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24 gennaio 1849: quando Garibaldi dormì (anche) a San Benedetto

San Benedetto del Tronto – Sono tante le case, i palazzi e le ville in Italia che hanno ospitato Giuseppe Garibaldi e hanno visto l’Eroe dei due mondi dormire al proprio interno. Il 24 gennaio di 170 anni fa, Garibaldi arriva a San Benedetto accompagnato da Nino Bixio e da alcuni ufficiali e soldati tra cui il moro Aguyar. Il passaggio viene ricordato in città da due lapidi apposte rispettivamente al Paese Alto, sulla parete della vecchia scuola, allora Palazzo Comunale, e sulla parete verso Piazza Cesare Battisti del Palazzo Municipale. Garibaldi fu ospite dell’ottocentesco palazzo Neroni-Cancelli al Paese Alto dove lasciò un biglietto di ringraziamento alla “civica San Benedetto invia salute e fratellanza il riconoscente Garibaldi”. La lapide  che ricorda l’evento dice: “Il nome immortale di Giuseppe Garibaldi: a cura del comune, scolpito nel marmo, ricordi ai posteri che questa casa nei giorni 24-25 gennaio 1849 , ebbe ventura di ospitare l’Eroe dei due mondi, mentre accorreva alla difesa della Repubblica Roma”.

Il giorno dopo il Generale partì per Ascoli, in direzione Roma per schierarsi con la Repubblica che però ebbe vita breve, anche a causa dell’intervento militare della Francia di Luigi Napoleone Bonaparte, il futuro Napoleone III. Ma Garibaldi non si arrese e alcuni anni dopo avrebbe, grazie alla sua forza di volontà e capacita militari, contribuito in maniera determinante alla formazione dell’Unità d’Italia.

 

Roberto Guidotti

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