venerdì, Marzo 29, 2024
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Esposto del WWF Teramo su abbandono di rifiuti nei pressi del Torrente Vibrata

la festa

Il Presidente del WWF Teramo, Claudio Calisti, ha inviato un esposto ai Carabinieri Forestali e per conoscenza al Sindaco e al Comandante dei Vigili urbani del Comune di Alba Adriatica nel quale viene segnalato l’abbandono di rifiuti nei pressi del Torrente Vibrata in contrada/viale Vibrata nel tratto di strada che dal bivio di Corropoli sale verso Tortoreto Alto.

A fine settembre il WWF aveva già inviato una prima segnalazione al Comune. A distanza di due quasi mesi, però, i rifiuti abbandonati nell’area sono aumentati. Del resto l’area in questione è da sempre interessata dallo scarico illegale di vario materiale e più volte è stata oggetto di segnalazione alle autorità competenti da parte del WWF e di altri organismi che hanno anche organizzato giornate di pulizia.

A parere del WWF dovrebbero svolgersi delle puntuali indagini sul materiale depositato per cercare di risalire a chi continua a scaricare illegalmente rifiuti. Questo tipo di comportamento, infatti, è altamente incivile e rappresenta, oltre che un notevole danno ambientale, anche un danno economico per la collettività perché le amministrazioni comunali sono tenute ad intervenire a spese della collettività con un’opera di bonifica.

L’abbandono dei rifiuti lungo i corsi d’acqua della nostra provincia è purtroppo molto diffuso e denota uno scarso controllo del territorio, estremamente pericoloso: dove oggi vengono abbandonati calcinacci e vecchi frigoriferi, domani potrebbero essere abbandonati rifiuti tossici e pericolosi, come avviene in tante altre regioni d’Italia. Questi fenomeni sono spesso legati alla malavita organizzata e il passo dall’abbandono di rifiuti urbani ai più pericolosi rifiuti industriali è spesso molto breve.

Il WWF torna a chiedere un aumento dei controlli sul territorio, sia attraverso un potenziamento delle verifiche da parte delle Forze dell’Ordine, sia attraverso la diffusione di sistemi di videosorveglianza e la chiusura delle strade di accesso ai lungofiumi.

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