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Torna a Rieti la Giornata della Paternità con l’iniziativa del Consultorio diocesano

Domenica 17 marzo si svolge a Rieti la Giornata della Paternità, promossa dal Consultorio Diocesano “In Famiglia” per approfondire molti degli aspetti legati alla figura del padre ne Il Consultorio Diocesano “In Famiglia” promuove per il secondo anno consecutivo la Giornata della Paternità. L’evento si svolgerà domenica 17 marzo e sarà articolato in due momenti distinti.

La mattina, a partire dalle ore 10, presso l’Auditorium Santa Scolastica, avrà luogo una conferenza dal titolo “Il Padre, Custode dei Sogni dei Figli”, tenuta da Luca Diotallevi, sociologo e docente ordinario di Sociologia presso l’Università di Roma Tre.

Nel pomeriggio, a partire dalle ore 14:30, la chiesa di San Domenico e piazza della Beata Colomba ospiteranno una mostra organizzata dalle classi di cinque istituti secondari del Comune di Rieti e oltre 20 organizzazioni di volontariato attive sul territorio. Questa esposizione sarà un’opportunità per esplorare testimonianze e materiale che indagano il legame tra padre e figlio.

La giornata culminerà alle ore 17:30 con la celebrazione della Santa Messa nella chiesa di San Domenico, presieduta dal vescovo Vito.

La diocesi di Rieti (in latino: Dioecesis Reatina) è una sede della Chiesa cattolica in Italia immediatamente soggetta alla Santa Sede appartenente alla regione ecclesiastica Lazio. Nel 2022 contava 89.600 battezzati su 94.700 abitanti. È retta dal vescovo Vito Piccinonna.

Alla diocesi reatina è unito il titolo abbaziale di San Salvatore Maggiore (Sancti Salvatoris Maioris).

Territorio

La diocesi comprende 41 comuni della provincia di Rieti: Accumoli, Amatrice, Antrodoco, Ascrea, Belmonte in Sabina, Borbona, Borgo Velino, Borgorose, Cantalice, Castel di Tora, Castel Sant’Angelo, Cittaducale, Cittareale, Collalto Sabino, Colle di Tora, Collegiove, Colli sul Velino, Concerviano, Contigliano, Fiamignano, Greccio, Labro, Leonessa, Longone Sabino, Marcetelli, Micigliano, Monte San Giovanni in Sabina, Monteleone Sabino (eccetto la frazione di Ginestra Sabina che appartiene alla sede suburbicaria di Sabina-Poggio Mirteto), Morro Reatino, Nespolo, Paganico, Pescorocchiano, Petrella Salto, Poggio Bustone, Posta, Pozzaglia Sabina (la sola frazione Pietraforte, appartenendo il capoluogo alla diocesi di Tivoli), Rieti, Rivodutri, Rocca Sinibalda, Torricella in Sabina (limitatamente alle frazioni Ornaro Alto, Ornaro Basso e Oliveto Sabino, poiché il capoluogo appartiene alla sede suburbicaria di Sabina-Poggio Mirteto) e Varco Sabino.[1]

Sede vescovile è la città di Rieti, dove si trovano la cattedrale di Santa Maria Assunta e la basilica minore di Sant’Agostino. A Cittaducale sorge l’ex cattedrale di Santa Maria del Popolo.

Il territorio si estende su 1.818 km² ed è suddiviso in 94 parrocchie, raggruppate in 5 zone pastorali: Monti della Laga, Alta e Bassa Valle del Velino, Altopiano Leonessano; Cicolano – Valle del Salto; Rieti (città e dintorni); Montepiano Reatino; Alta Sabina – Colli Turanensi.

«I termini della diocesi, descritti avvalendosi come punti di riferimento di monti, valli, chiese e città, secondo la bolla del 1182, decorrevano approssimativamente dal monte Ribulo (oggi monte Tancia) attraverso il passo di Forca Cerro fino alle acque delle Marmore, da Santa Maria in Anglese (vicino Labro) superavano le montagne e arrivavano a Leonessa, poi, attraversata la catena del Terminillo arrivavano a Sigillo e Falacrine (l’attuale Cittareale); da qui si spingevano sulle montagne vicino a Pizzoli fino ad Ortolano, ai confini con la diocesi di Teramo, poi risalivano a nord ovest del Gran Sasso, riscendevano attraverso la gola di Paganica fino al colle de L’Aquila e fino a Furfo di Civita di Bagno, proseguivano per le montagne di Lucoli attraversando il monte Duchessa e ridiscendendo a Bocca di Tevi fino alle chiese di San Giorgio e Santa Giusta presso il lago del Fucino, seguitavano per Pietrasecca e Roccacerro, per Vallinfreda e Canemorto (oggi Orvinio), e poi, valicando il fiume Farfa, tornavano al monte Ribulo.»

(G. Maceroni, La diocesi di Rieti nel difficile cammino della città basso-medievale, e San Francesco nella religiosità del tempo, in «San Francesco nella civiltà medievale con riferimento alla valle Reatina, al Cicolano e a Corvaro», Rieti, 1983, p. 31.)

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