venerdì, Aprile 26, 2024
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Omicidio di Alessandro Neri, indagini in corso su auto bruciata

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PESCARA –  Sono attualmente in corso da parte dei carabinieri accurate analisi su una Opel Meriva avvolta dalle fiamme il giorno prima rispetto al rinvenimento del cadavere di Alessandro Neri, che è avvenuto l’8 marzo scorso. L’auto sarebbe stata interessata da un incendio di probabile natura dolosa.

Ed erano nelle disponibilità di una serie di persone, tra cui i familiari della vittima, le due auto che sono state già sequestrate dai carabinieri di Pescara nell’ambito delle indagini sull’omicidio di Alessandro Neri, il 29enne di Spoltore (Pescara) ucciso a colpi di arma da fuoco e trovato morto in un canale alla periferia del capoluogo adriatico. Le due auto, un’Audi e una Mercedes, sono entrambi intestate all’azienda vitivinicola della famiglia Lamaletto – quella della madre di Alessandro Neri – con sede a Orsogna (Chieti). I mezzi saranno sottoposti ad accertamenti tecnici.

Tutte le piste rimangono al momento in piedi. Non si esclude nulla. E, ad oggi, nessuno è stato ancora iscritto nel registro degli indagati. L’attività investigativa si sta progressivamente però concentrando sul ramo della famiglia con cui Alessandro e la madre non avevano più rapporti. Di recente, però, sembra che il 29enne avesse ripreso i rapporti con il cugino Gaetano, ma non in modo positivo.

Tra l’altro al momento proprio il cugino Gaetano non si trova a Pescara, e la sua abitazione era nei pressi del luogo del ritrovamento dell’auto. Alessandro è stato ucciso con due colpi di pistola, uno all’emitorace ed uno, letale, alla testa. Una vera e propria esecuzione, che evidenzia una chiara determinazione ad uccidere.

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