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Il film storico stasera in TV: “Fury” mercoledì 17 aprile 2024

fury

Il film storico stasera in TV: “Fury” mercoledì 17 aprile 2024 alle 21.25 su NoveFury è un film del 2014 scritto e diretto da David Ayer con l’interpretazione dei protagonisti Brad Pitt, Shia LaBeouf, Logan Lerman e Michael Peña.

(EN)

«The war create heroes, the history turn them into legends.»

(IT)

«La guerra crea gli eroi, la storia li trasforma in leggende»

(Tagline del film)

Aprile 1945: le forze alleate avanzano in profondità nella Germania nazista, duramente contrastate dagli ultimi reparti della Wehrmacht ancora efficienti. Tra i rottami di una battaglia tra carri si aggira un ufficiale tedesco a cavallo, che viene ucciso da un capocarro statunitense a colpi di pugnale. Si tratta di Don “Wardaddy” Collier, un sergente carrista della 2ª Divisione corazzata; nel suo blindato, unico mezzo rimasto integro, si trova il resto dell’equipaggio: il cannoniere Boyd Swan, profondamente cristiano e soprannominato “Bibbia”, il pilota messicano Trini “Gordo” Garcia e il rude servente Grady “Coon-Ass” Travis, con i quali ha condiviso oltre tre anni di servizio nell’Esercito degli Stati Uniti e duri combattimenti nel deserto nordafricano e in Normandia. A bordo del loro carro armato, uno Sherman M4A3E8 dal nome di battaglia Fury, si trovava anche il copilota/mitragliere Red, che tuttavia è rimasto ucciso nello scontro. Di ritorno al campo della divisione, al sergente e ai suoi uomini viene assegnata la giovane recluta Norman Ellison, arruolato solo da otto settimane come dattilografo e perciò rimasto sempre nelle retrovie; egli non è mai stato in un carro armato, non ha ricevuto addestramento specifico e non ha mai ucciso un nemico. Al primo incontro con Collier e gli altri carristi Norman è trattato con sufficienza, ironia e aggressività.

Il plotone di cui Fury fa parte è incaricato di appoggiare il reparto di fanteria del capitano Waggoner e si mette in marcia. Nel corso dello spostamento, però, la colonna è sorpresa da un gruppo di ragazzini tedeschi armati di lanciagranate Panzerfaust: Norman li intravede per primo ma, credendoli inoffensivi, non lancia alcun avvertimento. Lo Sherman del sottotenente Parker viene distrutto e l’ufficiale perisce con l’intero equipaggio. Collier, infuriato, riprende aspramente il giovane dicendogli che ogni tedesco è un nemico che non può essere risparmiato. Nel tentativo di educare il ragazzo alla cruda realtà della guerra, decide di addestrarlo personalmente: dopo aver raggiunto la fanteria e aver eliminato due postazioni anticarro tedesche, il sergente dà a Norman il proprio revolver per uccidere un prigioniero. Davanti al rifiuto del ragazzo il sergente lo placca, gli forza l’arma in mano e gli fa premere il grilletto, lasciandolo scioccato. Il giorno successivo gli statunitensi assaltano un villaggio e, nel corso del combattimento, Norman riesce a farsi forza e uccidere con la mitragliatrice alcuni soldati tedeschi. Dopo la battaglia Collier lo porta con sé nella perquisizione di una casa, che si rivela abitata da due donne: Irma e la sua cugina più giovane, Emma, con la quale Norman ha un rapporto sessuale. La situazione quasi casalinga e distesa è però interrotta dal resto dell’equipaggio di Fury, che manifesta il proprio risentimento per l’atteggiamento di Collier. In ogni caso il sergente viene convocato dal capitano Waggoner e la formazione americana deve lasciare il villaggio; durante i preparativi, però, alcuni tiri d’artiglieria sconvolgono il centro del paese e colpiscono in pieno l’abitazione delle due donne, uccidendole e causando la disperazione di Norman, già abbastanza provato da quel che ha visto.

Al plotone guidato ora da Fury è stata assegnata una difficile missione: i quattro carri armati devono presidiare un incrocio e impedire che importanti forze tedesche, in arrivo da est su un tratto di fronte pressoché scoperto, lo occupino e arrivino a minacciare le retrovie della divisione. La piccola colonna cade nell’imboscata di un carro armato pesante Panzer VI Tiger I mimetizzato e, dopo un frenetico combattimento, Collier riesce a metterlo fuori uso, non prima però che il mezzo tedesco abbia eliminato gli altri tre Sherman. La radio, inoltre, è rimasta danneggiata nel feroce scontro e Collier opta per continuare in solitaria la missione senza poter avvertire il comando. Arrivato all’incrocio, Fury è temporaneamente reso inutilizzabile da una mina: Collier invia allora Norman su un’altura boscosa poco distante, mentre si dedica con gli altri uomini a tentare una qualche riparazione. Il giovane torna tuttavia di corsa, avvertendo che un gran numero di Waffen-SS bene armate e motivate sta marciando proprio verso di loro. Dopo indecisioni e tentennamenti, i cinque carristi decidono di nascondersi nel carro armato, di tendere un’imboscata agli ignari tedeschi e di difendere fino all’ultimo l’incrocio. La battaglia sembra all’inizio arridere agli americani, protetti dalla corazzatura di Fury e forti dell’effetto sorpresa; ciononostante, a sera, Grady, Gordo e Boyd rimangono uccisi uno dopo l’altro. Il sergente Collier è mortalmente ferito da un tiratore scelto mentre manovra la Browning M2 montata sul tetto della torre.

Incapace di fuggire, ordina a Norman di uscire dalla botola d’emergenza e salvarsi; subito dopo alcuni tedeschi introducono bombe a mano dal portello della cupola e l’esplosione uccide Collier. Norman si nasconde nella buca provocata dalla mina anticarro sotto al veicolo e le SS riprendono la loro marcia; Norman viene scorto da un giovane soldato tedesco che, tuttavia, prova compassione per lui e non avverte i suoi commilitoni. Il ragazzo si addormenta e il mattino seguente rientra nel carro devastato; afflitto, sente dei passi sullo scafo metallico e afferra la pistola del defunto sergente: ma si tratta di soldati americani, che lo aiutano a uscire da Fury e lo caricano su un’ambulanza militare. Dal lunotto posteriore, Norman getta un’ultima occhiata allo Sherman malconcio e circondato da cataste di cadaveri.

Regia di David Ayer

Con Brad Pitt, Shia LaBeouf, Logan Lerman e Michael Peña

Fonte: Wikipedia

Foto interna ed esterna: https://www.rai.it/ufficiostampa/assets/template/us-articolo.html?ssiPath=/articoli/2023/09/Io-Daniel-Blake-e6bb45db-3874-47d3-934b-775625a9d9d9-ssi.html