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DA ERODOTO – LE STORIE, CONTINUA IL LIBRO I – Traduzione di Luigi Annibaletto, Mondadori 1956

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DA ERODOTO – LE STORIE, CONTINUA IL LIBRO I – Traduzione di Luigi Annibaletto, Mondadori

10 – Sicchè Gige, visto che non poteva avere scampo, era disposto ad ubbidire e Candaule, quando gli parve giunta l’ora di andare a dormire, lo introdusse nella stanza da letto; subito dopo ecco anche la moglie e mentre essa entrava e deponeva i suoi vestiti Gige la contemplava. Poi quando la donna, accostandosi al letto, gli volse le spalle, di soppiatto se ne uscì, ma mentre se ne andava essa lo scorse. Pur comprendendo quello che il marito aveva combinato, non si mise ,però, a strillare per la vergogna, né fece mostra di essersene accorta, ma nell’animo meditava la vendetta contro Candaule; per i Lidi, infatti, come pure, in generale per gli altri Barbari, essere visto nudo, anche per un uomo, è cosa che procura grande vergona.

11 – Per il momento, dunque, senza dare a veder nulla se ne stette così, quieta; ma non appena fu giorno, messi sull’avviso quelli dei servi che vedeva esserle particolarmente devoti, fece chiamare Gige. Questi, convinto che la regina nulla sapesse di quanto era avvenuto, si presentò all’invito, poiché anche prima era solito recarsi da lei quando la regina lo chiamava.

Quando, dunque, Gige arrivò, la donna gli disse: < Ora Gige, delle due vie che ti si presentano, lascio a te scegliere quella che vuoi seguire: o, ucciso Candaule, ti prendi insieme con me anche il regno dei Lidi; oppure tu stesso, qui subito, devi morire, affinché, in tutto ligio a Candaule, non abbia per l’avvenire a veder più ciò che non si deve. Poiché bisogna pure che scompaia o lui, che ha combinato questo tranello, o tu che mi hai visto nuda e hai fatto ciò che non è lecito>.

Gige per un poco rimase sbalordito ad ascoltare ciò che gli di diceva; ma poi si mise a scongiurarla di non metterlo nella necessità di dover fare una tale scelta.

Siccome però non riusciva piegarla, e vedeva che era assolutamente necessario o uccidere il suo signore o essere egli stesso ucciso da altri, scelse di sopravvivere.

Quindi le rivolse questa domanda: < poiché mi costringi a privare della vita il mio padrone, contro mia voglia, suvvia, che io sappia in qual modo potremo mettere le mani su di lui >.

Ed essa di rimando disse: < Dal medesimo luogo partirà l’insidia donde anche egli mi ha fatto apparire nuda; lo si colpirà mentre è immerso nel sonno>. ( continua)

Nota: Probabilmente Gige era l’amante della regina, e decisero di uccidere Candaule per averne il regno. Erodoto racconta la storia della moglie fatta vedere nuda dal marito per giustificarne l’uccisione, al fine di rendere legittimo il nuovo regno, come sorto da una giusta vendetta e non da un turpe delitto.

Luciano Magnalbò

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