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Ornitologi tedeschi in Abruzzo col Cav. Enzo Iacovozzi

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Da sinistra verso destra: Meinhard, Hans, Marita, Karin, Franco, Cristiano, Enzo, Fabrizio, Margherita, Fabrizio, Eugenio, Gianni e Francesco

CHIETI – Capeggiati dal Corrispondente Consolare italo – tedesco di Hildesheim, il Cavaliere Enzo Iacovozzi, il 19 settembre 2023 si é svolto il consueto tour estivo che, avviene da oltre venti anni, dei botanici tedeschi in Abruzzo.
Quest’anno, la base del tour svoltosi dal 13 al 19 settembre 2023, é stata Caramanico Terme, dove gli “amici” dell’Abruzzo hanno alloggiato presso un noto Albergo. Ai botanici tedeschi, per quest’anno “orfani” del capo guida Bernd Galland e di sua moglie Maria, rimasti ai box per motivi di salute, ma ricordati con affetto da tutti i presenti, si é aggiunta una coppia proveniente da Pavia, città gemellata con Hildesheim.

La visita é iniziata il 13 settembre 2023 con la salita fino a Campo Imperatore attraverso i selvaggi altipiani del Piccolo Tibet, a quota 2115 metri slm.
Il 14 settembre, c’è stata la visita all’Abbazia di San Clemente a Casauria, dove, come ho spiegato nel lauto pranzo in una azienda agricola di Bolognano a base di prodotti tipici abruzzesi (non potevano ovviamente mancare gli arrosticini, innaffiati dal Montepulciano della cantina di Fabrizio) che ha preceduto la visita, ci sono elementi edilizi dell’antico tempio di Giove “Aureo” che sorgeva nella zona e che ha influenzato i toponimi del territorio casauriense (Tocco da Casauria, San Clemente a Casauria).
Il 15 settembre, gli amici italo – tedeschi si sono spostati ad Atri, cittadella ducale degli Acquaviva, vero gioiello storico ed architettonico, una bomboniera adagiata su una collina fra il massiccio del Gran Sasso e le verdi colline aprutine ricche di vigneti ed ulivi che diradano verso i verdi pascoli dell’Adriatico, dove é stata visitata Pineto con la Riserva Naturale del Cerrano e i suoi pini mediterranei.

Il giorno 16 settembre, la comitiva italo – tedesca capeggiata da Enzo Iacovozzi si é spostata a L’Aquila dove ha visitato il Capoluogo d’Abruzzo con la pianta urbana che ricalca quella di Gerusalemme, accompagnata dal giornalista Goffredo Palmerini. La sera invece c’è stata una cena con intrattenimento musicale in albergo a Caramanico a cura di Franco D’Orazio.
Martedì 18 settembre, la comitiva Italo – tedesca ha visitato Chieti, l’antica Teate Marrucinorum, la città di Enzo Iacovozzi, fondata secondo leggenda dai Mirmidoni di Achille in onore della Ninfa Teti madre del Pelide, una delle più antiche d’Italia con i suoi reperti archeologici, l’eleganza e la nobilita del centro storico del capoluogo marrucino, impreziosito dalla Villa Comunale in stile Belle Epoque, dai portici di Corso Marrucino, dal Teatro Marrucino e dalla Piazza San Giustino riaperta finalmente al pubblico. Accompagnatore del gruppo é stato l’Ingegnere teatino Eugenio Di Caro.

A Bolognano, alla fine della cena nella azienda agricola, alla quale ho partecipato anche io, ho scambiato brevemente due battute con gli ospiti, per fare la loro conoscenza e per sapere cosa gli ha spinti a venire in Abruzzo e se fossero rimasti soddisfatti della visita.
A tal proposito, Hans e Marita che sono già venuti molte volte in Italia e hanno visitato diverse volte l’Abruzzo, hanno detto che sono rimasti fortemente colpiti per la eterogeneità e la bellezza della flora e della fauna, oltre che dalla bontà del cibo abruzzese. Come ha ricordato Hans, per l’amore che loro hanno per l’Abruzzo, hanno intitolato un parco della città dove vive (Alfeld in Germania) “Piccolo Abruzzo”. Marita invece é rimasta anch’essa colpita dalla eterogenea bellezza del territorio, dalla vicinanza in Abruzzo tra mare e montagna che sono un mix pressoché unico a livello turistico. Ma, una cosa ha colpito in particolare Marita, cioè che nei prati in Abruzzo ci sono ancora le farfalle che in Germania non ci sono più a causa dell’inquinamento. Questo particolare gli ricorda la sua infanzia. I nostri amici tedeschi hanno voluto sottolineare come sia eccezionale l’accoglienza e il calore umano soprattutto nel Centro e nel Sud Italia. Se si chiede cosa scegliere sull’Abruzzo da conservare nel cuore, Marita non saprebbe veramente cosa scegliere.
Discorso diverso per Fabrizio Lana che con la moglie Margherita é la prima volta che da Pavia viene in Abruzzo, e lo fa con la comitiva tedesca capeggiata da Enzo Iacovozzi, in virtù del gemellaggio esistente tra Pavia e Hildesheim.

Fabrizio, autore della poesia “Cittadini del Mondo” é il presidente dell’Associazione pavese “La Barcèla” e ha raccontato di come é nato nel 2000 il gemellaggio, per le reliquie presenti in entrambe le città di San Epifanio: la testa é a Pavia e il corpo é in Germania. Il gemellaggio fra le due città ha prodotto notevoli vantaggi con scambi culturali, musicali e di prodotti come il Salame di Varzi e la Raspadüra.
Successivamente, é stata la volta di Eugenio Di Caro, venuto in rappresentanza dell’Associazione “Percorsi” che si occupa della solidarietà verso le persone più fragili, affinché i servizi pubblici tutelino con dei progetti specifici le persone con sofferenze psichiche e le loro famiglie. La malattia mentale, come ci ha spiegato Di Caro, cambia la vita non solo alla persona colpita dal male, ma anche alle persone più vicine.
Infine, é stato il turno di Enzo Iacovozzi che ha rimarcato il suo amore per l’Italia e l’Abruzzo sue terre natie e per la Germania dove vive da decenni, sottolineando la sua volontà di portare avanti nuovi progetti per gli scambi interculturali fra le due realtà.
Da parte mia posso dire in conclusione di aver visto un amore e una passione per la terra d’Abruzzo e per l’Italia che purtroppo molti Italiani, soprattutto molti ragazzi, non hanno, ostaggi della provinciale ed errata consapevolezza che l’erba del vicino sia sempre la migliore.

Tratto da Discovery Abruzzo Magazine