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Il film cult stasera in TV: “Harry Potter e la Camera dei Segreti” giovedì 13 gennaio 2022

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Il film cult stasera in TV: “Harry Potter e la Camera dei Segreti” giovedì 13 gennaio 2022 alle 21:30 su Italia 1

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Harry Potter e la camera dei segreti (Harry Potter and the Chamber of Secrets) è un film del 2002 diretto da Chris Columbus, con Daniel Radcliffe, Rupert Grint, Emma Watson e Kenneth Branagh, adattamento cinematografico dell’omonimo romanzo, secondo episodio della saga di Harry Potter, scritta da J. K. Rowling. Come il primo episodio, il film è prodotto da David Heyman e distribuito dalla Warner Bros.

Harry Potter sta trascorrendo l’estate al numero 4 di Privet Drive presso la famiglia dello zio Vernon Dursley, rattristato dal fatto di non aver ricevuto alcuna lettera dai suoi amici. Relegato nella sua camera al piano di sopra durante la visita dei Mason, da cui Vernon spera di ottenere un importante ordine per la sua ditta, Harry riceve a sua volta la visita dell’elfo domestico Dobby che lo avverte di non tornare a Hogwarts perché è in atto un complotto che potrebbe costargli la vita. L’irrequieto Dobby, che ammette di aver intercettato tutte le lettere destinate a Harry per scoraggiarlo a tornare a Hogwarts, combina dei guai in casa Dursley che innervosiscono l’ignaro Vernon, impegnato a intrattenere i suoi ospiti. Ma la situazione precipita quando l’elfo, di nascosto, fa librare una torta sulla testa della signora Mason, facendogliela piombare addosso. Vernon, pensando che sia stata colpa di Harry, lo rinchiude in camera mettendo le sbarre alla finestra per impedirgli di tornare a Hogwarts, la cosa a cui tiene di più il giovane mago.

In suo aiuto intervengono Ron Weasley e i suoi due fratelli gemelli Fred e George che lo liberano e lo portano a casa loro con l’auto volante del padre (una vecchia Ford Anglia). Qui viene accolto affettuosamente dalla signora Weasley e da suo marito Arthur che lavora nell’Ufficio per l’Uso Improprio dei Manufatti dei Babbani, ufficio che si propone di dare la caccia ai maghi che usano la magia ai danni dei babbani. Mentre sono a tavola, i giovani maghi ricevono le lettere da Hogwarts con la prescrizione del materiale didattico per il nuovo anno scolastico che provvederanno ad acquistare, come al solito, a Diagon Alley. Ron vi viene proiettato, stando in piedi nel camino, grazie alla Polvere Volante che lancia al suolo mentre pronuncia Diagon Alley. Poi è il turno di Harry che, però, pronuncia male il luogo dicendo Diagonalli, finendo con l’essere catapultato fuori dal camino di un negozio di arti oscure in un attiguo quartiere malfamato, Notturn Alley. Circondato da loschi figuri, se la cava grazie all’arrivo tempestivo di Hagrid che lo porta a Diagon Alley. Qui incontra Hermione Granger e i Weasley e presenzia alla promozione del libro autobiografico Magicamente Io di Gilderoy Allock, futuro professore di Difesa contro le Arti Oscure in sostituzione di Quirinus Raptor. Incontra anche Draco Malfoy e suo padre Lucius il quale, al pari del figlio, non perde occasione di irritare il giovane mago magnificando Voldemort, di farsi beffe di Hermione ricordando le sue origini babbane, e di deridere anche i Weasley notando che, malgrado l’incarico ricoperto da Arthur di dare la caccia ai maghi disonesti, devono accontentarsi di acquistare libri di seconda mano.

Alla stazione di King’s Cross, Harry e Ron perdono l’Espresso per Hogwarts: solo per loro due, stranamente, la barriera magica che devono attraversare per accedere al binario 9 ¾ risulta bloccata. Pur di raggiungere Hogwarts, i due amici utilizzano ancora una volta l’auto volante ma vengono avvistati da alcuni babbani prima di ricordarsi di azionare il pulsante che li rende invisibili. Arrivati nel parco del castello, finiscono contro il Platano Picchiatore che danneggia pesantemente l’auto. Una volta al sicuro e lontani dall’albero, l’auto, furibonda, espelle i due e i loro bagagli prima di allontanarsi a tutta velocità verso la Foresta Proibita. Dentro la scuola, Harry e Ron vengono rimproverati dalla professoressa McGranitt per essere stati avvistati da alcuni babbani mentre operavano la magia di volare con l’auto, cosa proibita dal regolamento. Ma contrariamente alle attese, anziché subire l’espulsione, i due se la cavano con una meno temibile punizione.

Mentre sconta la punizione presso Allock, Harry sente delle strane voci e successivamente trova Mrs Purr, la gatta del custode Argus Gazza, pietrificata vicino a una scritta fatta col sangue che dice: “la camera dei segreti è stata aperta, nemici dell’erede temete”. Stranamente, inoltre, dei ragni in fila uno dietro l’altro scappano dal luogo. Hermione chiede spiegazioni alla professoressa McGranitt la quale racconta agli studenti che la leggenda vuole che uno dei fondatori di Hogwarts, Salazar Serpeverde, abbia costruito una camera segreta nel castello, sigillandola prima di partire. Solo il ritorno del suo erede avrebbe potuto aprirla e controllare l’orrendo mostro nascosto al suo interno con lo scopo di epurare Hogwarts dai mezzosangue non degni, a suo parere, di condividere con i purosangue l’arte della magia. Harry e Ron sospettano che Malfoy sia l’erede ed Hermione suggerisce di saperne di più ricorrendo alla Pozione Polisucco.

Nel frattempo si tiene la partita di Quidditch tra Grifondoro e Serpeverde nella quale questi ultimi, grazie a nuovi e velocissimi manici di scopa regalati da Lucius Malfoy alla squadra, stanno avendo la meglio. Ad un tratto un bolide comincia a dare la caccia ad Harry che, a sua volta, avendolo avvistato, dà la caccia al Boccino d’oro la cui cattura garantirebbe alla sua squadra la vittoria. Malgrado il gioco sleale di Draco, Harry, pur con un braccio fratturatogli dal bolide, riesce ad afferrare il boccino prima di cadere al suolo. Allock si offre di guarirlo ma il suo incantesimo peggiora le cose facendogli scomparire le ossa del braccio. Portato in infermeria, Madama Chips, grazie a una pozione, gli fa ricrescere le ossa nel corso della notte. Quella stessa notte, Dobby gli fa visita e gli svela che è stato lui a bloccare l’accesso al binario 9 ¾ e a lanciargli addosso il bolide ma senza alcuna intenzione di ucciderlo: in entrambi i casi l’obiettivo era quello di allontanarlo da Hogwarts per il suo bene.

Poco dopo anche uno studente mezzosangue, Colin Canon, viene trovato pietrificato. Quando Harry, senza rendersene conto, durante un duello con Draco, parla con un serpente in serpentese comandandogli di non attaccare Justin Finch-Fletchley, la scuola crede che sia proprio lui l’erede. Ad avallare ancora di più il sospetto contribuisce il fatto che lo stesso Justin, anche lui mezzosangue, viene trovato pietrificato vicino al fantasma di Nick Quasi-Senza-Testa che fluttua immobile nell’aria come fosse rimasto pietrificato anche lui. Ancora una volta si vedono dei ragni in fila scappare precipitosamente dal luogo. I tre utilizzano il bagno dismesso frequentato dal fantasma di Mirtilla Malcontenta come laboratorio improvvisato per preparare la Pozione Polisucco. A Natale, dopo aver bevuto la pozione che li trasforma in Tiger e Goyle, scagnozzi di Draco, Harry e Ron apprendono da quest’ultimo che non è lui l’erede e che una ragazza è morta l’ultima volta che la Camera è stata aperta cinquant’anni prima.

Harry scopre un diario incantato appartenuto a un ex-studente di nome Tom Orvoloson Riddle che gli mostra in flashback come, cinquant’anni prima, Riddle aveva accusato il giovane Hagrid di aver aperto la Camera. Quando il diario viene rubato e, poco dopo, Hermione viene trovata pietrificata, Harry e Ron vanno da Hagrid per saperne di più. I due si nascondono sotto il mantello dell’invisibilità all’arrivo del preside di Hogwarts Albus Silente, di Cornelius Caramell e di Lucius Malfoy, venuti a prelevare Hagrid per portarlo nella prigione di Azkaban a titolo precauzionale dopo i quattro episodi di pietrificazione. Ma prima di andare, Hagrid dice che se si vuole saperne di più bisogna seguire i ragni, cosa che fanno Harry e Ron inoltrandosi nella foresta proibita dove incontrano Aragog, unragno gigante amico di Hagrid, che racconta del suo passato, dell’innocenza del guardiacaccia e della ragazza morta nel bagno. Aragog infine non può impedire che i ragni che ha procreato, desiderosi di cibo, attacchino i due malcapitati. In loro aiuto, all’improvviso, si materializza l’auto volante di Arthur Weasley che riesce a portarli in salvo.

Intanto Ginny Weasley, la sorella minore di Ron al suo primo anno a Hogwarts, scompare e sul muro viene trovata un’altra scritta che dice che la ragazza è stata rapita dall’erede di Serpeverde e che il suo scheletro giacerà per sempre nella camera dei segreti. Harry e Ron si convincono che è giunta l’ora di trovarla. Chiedono aiuto ad Allock che si vanta di aver sconfitto terribili mostri e oscure creature ma scoprono che il professore è solo un impostore che cancella la memoria dei reali autori di tali imprese per prendersene il merito. Nel bagno dismesso, i due vengono a sapere da Mirtilla che, quando fu uccisa, due grandi occhi gialli erano visibili dal banco di lavandini. Grazie a questo indizio, Harry riesce a trovare l’ingresso che lo conduce nella Camera dei Segreti dove incontra Tom Riddle dietro cui si cela un ricordo del passato del giovane Lord Voldemort, erede di Salazar Serpeverde. Il giovane mago è costretto ad affrontare il mostro della camera dei segreti, un basilisco, enorme e velenosissimo serpente il cui sguardo uccide se incrociato direttamente e pietrifica se incrociato di riflesso o in trasparenza. Nessuno era morto perché Colin l’aveva visto in trasparenza attraverso la macchina fotografica, Justin in trasparenza attraverso il fantasma di Nick Quasi-Senza-Testa, Hermione di riflesso in uno specchio e Mrs. Purr di riflesso nell’acqua. Solo Nick Quasi-Senza-Testa aveva incrociato direttamente il suo sguardo ma era rimasto pietrificato, in quanto già deceduto.

Harry riesce a sconfiggere il basilisco grazie all’aiuto Fanny, la fenice di Silente (che acceca il serpente, rendendo così innocuo il suo sguardo) e ricorrendo alla spada fornitagli dal Cappello parlante. Scopre, inoltre, che era stata la stessa Ginny, di cui Riddle controllava la mente, ad aprire la camera e a tracciare le scritte sui muri. Infine Harry trafigge il diario con una zanna del basilisco, annientando Riddle e salvando Ginny.

Nel suo ufficio Silente spiega a Harry che, pur avendo delle somiglianze con Voldemort (l’essere in grado, ad esempio, di parlare con i serpenti, cosa che il mago oscuro involontariamente gli aveva trasmesso quando gli aveva procurato la cicatrice) e delle caratteristiche tipiche dei Serpeverde (cosa che aveva fatto esitare il Cappello parlante durante lo smistamento), lui appartiene ai Grifondoro: solo un vero membro di tale casa avrebbe potuto brandire la spada con inciso sopra il nome del suo fondatore, Godric Grifondoro.

Arriva nel frattempo Lucius Malfoy con al seguito il suo elfo domestico Dobby. Silente gli spiega che il provvedimento di sospensione dalla scuola adottato in un primo momento nei suoi confronti su pressione dello stesso Lucius era poi stato annullato. Lucius va via stizzito seguito da Dobby. Harry ottiene da Silente il diario incantato, rincorre Lucius e glielo consegna, dicendogli che molto probabilmente l’aveva fatto scivolare di nascosto nel calderone di Ginny il giorno dell’incontro a Diagon Alley. Ancora più stizzito, Lucius prende il diario e lo dà a Dobby il quale aprendolo vi trova un calzino. l’elfo si commuove per la felicità: gli bastava ricevere un qualunque indumento, dal suo padrone per avere diritto alla libertà. Lucius si allontana furibondo per aver perso, per uno stratagemma di Harry, il suo elfo domestico.

Quando arriva l’ultimo giorno di scuola, tutti gli studenti pietrificati dal basilisco si sono ormai ristabiliti grazie alla Pozione depietrificante della professoressa Sprite, tra cui la stessa Hermione accolta calorosamente da Harry e Ron nella Sala Grande dove sono a raccolta tutti gli studenti. Tra il tripudio generale, fatta eccezione per Hermione, Silente annuncia che per il corrente anno scolastico non si terranno esami. Il film si chiude con l’arrivo in sala di Hagrid, tornato ad Hogwarts completamente scagionato, che ringrazia i tre protagonisti per averlo aiutato ad uscire di prigione.

Unicum dell’intera saga, è presente una scena dopo i titoli di coda, in cui è visibile, esposto sulla vetrina del Ghirigoro, l’ultimo successo editoriale di Gilderoy Allock, “Chi sono?”.

Cast

Regia di Chris Columbus

Con Daniel Radcliffe, Rupert Grint, Emma Watson e Kenneth Branagh

Fonte: WIKIPEDIA