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Anticipazioni per il Grande Teatro in TV di Luigi Pirandello del 29 maggio alle 16.30 su Rai 5: “L’amica delle mogli”

l'amica delle mogli

Anticipazioni per il Grande Teatro in TV di Luigi Pirandello del 29 maggio alle 16.30 su Rai 5: “L’amica delle mogli

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Per il Grande Teatro di Luigi Pirandello in TV va in onda oggi pomeriggio sabato 29 maggioe alle 16.30 su Rai 5 la commedia “L’amica delle mogli” proposta nella versione andata in onda sulla nel 1970 di film televisivo diretta da  Giorgio De Lullo ed interpretata da Rossella Falk, Romolo Valli, Carlo Giuffrè, Giulia Lazzarini ed Elsa Albani

La commedia in tre atti L’amica delle mogli, tratta dall’omonima novella di Pirandello del 1894, è sicuramente una delle sue opere meno rappresentata. La prima volta fu messa in scena al Teatro Argentina di Roma il 28 aprile del 1926 dalla Compagnia Pirandello e ad interpretare la protagonista c’era proprio Marta Abba, la donna a cui Pirandello dedicò la commedia.

Come accade spesso quando si parla di grandi scrittori, il testo è estremamente attuale :  una spietata analisi di un gruppo di borghesi, mariti e mogli, dietro la cui apparente tranquillità si può intravedere uno scenario devastante.

Marta, è un’amica preziosa per le mogli delle due coppie del romanzo ; è una donna  perspicace, bravissima nell’intuire i problemi e le ansie altrui, molto probabilmente così facendo in un certo modo domina e influenza le vite degli altri, ma soprattutto fugge dalla propria.
Senza volerlo si troverà ad essere contesa dai due mariti delle sue amiche e da qui in poi la furibonda gelosia che uno dei mariti nutre verso l’altro sfocerà in tragedia.

Rossella Falk

La rappresentazione de L’Amica delle mogli in onda è della compagnia teatrale “De Lullo Falk Valli Albani” per la regia di Giorgio De Lullo. Ad interpretare Marta c’è Rossella Falk, altri nomi di rilievo sono Romolo Valli, Carlo Giuffrè, Giulia Lazzarini e Elsa Albani. E per simpatica coincidenza, la prima messa in onda su radio tre è del 28 aprile, proprio come la prima messa in scena all’Argentina, però del 1969.

L’amica delle mogli è una commedia di Luigi Pirandello scritta nell’estate del 1926, tratta dall’omonima novella del 1894 e rappresentata per la prima volta al Teatro Argentina di Roma il 28 aprile 1927 dalla Compagnia Pirandello, con Marta Abba protagonista.

Trama

Marta, figlia di un senatore nel cui ambiente ha conosciuto ed è stata ammirata da diversi suoi seguaci, dopo il loro matrimonio ne è divenuta l'”amica delle mogli”, a cui fornisce preziosi consigli e suggerimenti: per il cerchio delle sue amiche, è ormai diventata un modello da imitare. Eppure lei, tanto perspicace nell’intuire situazioni problematiche e nel suggerire soluzioni alle sue amiche, non è stata altrettanto capace di aiutare se stessa. Per il suo carattere riservato e alieno dalle tipiche civetterie femminili, tese ad attrarre gli uomini, non si è mai sposata e ha preferito invece essere fautrice e nume tutelare dei matrimoni delle sue amiche. Ella crede sinceramente che il suo sia un comportamento altruistico e non si rende conto che così sottilmente soddisfa invece la sua volontà di predominare e influenzare la vita degli altri.

Senza volerlo Marta si troverà al centro di avvenimenti drammatici determinati dal sentimento «di una gelosia pazzesca e furibonda».[1]

Francesco Venzi, marito di Anna, si è innamorato di Marta e così anche Fausto, suo amico e marito di Elena, con cui forma l’ultima coppia ad essere entrata nel giro e ad aver fruito dell’assistenza dell'”amica delle mogli”. Il destino sembra favorire Fausto perché Elena (tormentata dal dubbio sull’involontaria rivale, rinfocolato da Venzi) muore per una grave malattia lasciandolo così libero di sposare Marta. Francesco, preda di un’insana gelosia, allora l’uccide facendo passare l’omicidio per un suicidio determinato dal dolore per la morte della sposa.

Così alla fine Marta, che ha intuito l’assassinio compiuto da Francesco, di cui ella stessa è stata l’involontaria causa, si allontanerà isolandosi da tutti: «…Lasciatemi sola! voglio restar sola! – Sola, – sola, – sola! – ».