ASCOLI PICENO – Rinviati a giudizio i due nigeriani 22enni richiedenti asilo accusati di aver sottoposto a violenza sessuale una ragazzina ascolana di 13 anni. Il processo si svolgerà con rito ordinario e si aprirà il 13 febbraio. La giovane subì l’abuso di gruppo nell’ ottobre 2017 in un giardinetto alla fermata dei bus in viale De Gasperi ad Ascoli Piceno. Sarebbe stata costretta ad un doppio rapporto sessuale. E poi minacciata affinché non riferisse a nessuno quanto accaduto. Conosceva uno dei suoi aguzzini, come confermato dall’analisi dei messaggi scambiati su WhatsApp. Si è fidata. I due avrebbero poi fissato un nuovo appuntamento con la giovane, dopo lo stupro, per le 15 di domenica, nello stesso punto dove si era consumata la violenza. Questo solo per intimarle di tenere chiusa la bocca. La tredicenne invece ha rotto il silenzio ed ha denunciato, appoggiata dalla propria famiglia che ora vuole giustizia. Uno dei due giovani è accusato anche di un altro episodio che, secondo il racconto della ragazzina, sarebbe avvenuto nell’estate del 2017 in un appartamento di San Benedetto del Tronto dove avrebbe compiuto atti sessuali a turno con il nigeriano e con un altro extracomunitario rimasto sconosciuto.