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Femminicidi, l’associazione Donna Donna: “Sostegno economico per evitare altre mattanze”

cisterna di latina

Femminicidi, l’associazione Donna Donna: “Sostegno economico per evitare altre mattanze”

Quando finirà questa strage continuata? E’ la domanda che pone Manuela Algeri, Presidente dell’associazione Donna Donna, dopo la terribile “mattanza” che si è svolta qualche giorno fa da nord a sud nel territorio Italiano. “Questa volta – dichiara – le vittime sono: Piera Napoli, 32 anni, accoltellata dal marito a Palermo; Heshta Luljeta, 47 anni, accoltellata da uno sconosciuto a Pedriano di San Giuliano Milanese; Ilenia Fabbri, 46 anni, sgozzata a casa a Faenza”.

“Tre donne uccise – dice ancora – nell’arco di 24 ore che si aggiungono alla fin troppo lunga lista di coloro che hanno subito questo orrendo trattamento ipotecando il 2021, anno da poco iniziato, come possibile aspirante al terribile primato di annus horribilis, per quanto riguarda i femminicidi, in termini percentuali dal 2000.

Primato nefasto che appartiene già allo scorso 2020. Ricorda la Algeri che dei 91 femminicidi totali registrati nel 2020, come riportato in un articolo di
LIVE, dell’università di Padova, ben 81 sono stati commessi nell’ambito del contesto familiare. A conferma di ciò, si evidenzia che anche in questa ultima esplosione di violenza criminale contro la donna, ben due su tre omicidi, sembrerebbero essere stati commessi in ambito familiare.
A poco servono le chiacchiere, le commemorazioni e il ricordo delle vittime se non si agisce con norme certe che non vadano solo al mero inasprimento delle pene, cosa importante ma che poco sembra servire a frenare il raptus omicida, piuttosto che offrire un concreto supporto alla donna che potrebbe essere vittima di queste atrocità”.

E conclude: “Una legge che dia alla donna la possibilità di avere un sostegno economico, nel caso dovesse dipendere da colui che è spesso il suo carnefice, e un luogo dove poter vivere, quantomeno i primi tempi dopo l’eventuale allontanamento da chi le usa quella violenza che poi quasi sempre si trasforma in omicidio, risulta essere un valido sistema per arginare tutto ciò. In questa direzione va il progetto “Casa Solidale Donna” che il Presidente Algeri intende realizzare al più presto per salvare la vita delle donne e dare quella dignità che tutte le donne meritano”.

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