Le visite ai musei della città di Fermo nel week end di Pasqua hanno superato quota 800 con la parte del leone fatta dal lunedì di Pasquetta con quasi 600 ingressi sul totale. In particolare turisti e visitatori sono arrivati dal nord Italia, Milano, Roma, Umbria, Bari, Toscana, Veneto e Marche nord. Numeri che parlano da soli se si considera che attualmente e, ancora per pochi giorni, sono visitabili solamente le Cisterne Romane ed il Teatro dell’Aquila.
“Numeri che soddisfano – ha detto il vice sindaco e assessore alla cultura e al turismo Francesco Trasatti – e che sono di buon auspicio per i prossimi ponti di fine aprile. E’ in programma infatti come già annunciato per il prossimo 20 aprile l’inaugurazione della mostra sul quattrocento a Fermo (il 21 l’apertura al pubblico ndr) ed il 24 aprile l’apertura ufficiale del Polo Scientifico a Palazzo Paccarone che ospiterà i musei trasferiti da Villa Vitali”
Numeri che in qualche modo mantengono il trend del periodo natalizio, che aveva visto addirittura triplicare le presenze dello stesso periodo di Natale 2016, seppure sempre con strutture e palazzi chiusi. Dunque visitatori e turisti che continuano ad apprezzare la città e le sue bellezze in attesa dei due prossimi appuntamenti di questo mese di aprile che si apriranno proprio a ridosso di due ponti importanti come quello del 25 aprile e del 1 maggio.
Cresce infatti l’attesa per la mostra nella chiesa di San Filippo Neri della mostra dal titolo “Il Quattrocento a Fermo. Tradizioni e avanguardie artistiche da Nicola di Ulisse a Carlo Crivelli” che come noto ha ottenuto un prestigioso e importante riconoscimento ovvero la medaglia del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella come premio di rappresentanza.
Un’esposizione che vede insieme Comune di Fermo e Regione Marche con il patrocinio del Mibact, la collaborazione dell’Arcidiocesi di Fermo, di Sistema Museo e Musei di Fermo, il contributo della Camera di Commercio di Fermo e della Fondazione Cassa di Risparmio di Fermo.
La mostra, infatti, fa parte del ciclo di eventi intitolato “Mostrare le Marche”, il progetto Biennale della Regione Marche che ha visto e vede ancora rassegne espositive anche a Loreto, Macerata, Ascoli Piceno, Fabriano e Matelica.
Eventi d’arte che nascono con l’intento di valorizzare nel biennio 2017-2018 il patrimonio culturale delle aree colpite dal sisma, attraverso la promozione di attività espositive realizzate utilizzando le opere d’arte provenienti dai musei e dalle collezioni pubbliche ed ecclesiastiche interessate dall’ultimo terremoto, e messe in sicurezza presso i depositi attrezzati del MIBACT.
E a completamento di quel percorso museale razionale e articolato che l’Amministrazione comunale vuole dare alla città è in programma il giorno prima della Festa della Liberazione l’apertura del Museo Scientifico di Palazzo Paccarone in via Cavour (proprio di fronte alla Chiesa di San Filippo Neri).
Una scelta adottata a seguito dell’inagibilità di Villa Vitali dopo gli eventi sismici del 2016 e che fino a quel momento ha ospitato il Museo Polare Etnografico “Silvio Zavatti”, il Museo Ornitologico “Tommaso Salvadori”, la “Sala della meteorite”, una Collezione di apparecchi fotografici ed il Museo della Pipa “Nicola Rizzi”.
In questi giorni viene ultimato il lavoro di allestimento del Polo scientifico che come ricordato più volte dall’assessore Trasatti ospiterà nel piano nobile in un primo momento il Museo Polare e la collezione ornitologica, cui farà seguito, non appena possibile, anche la collezione di pipe e di macchine fotografiche storiche.
“Stiamo organizzando – ha concluso l’assessore – una settimana dal 25 aprile al 2 maggio 2018 di visite e laboratori che rilanceranno anche la valenza didattica, oltre che turistico-culturale, dei Musei scientifici per rendere la città sempre più appettibile turisticamente ricalcando l’antica tradizione storica di città della cultura e della scienza a tutto tondo”.
Senza contare il via libera che è stato dato in questi giorni dalla Giunta Comunale al museo archeologico che sorgerà a Torre di Palme per valorizzare le recenti scoperte di cui tanto si sta parlando in tutto il mondo.
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