Alcune curiosità e informazioni interessanti sulle chiavi a brugola – Tutti conosciamo le chiavi a brugola, anche dette “chiavi esagonali”: i caratteristici strumenti a forma di “L” con una sezione a sei lati progettati per essere inseriti all’interno degli appositi fori presenti sulle teste di viti e bulloni.
Usare le chiavi a brugola è davvero semplice: il lato più corto va inserito nell’impronta dell’elemento di fissaggio, mentre quello più lungo va tenuto in mano ed è usato per trasmettere il movimento di torsione necessario per avvitare o svitare l’elemento.
Questi strumenti sono talmente semplici e, allo stesso tempo, efficaci da essersi diffusi a macchia d’olio e, al giorno d’oggi, si usano in tantissimi settori diversi: dalle apparecchiature meccaniche ai mobili, dai veicoli all’elettronica. Nell’articolo di oggi ti raccontiamo qualche curiosità sulle chiavi a brugola che probabilmente ancora non conoscevi.
Chiavi a brugola o chiavi Allen?
Ormai è semplicissimo trovare chiavi a brugola in vendita, sia nei negozi fisici, sia online, su diversi siti specializzati come quello che trovi cliccando qui. Però, non sempre vengono chiamate con lo stesso nome. Negli Stati Uniti e in alcuni paesi europei, le chiavi a brugola vengono chiamate anche “chiavi Allen” e questo nome viene riportato sulle confezioni vendute anche in Italia.
Il nome “Allen” è un marchio registrato in alcuni paesi, originato dalla Allen Manufacturing Company, l’azienda che per prima depositò il brevetto per i metodi di produzione di queste chiavi e che, nel 1910, diede vita a questo strumento.
I vantaggi delle chiavi a brugola
Non è certo un caso che le chiavi a brugola abbiano raggiunto un tale successo mondiale. Prima di tutto, sono davvero semplici da usare e adatte a qualsiasi tipo di utente, dagli esperti fino ai principianti; chiunque, prendendo in mano questo strumento, riesce a capire immediatamente come si usa.
Nella sua semplicità, la chiave esagonale è molto efficiente e sicura da usare: entra in profondità nell’impronta sulla testa dell’elemento di fissaggio ed è in grado di resistere a sforzi elevati senza scivolare. Ciò la rende ottima anche per essere usata negli spazi molto ristretti.
Le chiavi a brugola sono anche piccole e leggere e quindi ideali da portare con sé anche in bicicletta. Ne esistono di varie dimensioni, alcune talmente piccole da poter essere addirittura usate per montare o smontare i componenti degli smartphone di produzione cinese e altri dispositivi di ultima generazione. Infine, tra i vantaggi, possiamo senza ombra di dubbio inserire anche i costi di produzione che sono davvero limitati.
Tutte queste caratteristiche fanno delle chiavi a brugola degli strumenti insostituibili, o quasi.
Cosa si può usare al posto della brugola?
Nella rara evenienza in cui non si avesse a disposizione una chiave a brugola, esistono alcune soluzioni per sopperire alla sua mancanza. Un’opzione è quella di trovare un cacciavite a testa piatta che si adatti perfettamente agli angoli dell’impronta esagonale sulla testa della vite o del bullone. Allo stesso modo, si possono usare anche altri strumenti con punta Torx o a stella, l’importante è che riescano ad essere inseriti nel foro della testa.
Tieni in considerazione, però, che operazioni simili possono spanare i profili e danneggiare permanentemente l’elemento di fissaggio che, una volta rovinato, sarà difficile da rimuovere.
Il profilo Torx è migliore di quello esagonale?
Negli ultimi anni, molte aziende hanno iniziato a produrre delle chiavi a brugola particolari che presentano un profilo a stella con punte arrotondate anziché il classico esagono: il profilo Torx.
In breve, è possibile affermare che questo profilo è migliore di quello esagonale perché ha una coppia maggiore, ovvero c’è maggiore aderenza tra il profilo dello strumento e quello dell’elemento di fissaggio. Ciò comporta un minor rischio di scivolamento e la possibilità di applicare una forza maggiore durante le operazioni di serraggio e allentamento.
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