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Il film consigliato stasera in TV: “Le Mans ’66 – La grande sfida” giovedì 12 ottobre 2023

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Il film consigliato stasera in TV: “Le Mans ’66 – La grande sfida” giovedì 12 ottobre 2023 alle 21.20 su Rai 2Le Mans ’66 – La grande sfida[1] (Ford v Ferrari)[2] è un film del 2019 diretto da James Mangold ed interpretato dai protagonisti Matt Damon e Christian Bale.

Il film segue le vicende degli ingegneri e dei membri della scuderia statunitense Ford, guidata dal progettista Carroll Shelby e dal suo pilota britannico Ken Miles, ingaggiati da Henry Ford II e Lee Iacocca col compito di costruire una vettura, la Ford GT40, in grado di vincere la 24 Ore di Le Mans del 1966 contro l’avversaria Ferrari. Il film ha ricevuto quattro candidature ai Premi Oscar 2020, tra cui l’Oscar per il miglior film, vincendo però nelle categorie tecniche, miglior montaggio e miglior montaggio sonoro.

24 Ore di Le Mans, 1959. Carroll Shelby vince la gara alla guida di una Aston Martin ufficiale, ma l’acuirsi di un problema cardiaco congenito lo costringe di lì a breve ad abbandonare la carriera di pilota.

Stati Uniti, 1963. Shelby è diventato un piccolo costruttore di vetture da corsa (le celebri Cobra) e con la sua squadra partecipa al campionato nazionale SCCA. Tra i suoi piloti c’è Ken Miles, dall’indole per nulla diplomatica ma molto competente in fatto di vetture grazie anche all’attività di meccanico nella sua piccola officina. Durante i preparativi per una gara a Willow Springs, è proprio il caratteraccio di Miles a compromettere un possibile accordo con la Porsche. Da qui nasce un alterco tra Shelby e Miles, che si conclude quando Ken tenta di colpire Carroll lanciandogli una chiave inglese. Ciononostante, durante la gara Miles sfodera tutto il suo talento e conquista la vittoria, con grande soddisfazione di Shelby che decide di incorniciare la chiave come portafortuna.

Nel frattempo, a Detroit, la Ford Motor Company è in crisi di vendite e Henry Ford II chiede ai suoi dipendenti di non ripresentarsi al lavoro se non con un’idea vincente. Il giovane manager Lee Iacocca, sfidando lo scetticismo generale, suggerisce di scendere in pista per vincere la prestigiosa 24 Ore di Le Mans, la corsa più famosa al mondo, in modo da rilanciare l’immagine del marchio; ma ci sarà da fare i conti con l’apparentemente invincibile Ferrari. La prima idea è quella di rilevare la Casa italiana, che è in difficoltà economica, e l’accordo sembra quasi raggiunto ma, al momento della firma, l’ingegner Ferrari capisce che tutta la sua attività sportiva dipenderebbe dall’approvazione dei vertici Ford, quindi cambia idea e caccia da Maranello i dirigenti americani insultando sia loro che il presidente.

Saputo del cattivo esito, e delle ingiurie, Henry Ford reagisce ordinando ai suoi collaboratori di trovare i migliori ingegneri, meccanici e piloti, per costruire un’auto che batta la Ferrari e vinca a Le Mans. Iacocca propone a Carroll Shelby l’incarico di coordinare il progetto: egli accetta a patto di lavorare in autonomia, cosa che irrita i dirigenti Ford, a partire dal vicepresidente Leo Beebe che lo ostacolerà non poco.

La base di partenza è il prototipo della nuovissima Ford GT40, arrivata dal reparto corse Ford in Inghilterra e sofferente di diversi problemi di guida. Per trasformarla in un’auto capace di competere a Le Mans, Shelby ingaggia nuovamente il fidato Ken Miles: grazie alla sua abilità di collaudatore e ai metodi del team di meccanici di Shelby, la macchina prende via via forma; ma Leo Beebe non vuole Miles come pilota e lo fa estromettere dalla partecipazione alla 24 Ore di Le Mans 1964. Tuttavia, la gara vede ancora vincitrice la Ferrari: tutte le GT40 si devono ritirare per problemi di affidabilità. Ford è tentato di licenziare Shelby, ma questi gli fa notare che l’approccio burocratico e piramidale della sua azienda non funziona nelle corse d’auto e che, nonostante i problemi, le loro vetture hanno mostrato velocità inarrivabili per i rivali. Riesce quindi a farsi riconfermare e a ottenere piena libertà di manovra. Questa però è illusoria poiché poco tempo dopo Beebe si fa nominare responsabile del reparto corse, facendo da filtro tra Shelby e Ford.

Shelby si riconcilia con Miles, ma per averlo come pilota deve necessariamente scavalcare Beebe con uno stratagemma (lo rinchiude in un ufficio); riesce a far salire il presidente sulla GT40 per un giro di prova, e dopo averlo spaventato a morte con le prestazioni della vettura, fa un accordo con lui sul risultato della 24 Ore di Daytona 1966: se Miles riuscirà a vincere la gara, potrà partecipare anche a Le Mans; se perde, Shelby cederà la sua ditta alla Ford. A Daytona però Shelby ha dei rivali in più: Beebe ha allestito una seconda squadra, affidando le GT40 anche al team Holman-Moody che ha una grande esperienza di corse ad alto livello. Nonostante i problemi legati sia alle ingerenze della Ford sia all’auto (il motore è tanto potente che supera i 7.000 giri, ma tale velocità sforza troppo i freni che fondono, e la macchina diventa incontrollabile; Miles ha già rischiato in un incidente durante i test su strada), Miles ottiene la vittoria stracciando l’altra squadra.

Alla 24 Ore di Le Mans 1966, Miles ha un problema alla partenza ma rimonta; tuttavia la vera problematica di Le Mans (che Shelby ha spiegato a Iacocca quando fu ingaggiato) non è la velocità, bensì la resistenza, tanto della macchina quanto dell’uomo; nel corso della gara le Ferrari schierate vengono eliminate tutte, compresa la Ferrari 330 P3 ufficiale di Lorenzo Bandini quando questi brucia il motore in un duello con Miles. In pista si succedono incidenti e pericoli; per ovviare ai freni bruciati, Shelby e Miles sfruttano un vuoto nel regolamento che permette di sostituire i pezzi rotti, ma non delinea i limiti dell’operazione, quindi la squadra cambia tutto l’apparato frenante; a nulla valgono le proteste di Ferrari, presente alla corsa. Miles brucia record dopo record, ma Beebe impone a Shelby di farlo rallentare per permettere anche alle altre due GT40 in gara di raggiungerlo e tagliare il traguardo insieme per avere un maggiore impatto pubblicitario; Shelby lascia la decisione finale a Miles, che alla fine rallenta per farsi affiancare dai compagni. Egli giunge sul traguardo per primo, ma sceso dall’auto scopre amaramente che la vittoria viene assegnata alla Ford GT40 di Bruce McLaren poiché partendo più indietro in griglia ha percorso più chilometri. Beebe sapeva bene queste implicazioni, e Shelby si infuria con lui ma ormai non può più fare nulla. Ken Miles si consola pensando che ha comunque gareggiato a Le Mans e ha colto altre importanti vittorie durante la stagione. Lui e Carroll si ripromettono di prepararsi ancora meglio per l’edizione dell’anno successivo.

Poco tempo dopo, infatti, Miles e Shelby sono di nuovo al lavoro sul prototipo della nuova GT40, svolgendo collaudi al Circuito di Riverside. Un nuovo guasto ai freni questa volta si rivela fatale e Miles muore sotto gli occhi del figlio Peter e dei membri del team. Sei mesi dopo, Shelby è ancora sconvolto dalla scomparsa dell’amico-collega. Mentre va a far visita alla vedova, incontra Peter e gli regala la famosa chiave inglese della lite a Willow Springs.

Nei titoli di coda, si legge che Ken Miles fu inserito postumo nella Motorsports Hall of Fame of America nel 2001, mentre la Ford continuerà il suo duello con la Ferrari vincendo le edizioni 19671968 e 1969.

Regia di James Mangold

Con Matt Damon e Christian Bale

Fonte: WIKIPEDIA

Una storia vera legata alla 24 ore di Le Mans, una delle corse automobilistiche più celebri e ardue del mondo. La racconta il film “Le Mans ’66 – La Grande Sfida” di James Mangold,  in onda giovedì 12 ottobre alle 21.20 su Rai 2. Quando il pilota Carroll Shelby, vincitore della prestigiosa competizione nel 1959, scopre di non poter più correre per una grave patologia cardiaca, si dedica a progettare e vendere automobili. Con lui c’è il fedele amico e collaudatore Ken Miles, dotato di uno spiccato talento per la guida, ma anche di un carattere complicato. Nel 1966 entrambi vengono ingaggiati dalla Ford per produrre un’auto che sia in grado di competere con i rivali della Ferrari. Miles, alla guida del mezzo ottiene tempi record, ma per via del suo carattere difficile è mal visto dai pezzi grossi della compagnia. Velocità, intelligenza, pericolo: la storia di un’amicizia vera, ma anche quella di una sfida epocale, tra Stati Uniti e Italia, tra Ford e Ferrari. Il film, con Matt Damon nei panni di Carroll Shelby e con Christian Bale in quelli di Ken Miles, ha vinto due Oscar, per il montaggio e il montaggio sonoro.

Foto interna ed esterna: https://www.rai.it/ufficiostampa/assets/template/us-articolo.html?ssiPath=/articoli/2022/12/Le-Mans66–La-Grande-Sfida-ab78180a-186f-4fd2-8fdc-e0d9ca5c2c4b-ssi.html