venerdì, Marzo 29, 2024
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Anticipazioni de “Concerto Vivaldiano – Omaggio a Venezia” del 22 ottobre alle 16.40 su RAI 3: dalla Chiesa di Santa Maria della Pietà 

vivaldi
Anticipazioni de “Concerto Vivaldiano – Omaggio a Venezia” del 22 ottobre alle 16.40 su RAI 3: dalla Chiesa di Santa Maria della Pietà  File:Venezia - Chiesa della Pietà.jpg - Wikipedia Per la Grande Musica Classica in TV in onda oggi pomeriggio alle 16.40 su Rai 5 il Concerto vivaldiano per l’Omaggio a Venezia dall’opera “Dorilla in Temple”. Dorilla in Tempe (RV 709) è un melodramma eroico-pastorale in tre atti di Antonio Vivaldi su libretto di Antonio Maria LucchiniPeter Ryom suppone che la partitura sia databile non molto tempo dopo il 1734[1]. Fu rappresentata per la prima volta il 9 novembre 1726 al Teatro Sant’Angelo di Venezia. In questa occasione i cantanti che si esibirono furono i contralti Maria Maddalena Pieri (Elmiro), Angela Capuano (Dorilla) e Anna Girò (Eudamia), i bassi Domenico Giuseppe Galletti (Filindo) e Lorenzo Moretti (Admeto), il soprano castrato Filippo Finazzi (Nomio). Il lavoro fu successivamente ripreso al Teatro Sporck di Praga per il carnevale del 1732 e per lo stesso palcoscenico il 2 febbraio 1734 con numerosi cambiamenti e inserzioni.

Caratteristiche

Non ci è pervenuto alcun libretto che corrisponda alla partitura in questione, autografa solo parzialmente e ricca di arie non vivaldiane:
  • Mi lusinga il dolce affetto (da Catone in Utica di Johann Adolf Hasse).
  • Non ha più pace il cor amante (da Cajo Fabricio di Johann Adolf Hasse).
  • Saprò ben con petto forte (testo originale: Non è ver benché si dica, da Issipile di Johann Adolf Hasse).
  • Rete, lacci o strali adopra (testo originale: Forte lume esposto al vento, da Alessandro Severo di Geminiano Giacomelli).
  • Non vuo’ che un infedele (da Alessandro Severo di Geminiano Giacomelli).
  • Bel piacer saria d’un core (testo originale: Se penar per un bel volto, da Semiramide riconosciuta di Geminiano Giacomelli)[2].
  • Se ostinata a me resisti (testo originale: Se si perde il buon nocchiero, da Valdemaro di Domenico Sarro).
  • Vorrei da lacci scogliere (da Demetrio di Leonardo Leo).

Sinfonia d’apertura

La sinfonia che apre la Dorilla in Tempe venne catalogata RV709-A da Peter Ryom. Gli strumenti musicali che prendono parte a questa esecuzione sono gli archi, sostenuti dal basso continuo (formato da fagotto o violoncello in unione con il clavicembalo).

Primo movimento

Il primo movimento della sinfonia d’apertura è un “Allegro” in tre quarti, che ha come protagonisti i violini. La fine del movimento prende parecchio spunto da quella del Concerto Ripieno in Do maggiore RV114.

Secondo movimento

Il secondo movimento della sinfonia d’apertura è un delicato “Andante”, il quale ripete varie volte alcune brevi frasi musicali, eseguite ancora dai violini, su di un basso che cambia accordo a ogni ripetizione.

Terzo movimento

Il terzo movimento della sinfonia d’apertura non è assolutamente una novità: essa è una rielaborazione per più strumenti delle prime battute de La Primavera, primo concerto de Le Quattro Stagioni (da Il cimento dell’armonia e dell’inventione, concerto op. 8 n. 1), una composizione pubblicata nel 1725 ad Amsterdam. Questo celebre “Allegro” ha uno schema esecutivo A-A-B-B, ossia è suddiviso in due parti ognuna con un ritornello alla fine. La prima volta ogni parte viene eseguita in “forte”, mentre la seconda volta in “piano”. Un omaggio a Veneziaova e alle eccellenze della sua tradizione artistica e culturale: lo propone il nuovo appuntamento con “Senato&’Cultura” – il ciclo di eventi promossi dal Presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati – in onda sabato 10 ottobre alle 11.00 in diretta su Rai3 e in replica sabato 17 ottobre alle 20.15 su Rai5. A comporre l’“Omaggio a Genova”, condotto da Andrea Delogu, saranno la cantautrice Maria Giua, il Trio Amadei (Liliana, violino; Antonio, violoncello; Marco, pianoforte), il cantante e compositore Vittorio De Scalzi, il violinista Massimo Quarta, l’attrice Carla Signoris, il sindaco della città Marco Bucci e l’atleta paralimpico Andrea Devicenzi. Previsti, inoltre, alcuni contributi filmati e fotografici forniti dal Senato su Fabrizio De André, sulla città di Genova e su Andrea Devicenzi. “Senato &’ Cultura” è realizzato nell’ambito del protocollo d’intesa che impegna il Senato della Repubblica e la Rai ad accrescere la conoscenza del patrimonio artistico-culturale italiano attraverso la valorizzazione di giovani talenti e di eccellenze italiane. È una scelta compiuta con l’obiettivo di mettere ulteriormente a frutto le potenzialità di utilizzare Palazzo Madama anche come risorsa culturale e un modo per rendere i cittadini sempre più vicini alle istituzioni. Il progetto, in collaborazione con Rai Cultura, da febbraio 2019 coinvolge artisti e giovani talenti italiani, facendone i protagonisti della serie degli eventi culturali in programmazione ogni primo sabato del mese, dalle 11 alle 12, in occasione delle tradizionali aperture al pubblico di Palazzo Madama.