martedì, Maggio 14, 2024
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Anticipazioni per il Grande Teatro di Frayn in TV del 17 settembre alle 15.50 su Rai 5: “Copenaghen”

copenaghen

Anticipazioni per il Grande Teatro di Michael Frayn in TV del 17 settembre alle 15.50 su Rai 5: “Copenaghen” – Per il Grande Teatro di Michael Frayn in TV andrà in onda oggi domenica 17 settembre alle 15.50 su Rai 5 il dramma Copenaghen scritto dall’autore nel 1998 nella rappresentrazione registrata dalla Rai nel 2018 al Teatro Argentina in Roma.

Uno degli spettacoli più longevi del teatro italiano, in tournée dal 1999, basato sul testo di Michael Frayn, diretto da Mauro Avogadro e interpretato da tre grandi della scena nazionale: Massimo Popolizio, Umberto Orsini e Giuliana Lojodice.

È lo spettacolo “Copenaghen”, che Rai Cultura propone su Rai5. Un thriller politico a tre voci, che indaga l’incontro avvenuto nel 1941 nella Danimarca occupata dai nazisti fra due fisici, il danese Niels Bohr (fondamentali i suoi studi per la struttura atomica e la meccanica quantistica e Premio Nobel nel 1922), e il tedesco Werner Karl Heisenberg (padre del Principio di indeterminazione e Premio Nobel nel 1932), al cospetto della moglie del primo, Margrethe.

In un luogo che ricorda un’aula di fisica, immersi in un’atmosfera quasi irreale, i protagonisti ripercorrono il loro lontano passato, quando tutti e tre erano ancora vivi, e improvvisamente il fisico tedesco Heisenberg fece visita al suo maestro Bohr. Il soggetto di quella conversazione ancora oggi resta un mistero e per risolverlo la Storia ha avanzato svariate tesi: questo è il fulcro intorno al quale ruota la pièce.

La struttura con cui vengono enunciate le diverse ipotesi richiama metaforicamente i Principi di Indeterminazione e di Complementarietà della teoria della relatività di Einstein. “Non è possibile una sola verità o una sintesi efficace delle diverse verità, perché una verità è semplicemente un punto di vista, il punto di vista di chi l’ha enunciata. Tutto è umano, niente è assoluto”.  

Di Michael Frayn, regia Mauro Avogadro, traduzione Filippo Ottoni e Maria Teresa Petruzzi. Con Umberto Orsini, Massimo Popolizio e con Giuliana Lojodice. Scene Giacomo Andrico,  costumi Gabriele Mayer, luci Carlo Pediani, suono Alessandro Saviozzi.

Spettacolo registrato al Teatro Argentina di Roma nel 2018 con la regia televisiva di Claudia De Toma. Progetto editoriale di Felice Cappa, produttore esecutivo Serena Semprini,  a cura di Giulia Morelli. 

Un thriller politico a tre voci, che ricostruisce l’incontro avvenuto nel 1941 nella Danimarca occupata dai nazisti fra i fisici Niels Bohr (danese, Nobel nel 1922) e Werner Karl Heisenberger (tedesco, Nobel nel 1932).

Copenhagen è un’opera teatrale di Michael Frayn, che ha debuttato al Royal National Theatre di Londra nel 1998[1] ed è rimasta in scena per più di mille repliche.

Il dramma racconta dell’incontro, avvenuto appunto a Copenaghen nel 1941, tra i fisici Niels Bohr e Werner Heisenberg e il loro dibattito circa l’utilizzo dell’energia nucleare a fini bellici e l’etica sottesa a questa scelta.

In Italia ha debuttato il 9 novembre 1999 al Teatro San Giorgio di Udine, regia di Mauro Avogadro, con Umberto OrsiniMassimo Popolizio e Giuliana Lojodice[2].

Messa in scena al Royale Theatre di New York l’11 aprile 2000, Copenhagen ha vinto il Tony Award al miglior spettacolo ed è rimasto in cartellone per 336 repliche[3].

Michael Frayn (Londra8 settembre 1933) è uno scrittore e drammaturgo britannico.

Noto in Italia per le commedie Miele selvatico e Rumori fuori scena, quest’ultima portata in scena in Italia per la prima volta nel 1983 da Attilio Corsini e dalla sua compagnia Attori e Tecnici, ha iniziato la sua carriera come giornalista per The Guardian e poi per The Observer.

Nel gennaio 1990, ancora per la regia di Attilio Corsini, viene rappresentata al Teatro Vittoria di Roma Spettattori (Look Look) in prima mondiale, in presenza dello stesso Frayn[1]. Anche Spettattori è una commedia di teatro nel teatro, nella quale pubblico e interpreti si specchiano e si confrontano.

Autore televisivo per la BBC, saggista, romanziere, è autore del dramma teatrale Copenaghen, sua tredicesima opera teatrale. Scritto nel 1998, Copenaghen ha assunto un notevole rilievo nella comunità letteraria e ancor più scientifica, in quanto tratta in maniera vivacissima dei fatti realmente svoltisi intorno allo sviluppo, mancato, della bomba atomica nazista, durante gli anni della seconda guerra mondiale. In particolare il lavoro descrive l’incontro avvenuto nel 1941 tra Niels Bohr, famoso fisico teorico danese e il suo allievo più brillante e amato, Werner Karl Heisenberg, ai vertici del progetto tedesco di sviluppo nucleare. I fatti reali, e gli schieramenti storici degli uomini in gioco sono tuttora controversi, ma Frayn nel suo dramma fa emergere il fattore umano, a dispetto dei temi spesso infinitamente grandi che mette in gioco.

Il suo romanzo A testa bassa (Headlong) del 1999 è stato tra i finalisti del Booker Prize.

Foto interna ed esterna: https://www.raiplay.it/programmi/copenaghen