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Il film storico stasera in TV: “Il Generale Della Rovere” giovedì 11 agosto 2022

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Il film storico stasera in TV: “Il Generale Della Rovere” giovedì 11 agosto 2022 alle 20:55 su TV 2000 (Canale 28)

Il generale Della Rovere è un film del 1959 diretto da Roberto Rossellini ed interpretato da Hannes Messemer e Vittorio De Sica, realizzato su un soggetto di Indro Montanelli, dalla rielaborazione del quale prese forma l’omonimo romanzo[1].

«Quando non sai qual è la via del dovere, scegli la più difficile.»
(Il Generale Della Rovere, nella lettera scritta alla moglie)

Genova nel 1944, al tempo della Repubblica Sociale ItalianaEmanuele Bardone è un truffatore che si fa passare per ingegnere o colonnello Grimaldi: piccoli traffici, è amante del gioco d’azzardo e delle donne. Una mattina presto, rientrando a casa, viene fermato da un colonnello tedesco, Müller, che ha forato lo pneumatico dell’auto con chiodi messi dai partigiani. Bardone indica all’autista dell’ufficiale un meccanico vicino a cui rivolgersi. Hanno così modo di conversare e scambiarsi qualche parola sui tempi correnti e la guerra, ripromettendosi di rivedersi.

Con la complicità di Walter, un sottufficiale tedesco della Wehrmacht, Bardone estorce denaro ai familiari dei detenuti politici, millantando conoscenze influenti presso le autorità occupanti tedesche e promettendo, in cambio di soldi da usare come tangenti per corrompere qualche funzionario, l’interessamento di questi per una favorevole soluzione dei casi dei loro congiunti, la liberazione o una pena minore. Tale attività illecita gli serve per procurarsi il denaro per il gioco d’azzardo, le cui continue perdite lo divorano. Ricorre allora a Valeria, una ballerina con la quale vive, che sfrutta per avere prestiti oppure oggetti da impegnare. Ma ormai anche lei non si fida più. Nei pacchi destinati ai detenuti, che gli lasciano i familiari dei perseguitati, c’è spesso il salame, allora considerato una leccornia, che ormai detesta. Lascia conti insoluti nei ristoranti. Olga, un’altra donna che lo ha molto amato e che lui ha raggirato con le solite promesse, rimanendone amareggiata, aiuta comunque Bardone, dandogli i suoi risparmi.

Un giorno però il suo gioco viene scoperto. Bardone telefona a una donna, a cui in precedenza aveva promesso di intercedere in favore del marito Michele Fassio, per ottenere denaro al fine di liberare il marito. La donna, ormai sconvolta per aver ricevuto notizia dell’esecuzione del consorte, fucilato dietro il camposanto monumentale di Staglieno, lo denuncia alle autorità e fissa un appuntamento in un bar per incastrarlo, rivelandogli che il marito è stato ucciso. Bardone, una volta arrestato, viene interrogato dal colonnello Müller davanti alle sue vittime, i familiari degli italiani arrestati. Per alleggerire la sua grave posizione, Bardone accetta di collaborare con Müller, il quale, riscontrata la sua abilità nell’ingannare le persone, gli propone di assumere l’identità del generale Giovanni Braccioforte Della Rovere – un importante ufficiale badogliano, appena sbarcato clandestinamente in Liguria, e nascosto su un camion – ucciso in un posto di blocco da soldati tedeschi mentre fuggiva, che non hanno rispettato la consegna di catturarlo vivo. Müller ordina di seppellire il corpo di Della Rovere lontano da Genova, affinchè nessuno sappia della sua morte, mentre dispone di far spargere la voce che egli è stato arrestato. Bardone sarà internato a Milano, nel braccio politico del carcere di San Vittore, con l’incarico di impersonare Della Rovere per infiltrarsi e ottenere informazioni dagli altri prigionieri politici.

La realtà carceraria, e quella della Resistenza, con cui il truffatore viene a contatto, lo porta lentamente a riconsiderare i valori della dignità, del coraggio e del patriottismo. Gradualmente, egli finisce non solo di interpretare Della Rovere, perdendo la propria identità, ma ad infondere coraggio e speranza agli altri prigionieri. Egli rimane profondamente colpito dalla morte di Aristide Banchelli, un partigiano a cui egli passa di nascosto un biglietto scritto. Scoperto, Banchelli viene torturato ma, timoroso di tradirsi sotto nuove coercizioni, che il suo fisico anziano non è in grado di sopportare, arriva a suicidarsi. Anche il falso generale viene torturato, in modo da farlo passare nel braccio da eroe.

Infine, una notte, dopo una retata a Milano che ha portato alla cattura di civili e alcuni partigiani, il falso generale viene mandato a passare la notte nella stanza dove si trovano una ventina di uomini in attesa di esser fucilati per rappresaglia, a seguito dell’uccisione del federale di Milano. Tra questi uomini, i tedeschi sanno con certezza che c’è anche “Fabrizio”, un capo della Resistenza, a cui la Gestapo dà la caccia, e al quale non è ancora riuscita a dare un nome. Il colonnello Müller gli chiede di scoprire chi sia Fabrizio tra quelli.

“Fabrizio” si presenta infatti a colui che crede essere il generale Della Rovere: ora Bardone dispone dell’informazione che gli garantirebbe, secondo le promesse del colonnello Müller, la libertà, oltre a un premio in denaro (1 milione di lire) e a un salvacondotto per la Svizzera. Ma, quando Müller gli chiede di rivelargli il suo nome, egli rinuncia a fare la spia, preferendo condividere la sorte degli uomini che stanno andando a morire piuttosto che tradire colui che, a rischio della vita, combatte nobilmente per la libertà di tutti. Riscattando in questo modo una vita fatta di umana miseria, Bardone si presenta con dignità al plotone d’esecuzione e muore insieme con altri dieci uomini, tra cui alcuni ebrei, dopo aver pregato Müller di far pervenire alla moglie del vero generale un biglietto di commiato. Rivolge ai suoi compagni l’esortazione ad affidare i loro estremi pensieri alle proprie famiglie, al re e alla patria: cade dopo avere gridato “Viva l’Italia!”. Avendo assistito all’esecuzione, quando un altro militare tedesco fa notare al colonnello Müller, lì presente, che hanno fucilato per errore un uomo in più, egli riconosce di avere sbagliato, cioè intendendo, rivolto a sé stesso, di aver sbagliato nel giudicare il carattere dell’italiano.

Regia di Roberto Rossellini

Con Hannes Messemer e Vittorio De Sica

Fonte: WIKIPEDIA

Foto interna: https://www.tv2000.it/docfilm/2022/01/22/il-generale-della-rovere-di-roberto-rossellini/

Foto esterna: https://www.youtube.com/watch?v=6PeNssbNZz4