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Anticipazioni per “L’incoronazione di Dario” di Vivaldi del 6 aprile alle 10 su Rai 5: dal Teatro Regio di Torino

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Anticipazioni per “L’incoronazione di Dario” di Vivaldi del 6 aprile alle 10 su Rai 5: diretto da Ottavio Dantone per la regia di Leo Muscato dal Teatro Regio di Torino – Per la grande Musica Lirica in TV in onda oggi lunedì 14 novembre alle 10 su Rai 5 l’opera “L’incoronazione di Dario”” di Antonio Vivaldi, diretta da Ottavio Dantone per la regia di Leo Muscato dal Teatro Regio di Torino nella versione andata in scena nel 2017 con l’interpretazione di Carlo Allemano, Sara Mingardo, Delphine Galou, Riccardo Novaro e Roberta Mameli.

L’incoronazione di Dario (RV 719) è un’opera in tre atti del compositore Antonio Vivaldi su libretto di Adriano Morselli. Il lavoro fu messo per la prima volta il 23 gennaio 1717 al Teatro Sant’Angelo di Venezia e venne dedicato al Duca Antonio Ferdinando Gonzaga.

Struttura dell’opera

Sinfonia (Allegro – Andante – Presto)

Atto I
  • Recitativo accompagnato: Figlie tergete i lumi (Ombra di Ciro)
  • Duetto: Cessi il pianto, il riso torni (Statira e Argene)
  • Sarà dono del tuo amore (Dario)
  • D’un bel viso in un momento (Argene)
  • Ho in petto un certo affanno (Statira)
  • Arma il cor di bel coraggio (Flora)
  • Sinfonia di combattimento
  • Cinto il crin di verde alloro (Arpago)
  • Chi vantar può il suo valore (Dario)
  • Lasciami in pace (Oronte)
  • Se si potesse amar (Alinda)
  • Cantata – Ardo tacito amante (Statira)
  • L’occhio, il labbro, il seno, il core (Statira)
  • Affetti del cor mio (Argene)
  • Quale all’onte da’ venti sul monte (Niceno)
Atto II
  • Arioso – Cessa tiranno amor (Dario)
  • Arioso – Sì sì dolce amor mio (Argene)
  • Placami la mia bella (Dario)
  • Fermo scoglio (Argene)
  • Arioso – Dalle furie tormentata (Statira)
  • Lo spietato, e crudo amore (Flora)
  • Terzetto – Lampa eterna (Dario, Oronte e Arpago)
  • Accompagnato – Quel che la maggior figlia (Oracolo di Apollo)
  • Non mi lusinga vana speranza (Oronte)
  • Mi va scherzando in sen (Arpago)
  • Serena il tetro nubilo (Statira)
  • Se fui contento (Oronte)
  • Io son quell’augelletto (Alinda)
  • Arioso – Dario amato (Argene)
  • Arioso – Dunque solo (Dario)
  • Sarà tua la bella sposa (Argene)
  • Se palpitare il sen (Statira)
  • Non lusinghi il core amante (Niceno)
  • Perderò la bella mia (Dario)
Atto III
  • Arioso – Col splendor del sacro alloro (Oronte e Arpago)
  • Ubbidisco amate stelle (Arpago)
  • Sentirò fra ramo e ramo (Statira) [aggiunta]
  • Arioso – Se speri di baciar (Argene e Alinda)
  • Amorosa la mia speme (Alinda)
  • Crudeltà, che m’è pietosa (Oronte)
  • Duetto – Pur t’abbraccio, pur t’annodo (Dario e Statira)
  • A me ceppi, a me catene? (Alinda)
  • Ferri, ceppi, sangue, morte (Argene)
  • Coro – Rinforzi la gioia il suon delle trombe (tutti)

Trama

Nel libretto l’argomento è così descritto:

«Morto Ciro monarca de Persiani, tre furono gli soggetti più ragguardevoli che pretesero la successione all’impero; Dario chiaro per la nobiltà de natali, e per le proprie fortune, ed era egli sostenuto dai Satrapi della Persia. Oronte giovane di vago aspetto, ed era lui seguito dalla plebe. Arpago il terzo Capitano, il quale veniva assistito dalle milizie. Doveva fra questi pari di forze seguir duro, e sanguinoso contrasto, ma Dario sdegnato di spargere il sangue de Cittadini, propose agli Emoli, che sospese l’armi fosse quello tra loro veramente Monarca dell’Asia, che ottenesse per isposa Statira, primogenita di Ciro, il qual consiglio venne anche approvato dall’Oracolo del Sole. S’assicurava ciascheduno de pretensori nel proprio merito, ma più d’ogni altro Dario sperava di conseguir Statira, e con Statira il Diadema, perché essendo di lei invaghito, si valeva del mezzo d’Argene, sorella minore di Statira. Ma innamorata Argene occultamente di Dario, e stimolata dall’ambizion di regnare, fondando massime le sue speranze sovra la stolidità della sorella, ch’era difettosa di mente, tentò con vari inganni di turbar questi amori; ma superate finalmente l’opposizioni fu incoronato Dario con Statira, ed Argene per l’atroce delitto severamente punita, confermandoli quella sentenza d’Orazio, che rarò antecedentem scelestum deseruit pede pœna claudo