo Scuro, un anziano vedovo siciliano, decide di andare a far visita ai suoi cinque figli che abitano sparsi in varie città dell’Italia continentaleNapoliRomaFirenzeMilano e Torino. Orgoglioso dell’educazione loro impartita, ha dato loro nomi presi da personaggi del melodramma, di cui è appassionato. Sicuro di trovare ambienti familiari sereni e felici, come del resto gli è sempre stato fatto credere, si accorgerà invece che i figli sono dei falliti che hanno sempre cercato di nascondere al padre le loro frustrazioni e le sconfitte della vita: sia nel lavoro, sia nella conduzione delle rispettive esperienze matrimoniali e dei nipoti. Una di loro, Norma, dovrà chiedere al proprio coniuge, da cui è separata da tempo, di fingere di condividere ancora lo stesso tetto con il figlio. Così come l’altra figlia, Tosca, creduta dal padre attrice e modella di successo, ma in realtà ragazza madre e, come lasciato intendere, escort di lusso.

Il viaggio da Sud a Nord, per affrontare il quale l’uomo si mostrerà inadeguato e affaticato dagli anni, voleva essere una visita a sorpresa per ognuno di loro: al contrario, fa scattare una catena telefonica tra i fratelli che si avvisano l’un l’altro dell’arrivo del genitore. Egli percorre così un viaggio parallelo che si addentra nella memoria del vissuto familiare: non può non accettare amaramente che i suoi figli siano cresciuti, ma traspare l’amore del padre che li rivede piccoli e innocenti. La stessa narrazione mostra alcuni dialoghi con ciascuno di loro come erano da bambini, con i discorsi da adulti, a cui fa seguito un sogno con gli stessi figli piccoli che provano a spiegargli la realtà delle cose. Uno dei figli non può più essere da lui rintracciato e, nonostante gli sia nascosta la dura verità dagli altri, alla fine egli viene a conoscenza della sua morte, dovuta non a caso a un malessere esistenziale (è deducibile, da alcuni velati passaggi, che il figlio suicida fosse omosessuale).

Tra le scene più significative vengono messi in risalto i due viaggi sul treno di andata e ritorno. All’andata l’uomo racconta con enfasi a un’altra viaggiatrice dei loro figli, approfittando della foto che porta con sé, che gli cade casualmente di mano durante il controllo del biglietto: in questa foto i suoi ragazzi indossano i costumi di scena dei personaggi a cui egli si era ispirato per dargli il nome. Al ritorno il protagonista non ha più voglia di parlare, nonostante un’altra viaggiatrice avesse mostrato interesse per la stessa fotografia. Di ritorno in Sicilia, svuotato di quell’orgoglio paterno con il quale si era messo in viaggio, è costretto a mentire a se stesso e alla moglie defunta, a cui continua a rivolgersi come se fosse ancora viva, dicendole che i loro figli «stanno tutti bene».

Regia di Giuseppe Tornatore

Con Marcello Mastroianni, Valeria Cavalli e Leo Gullotta

Fonte: WIKIPEDIA