Anticipazioni per il Grande Teatro in TV del 9 ottobre alle 15.45 su Rai 5: “Ottantanove” di Elvira Frosini e Daniele Timpano
Per il Grande Teatro in TV oggi pomeriggio 9 ottobre alle 15.45 va in onda su Rai 5 lo spettacolo drammaturgico “Ottantanove”.
Nel 1789 la Rivoluzione Francese tocca e cambia tutta l’Europa fondando il mondo in cui viviamo. Ma cosa ne rimane oggi?
Lo racconta lo spettacolo teatrale “Ottantanove”, in onda domenia 9 ottobre alle 15.45 in prima visione su Rai 5.
Elvira Frosini e Daniele Timpano, affiancati per la prima volta in scena da Marco Cavalcoli, tornano con la loro scrittura affilata e ironica a raccontare l’apparato culturale occidentale con tutti i suoi simboli e le sue retoriche fino ad arrivare all’osso dei suoi miti fondativi.
Passato e presente, storia francese e storia italiana, modernità e postmodernità si sovrappongono sul palco in un percorso volto a mettere in crisi le nostre vite “democratiche” e l’immaginario legato al concetto di rivoluzione. Una rivoluzione è ancora possibile? E in che modo? Oppure si tratta di una cosa vecchia, novecentesca, conclusasi in un altro tempo e in un’altra Storia?
Drammaturgia e regia sono di Elvira Frosini e Daniele Timpano, con la collaborazione artistica di David Lescot.
1789. La Rivoluzione Francese tocca e cambia tutta l’Europa fondando il mondo in cui viviamo. Ma cosa ne rimane 230 anni dopo? Elvira Frosini e Daniele Timpano, affiancati per la prima volta in scena da Marco Cavalcoli, tornano con la loro scrittura affilata e spietatamente ironica. con Drammaturgia e regia: Elvira Frosini e Daniele Timpano Con la collaborazione artistica di: David Lescot Con: Marco Cavalcoli, Elvira Frosini, Daniele Timpano.
La Rivoluzione francese fu un periodo di sconvolgimento sociale, politico e culturale estremo, e prevalentemente violento, avvenuto in Francia tra il 1789 e il 1799. In storiografia è lo spartiacque tra età moderna ed età contemporanea.[1] È detta anche Prima rivoluzione francese o Grande rivoluzione francese, per distinguerla dalla Rivoluzione di luglio del 1830 (Seconda rivoluzione francese) e dai moti rivoluzionari del 1848 (Terza rivoluzione francese), che furono l’episodio locale delle rivolte e insurrezioni europee dette Primavera dei popoli.
Fu un evento assai complesso e articolato in varie fasi. Le sue principali conseguenze immediate furono: l’abolizione della monarchia assoluta capetingia e la rapida proclamazione della repubblica; l’eliminazione delle basi economiche e sociali dell’Ancien Régime, il sistema politico e sociale precedente, ritenuto colpevole della disuguaglianza e povertà dei suoi sudditi; la stesura della Dichiarazione dei diritti dell’uomo e del cittadino, futuro fondamento delle costituzioni moderne.[2]
La Rivoluzione francese finì con il periodo imperiale–napoleonico e poi la Restaurazione da parte dell’aristocrazia europea. E tuttavia, insieme a quella americana, segnò il declino dell’assolutismo e ispirò le successive rivoluzioni borghesi liberali e democratiche del XIX secolo (i cosiddetti moti rivoluzionari), aprendo la strada a un nuovo sistema politico basato sul concetto di Stato di diritto o Stato liberale, in cui la borghesia diviene la classe dominante. Questo fu a sua volta la premessa per la nascita dei moderni stati democratici.[3]
Foto interna ed esterna: https://www.facebook.com/raicinque/videos/ti-ho-sposato-per-allegria-1982/824034631793949/