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Tolentino, arrestati due senegalesi per spaccio di droga a minorenni

Nel corso del pomeriggio del 31/08/2018, i militari del Nucleo Operativo e Radiomobile e della Stazione CC di Tolentino, a seguito di mirati servizi di osservazione e pedinamento nelle aree più a rischio della cittadina, hanno constatato in flagranza di reato il verificarsi di un fenomeno che desta particolare allarme sociale, ovvero lo spaccio di sostanze stupefacenti a ragazzini minorenni. I militari hanno individuato nel corso di giorni di appostamenti i punti strategici da cui osservare l’area del parco “Isola d’Istria”, luogo di ritrovo frequentato soprattutto nelle ore pomeridiane da studenti nella gran parte dei casi infradiciottenni, ed oggetto nelle ultime settimane di frequenti segnalazioni inerenti possibili episodi di devianza giovanile.

E’ qui che è avvenuto lo “scambio” tra un gruppo di sei ragazzi tolentinati tra i 13 ed i 17 anni e due maggiorenni senegalesi, che in cambio di 25 Euro hanno venduto ad uno dei minori due dosi di hashish, per un peso complessivo di 2 grammi. L’intervento dei Carabinieri è stato fulmineo, e per i due senegalesi (M.I. di 19 anni e D.A. di 23 anni), entrambi domiciliati a Tolentino, sono scattate le manette. Immediate sono state anche le perquisizioni presso le rispettive abitazioni, all’interno delle quali sono stati rinvenuti ulteriori 150 grammi della stessa sostanza stupefacente ceduta poco prima, nonché materiale vario atto al confezionamento, un bilancino di precisione e denaro contante in banconote da piccolo taglio non riconducibile ad attività lavorativa svolta dai due. I due pusher, su disposizione dell’A.G. di Macerata, sono stati posti agli arresti domiciliari in attesa di convalida della misura. I sei minori sono stati accompagnati presso gli uffici della Caserma di Tolentino, all’interno della quale sono stati sentiti in merito a quanto accaduto, alla presenza dei rispettivi genitori, opportunamente convocati e ad i quali i ragazzi sono stati poi riaffidati al termine delle operazioni.

Dopo aver ammesso che lo stupefacente acquistato sarebbe stato fumato in gruppo, nei confronti dei sei, i militari, alla presenza dei genitori, hanno svolto un’azione moralizzatrice volta a far comprendere i rischi di natura penale e soprattutto fisica a cui vengono esposte le loro giovani vite con l’assunzione di tali sostanze. Rimane altissima l’attenzione dei Carabinieri, ed importanti risultano in tale settore i protocolli d’intesa stipulati tra l’Arma e il Ministero della Pubblica Istruzione, finalizzati a prevenire quanto più possibile, a partire dalle scuole, un fenomeno che purtroppo sempre più frequentemente vede coinvolti minori di un’età che va via via abbassandosi.

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