sabato, Aprile 20, 2024
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Solidarietà ad Emma Marrone dal Comitato per gli Immigrati della Liguria

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LIGURIA – Il “Comitato per gli Immigrati e contro ogni forma di discriminazione” della Liguria condanna le parole di Massimiliamo Galli, il consigliere leghista che ha offeso la Cantante italiana Emma Marrone, scrivendole: «Faresti bene ad aprire le gambe, facendoti pagare». Lei, poco prima aveva detto durante il suo concerto: «Aprite i porti».

«Ci schieriamo fermamente al fianco di Emma – dichiara Aleksandra Matikj, Presidentessa del Comitato (in foto) – il sessismo non è un qualcosa da tollerare ma da condannare. Da donna a donna posso solo dire che so bene che cosa si possa provare davanti a parole tanto squallide perché anche a me e’ capitata in passato una situazione orrenda e sconvolgente, ma ne sono uscita piu’ forte di prima. Inoltre, capisco benissimo Emma anche perché davanti alla volgarità, a volte si rimane impietriti, altre si risponde per difendersi. A me è capitato, addirittura sul posto di lavoro, che a noi stranieri ci etichettassero con le parole discriminatorie: “… quelli che rubano il lavoro agli Italiani… balordi… schifosi…”, omettendo offese ancora piu’ gravi e rivolte nello specifico alle donne.

Il nostro appello, quindi, oggi, è quello di agire prontamente segnalando tutto alle Autorità giudiziarie perché episodi simili, in quanto offensivi e, spesso maschilisti quando pronunciate dagli “uomini”, vanno segnalati alle Autorità giudiziarie e per questo ci auguriamo che anche Emma denunci. 

Oggi, Emma ha tutta la mia solidarietà perché, in quanto donna, so che spesso si puo’ essere facili bersagli da parte di chi vive di odio.

Inoltre, colgo l’occasione per ringraziare Emma per aver avuto il coraggio pubblicamente di venire in aiuto a noi migranti dicendo: «Aprite i porti», cercando cosi’ di rendere l’Italia un posto di grande civiltà e di benevola accoglienza, soprattutto dopo gli ultimi annegati trovati in Italia di cui tanti bambini e donne. D’altronde, chi, davanti ad una strage di innocenti, vorrebbe che il proprio Paese fosse ricordato in questo modo?»

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