mercoledì, Maggio 15, 2024
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L’integrazione riuscita: italiani e stranieri pregano insieme alle riunioni dei Testimoni di Geova

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – L’integrazione tra residenti e stranieri, anche nella migliore delle situazioni non è mai semplice e scontata. Nonostante la buona volontà, il percorso dell’integrazione tra persone di cultura e lingue diverse è irto di ostacoli e tensioni. Un contrasto positivo è dato da quello che avviene ormai da diverso tempo all’interno delle comunità locali dei Testimoni di Geova. A San Benedetto, Centobuchi e Martinsicuro sono attive cinque comunità di Testimoni di Geova di lingua romena, albanese e spagnola, inglese e russa composte sia da italiani, che da rumeni, russi, albanesi, africani, Rom e latinoamericani, che permettono agli stranieri di pregare e seguire nella propria lingua il programma spirituale che viene svolto alle riunioni dei Testimoni. Si radunano presso le Sale del Regno dei Testimoni di Geova di via Manara a San Benedetto e di via Amendola a Centobuchi e di via Verrazzano a Martinsicuro. Lanascita di queste comunità straniere è stata possibile grazie al fatto che un certo numero di Testimoni di Geova italiani hanno deciso di imparare (interamente a proprie spese) lingue straniere per aiutare gli immigrati e altri stranieri. Alcuni testimoni come Mario di 62 anni e sua moglie Giuseppina, che hanno imparato l’albanese in questi ultimi anni, hanno affermato: “Le persone straniere che contattiamo nella nostra opera di evangelizzazione rimangono sbalordite,in quanto non si aspettano che degli italiani imparino la loro lingua, cosa che sembra quasi inutile in quanto non è una lingua con sbocchi commerciali o professionali”.

Maurizio sambenedettese di 50 anni, che insegna la Bibbia in russo da più di un quarto di secolo afferma:  “Molti russi e altri slavi hanno visto migliorare la loro condizione economica nel corso degli anni e si sono inseriti bene nel tessuto sociale; eppure molti si sono resi conto che per la felicità occorra qualcosa di più del denaro. La speranza biblica di un mondo migliore  che mostriamo dalle Sacre Scritture, – continua Maurizio –  rincuora chi ascolta e dà risposte alle domande esistenziali che molti si fanno al di là della situazione finanziaria”.

“Insegnare valori cristiani come legalità e onestà e osservare – sostiene ancora Mario – la risposta positiva dall’altra parte è appagante. Abbiamo contattato stranieri arrivati in Italia in condizioni a dir poco disagiate, con situazioni ai limiti e anche oltre la legalità. Oggi sono cittadini esemplari perfettamente integrati nella società odierna. Questo ci spinge a continuare nella nostra attività che in diversi casi diventa recupero sociale vero e proprio”

In Italia attualmente le comunità straniere di testimoni di Geova sono 935 in 25 lingue straniere, mentre quelle nella lingua dei segni sono 65.

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