Paura e preoccupazione a Firenze per la scomparsa della piccola Kata – Non si smette di cercare Kata, la bambina di 5 anni scomparsa sabato 10 giugno a Firenze. Tra le ultime notizie sul caso, quella dell’arrivo di sette pattuglie dei Carabinieri in via Boccherini al civico numero 34, proprio di fianco all’ ex hotel Astor, ora occupato e divenuto residenza della famiglia della bambina e di altre famiglie.
Le forze dell’ordine non scartano nessuna pista e le ricerche e gli accertamenti proseguono senza sosta. Tra le varie segnalazioni anche quella della bambina in compagnia di una donna a bordo di un autobus a Bologna. Nel frattempo il fratellino e lo zio di Mia Kataleya Chicllo Alvarez (questo il vero nome della bambina originaria del Perù), detta Kata, sono stati convocati come testimoni dal pm Christine Von Borries. Inoltre, dalla giornata di ieri, le ricerche dei volontari della Protezione Civile sono sospese, perché le indagini in corso sono in mano alla polizia giudiziaria coordinata dalla Procura che indaga per sequestro di persona probabilmente a scopo di estorsione, dopo un primo sospetto di abbandono di minore, dato che la madre della bambina si trovava fuori casa al momento della scomparsa e al suo rientro non c’era più traccia della piccola. Questa l’ipotesi più accreditata secondo gli inquirenti. Una scomparsa misteriosa quella della piccola Kata, che la madre non vede come un allontanamento volontario per seguire altri bambini intenti a giocare, e nella quale non mancano tragici colpi di scena. Come il ricovero in ospedale di Kathrina, la madre di 25 anni della piccola, dopo aver ingerito volontariamente della candeggina, in seguito ad un precedente malore e attualmente non in pericolo di vita.
O il tententivo di suicidio da parte del padre, detenuto nel carcere di Sollicciano, che dopo aver ingerito del detersivo ha tentato poi di strangolarsi con un filo. A fare da contorno alla vicenda anche la telefonata di un uomo a un’amica della madre di Kata, che ha affermato di avere la bambina con sé. Si cerca di rintracciare l’autore della telefonata, al momento considerato un mitomane da parte del generale Gabriele Vitagliano, comandante provinciale dei carabinieri di Firenze. Si è appresa anche la notizia di 2 occupanti della struttura dove vive Kata che improvvisamente si sono dileguati. Fin dal primo momento della scomparsa la madre ha dichiarato di avere alcuni sospetti sui colpevoli del presunto rapimento indicando alcune persone con le quali aveva avuto in precedenza degli screzi. Al momento non ci sono elementi validi per risolvere il caso, ma non sono mancati ovviamente i gesti di solidarietà, le fiaccolate, gli striscioni e le preghiere della comunità, tutti preoccupati per la sorte della bambina.
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