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Il film consigliato stasera in TV: “Joker” martedì 16 novembre 2021

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Il film consigliato stasera in TV: “Joker” martedì 16 novembre 2021 alle 21.20 su Canale 5

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Joker è un film del 2019 diretto da Todd Phillips. La pellicola, basata sull’omonimo personaggio dei fumetti DC Comics, ma scollegata dal DC Extended Universe, vede Joaquin Phoenix interpretare il protagonista, affiancato nel cast da Robert De NiroZazie BeetzFrances Conroy e Brett Cullen.

Il film si è aggiudicato il Leone d’oro alla 76ª Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia, vincendo inoltre due Golden Globe e due Premi Oscar su ben undici candidature, record per l’edizione, divenendo la prima pellicola basata su un personaggio DC Comics a concorrere come miglior film,[1] nonché la seconda, basata su personaggi appartenenti al mondo dei fumetti, ad essere candidata in questa categoria.

Arthur Fleck è un individuo profondamente alienato che, nella Gotham City del 1981 sempre più preda del degrado e della disuguaglianza sociale, vive con l’anziana madre Penny in un appartamento dei bassifondi. Oltre ad essere depresso, l’uomo soffre di un raro disturbo (simile alla sindrome pseudobulbare) che gli provoca improvvisi e incontrollabili attacchi di risate, specie in momenti di forte tensione. Il suo sogno è diventare un cabarettista come il suo idolo, il presentatore televisivo Murray Franklin, ma la mancanza del talento necessario lo costringe a guadagnarsi da vivere come clown. La sua squallida routine è risollevata solo dalle fugaci visioni di Sophie Dumond, la vicina di casa di cui si è invaghito dopo che lei gli ha rivolto una parola gentile in ascensore.

Mentre il noto miliardario Thomas Wayne si candida a sindaco e dopo che è stata diffusa la notizia di grossi tagli alla spesa pubblica, tra cui il servizio di assistenza sociale di cui Arthur beneficia, durante un lavoro come pagliaccio subisce un pestaggio da parte di alcuni teppisti, che rompono il cartello utilizzato per la mansione; Hoyt Vaughn, il suo capo, lo rimprovera ritenendolo responsabile del danno facendo crescere il suo senso di frustrazione e di sconforto. Saputo dell’incidente, un collega di Arthur, Randall, gli dà una pistola per difendersi ma questa gli cade di tasca durante un’esibizione per alcuni bambini ricoverati in un ospedale pediatrico: l’episodio gli fa perdere il posto in quanto Randall incastra Arthur dicendo a Vaughn che voleva acquistarla da lui volontariamente. Quella stessa notte, mentre torna a casa in metropolitana ancora truccato da pagliaccio, Arthur viene preso di mira a causa della sua condizione da tre giovani yuppies che cominciano a picchiarlo brutalmente; Arthur stavolta reagisce, estrae la pistola e li uccide. L’identikit dell’assassino, unito al fatto che le vittime fossero degli impiegati di Wayne e che proprio questi definisca “clown” chi gode della loro morte solo perché più poveri di loro, fa sì che sempre più persone tra le classi sociali più disagiate si identifichino nel misterioso giustiziere e protestino mascherati da pagliacci contro Wayne: il senso di rivalsa scaturito dall’omicidio dà ad Arthur la fiducia necessaria per dichiararsi a Sophie, con cui comincia una relazione, e per fare il suo primo provino come cabarettista; poco dopo, in una delle tante lettere che la madre scrive a Wayne, Arthur legge che è suo figlio ed è nato da una sua relazione illecita con la donna, sua segretaria negli anni cinquanta.

Arthur si reca quindi a Villa Wayne per parlare con il presunto padre ma viene allontanato dal maggiordomo Alfred dopo aver scambiato qualche parola con il piccolo Bruce. La sera stessa torna a casa per scoprire un’ambulanza che porta via sua madre, colpita da un ictus; mentre è fuori dall’ospedale una coppia di detective, gli ispettori Burke e Garrity, lo raggiungono e lo interrogano in merito agli omicidi della metropolitana e agli episodi che hanno causato il suo licenziamento; rivelano inoltre di aver già interrogato sua madre al riguardo e la donna non aveva quindi retto, rendendo necessario il suo ricovero. Arthur mente per poi rientrare in ospedale dove rimane insieme a sua madre e Sophie, che lo ha raggiunto. Inaspettatamente assiste allo show di Murray Franklin, che deride il suo malriuscito provino mandato in diretta; questo scatenerà nel giovane un immenso rancore verso il suo idolo d’infanzia. Il giorno dopo, Arthur si infiltra ad un evento di beneficenza di Thomas Wayne per chiedergli spiegazioni; riesce ad avvicinarlo mentre si trova in bagno e il magnate afferma che la donna è una malata mentale ossessionata da lui e che Arthur non sia affatto suo figlio biologico poiché in realtà è stato adottato. Recatosi all’Arkham State Hospital Arthur scopre l’amara verità: sua madre soffre realmente di disturbi psichici e lo adottò per spacciarlo come figlio di Thomas, abbandonandolo poi agli abusi del suo partner, che lo maltrattò a tal punto da provocargli il trauma cerebrale all’origine del suo disturbo. Arthur torna quindi a casa di Sophie, dove si rende conto che i momenti vissuti insieme a lei erano solo delle allucinazioni e che in realtà per lei è poco più di un estraneo. Il giorno successivo Arthur si reca in ospedale dove soffoca la madre, responsabile di avergli distrutto la vita.

L’indomani Arthur riceve un’inattesa telefonata che lo informa che la produzione dello show di Franklin lo vuole come ospite di una puntata. Arthur accetta, con l’intenzione di suicidarsi in diretta TV. Nel frattempo i suoi ex colleghi Randall e Gary gli fanno visita in quanto hanno saputo della morte della madre; Arthur, a sangue freddo, uccide Randall con delle forbici, ma risparmia Gary in quanto è stato l’unica persona che l’ha sempre trattato bene. Arthur si prepara quindi a partecipare allo show realizzando un nuovo make-up da clown, tingendosi i capelli di verde e truccandosi la faccia in modo da somigliare alla maschera che indossa chi sta protestando in città; mentre si dirige agli studi televisivi viene trovato e rincorso dai due detective ma riesce a seminarli nella metropolitana, dove fa scoppiare una sommossa in cui i detective vengono gravemente feriti. Mentre la più grande manifestazione dei clown anti-Wayne vista fino ad ora monta fuori dallo studio televisivo, anche la situazione al suo interno trascende e Arthur, che ha adottato lo pseudonimo di Joker, dopo aver rivelato di essere lui l’assassino dei ragazzi nella metro e di sapere che Murray si è preso gioco di lui, accusa la società di essere la vera responsabile di ciò che è diventato, avendolo abbandonato, e infine uccide Franklin in diretta. Il gesto scatena ancora di più la folla, che mette a ferro e fuoco la città, e poco dopo Thomas e sua moglie Martha vengono uccisi in un vicolo, davanti al figlio Bruce (episodio alla base della sua futura trasformazione in Batman), da uno dei clown. Arthur viene arrestato per l’omicidio degli yuppies e di Murray e condotto via da una volante attraverso la città invasa dalla folla belligerante: quest’ultima, nel marasma generale, riesce a distruggere la volante, tamponandola con un’ambulanza e tramortendo i due poliziotti. Arthur, svenuto per l’incidente, si sveglia circondato dalla gente che lo acclama e quindi sale sul tettuccio della volante e balla per la folla per poi disegnarsi con il suo stesso sangue un sorriso sulle labbra. Nasce così il Joker, il criminale che terrorizzerà Gotham negli anni a venire.

Rinchiuso nell’ospedale psichiatrico, una nuova psichiatra chiede ad Arthur di raccontarle la barzelletta che lo ha spinto a ridere per conto suo; Arthur, che sta ridendo all’idea che il piccolo Bruce Wayne crescerà solo nella tristezza come ha fatto lui, risponde che non l’avrebbe capita. Nella scena finale, si vede Arthur uscire dalla stanza lasciando dietro di sé una scia di impronte di sangue, probabilmente della psichiatra stessa da lui appena uccisa, e venire rincorso dagli infermieri per i corridoi dell’istituto.

Personaggi

Arthur Fleck / Joker, interpretato da Joaquin Phoenix:[2] un aspirante cabarettista i cui problemi mentali vengono acuiti dall’alienazione dalla società.[2][3][4] Phoenix è il settimo attore a interpretare il personaggio per il cinema, dopo Cesar RomeroJack Nicholson (interpretato in dei flashback da Hugo Blick e David Hodges), Heath Ledger e Jared Leto.[5] Prima del suo coinvolgimento, per il ruolo era stato considerato Leonardo DiCaprio.[6] Phoenix, che era interessato a recitare in uno “studio del personaggio” su un cattivo dei fumetti già prima dell’annuncio del film, ha descritto il progetto come «unico, in certi aspetti un mondo a parte, e forse […] Questa potrebbe essere la cosa più spaventosa di tutte».[7] L’attore ha perso 24 chili per la parte e ha basato la propria risata da Joker su delle riprese di persone affette da un disturbo emotivo di origine neurologica noto come sindrome pseudobulbare.[8][9][10] Per meglio comprendere le motivazioni del personaggio, ha letto inoltre diversi libri sugli attentatori di politici e altre figure importanti.[11]

Murray Franklin, interpretato da Robert De Niro:[12] un presentatore di un talk show televisivo che contribuirà al crollo psicologico di Arthur.[13] De Niro ha definito il ruolo come «un omaggio» al personaggio da lui interpretato in Re per una notte (1983) di Martin Scorsese, una delle fonti d’ispirazione della pellicola.[12][14]

Sophie Dumond, interpretata da Zazie Beetz:[15] una ragazza madre di cui Arthur è invaghito.[15][16] Beetz, definitasi «una grande ammiratrice» di Phoenix, ha dichiarato che è stato «un onore» lavorare con lui,[17] e di aver imparato molto sul set.[18]

Penny Fleck, interpretata da Frances Conroy: l’anziana madre di Arthur.[19] Hannah Gross interpreta Penny da giovane in un flashback.[20]

Inoltre, Brett Cullen interpreta Thomas Wayne, un miliardario candidatosi a sindaco di Gotham City; a differenza della precedenti versioni del personaggio, questa gioca un ruolo nella discesa di Arthur nella pazzia ed è meno simpatetica.[21][22] Glenn Fleshler interpreta Randall, un pagliaccio collega di Arthur.[4][23] Bill Camp e Shea Whigham interpretano Garrity e Burke, due detective del Dipartimento di polizia di Gotham City che investigano su Arthur.[23][24] Marc Maron interpreta Gene Ufland, il produttore dello show di Franklin.[25]

Tra gli altri interpreti, Douglas Hodge è il maggiordomo dei Wayne Alfred Pennyworth,[26] mentre Leigh Gill e Josh Pais interpretano rispettivamente Gary, un collega di Artur affetto da nanismo, e il suo capo Hoyt Vaughn.[4][23][27] Brian Tyree Henry interpreta Carl, un addetto agli archivi dell’Arkham Asylum, e Dante Pereira-Olson interpreta Bruce Wayne, il piccolo figlio di Thomas.[23][26]

Regia di Todd Phillips

Con: Joaquin PhoenixRobert De NiroZazie BeetzFrances Conroy e Brett Cullen

Fonte: WIKIPEDIA