giovedì, Marzo 28, 2024
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Garantivano una potenziale immunità al Covid-19: nel mirino il “Coronavirus shop”

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Un vero e proprio “CORONAVIRUS SHOP”, almeno questa è la denominazione riportata in uno dei tanti siti individuati dalla Guardia di Finanza di Torino che sta proseguendo le indagini dopo la maxi operazione dei giorni scorsi che ha visto migliaia di articoli, spacciati come “antidoti” contro il virus, venduti a prezzi folli.

Ionizzatori d’ambiente, mascherine, tute, guanti protettivi, prodotti igienizzanti, occhiali, kit vari, facciali filtranti, copri-sanitari, integratori alimentari insomma di tutto un po’, il cui utilizzo da parte dei consumatori, almeno questo è quello che è stato ingannevolmente pubblicizzato dai venditori, poteva garantire l’immunità totale dal COVID-19.

Salgono così a 33 in pochi giorni i truffatori del web tutti pronti a garantire una protezione totale dal contagio dal “CORONAVIRUS”, grazie all’utilizzo delle più disparate apparecchiature ovvero dispositivi di protezione individuale di facile reperibilità sul mercato.

Anche in questo caso i prezzi alla vendita per ogni singolo articolo, come già hanno raccontato le cronache nei giorni scorsi, hanno raggiunto le migliaia di Euro.

I Baschi verdi del Gruppo Pronto Impiego Torino, coordinati dai magistrati Vincenzo Pacileo e Alessandro Aghemo della Procura della Repubblica di Torino, sono riusciti a identificare ulteriori 14 imprenditori, tutti italiani, responsabili di frode in commercio.

Rischiano ora fino a 2 anni di reclusione.

Sul punto si pone in evidenza il fatto che le autorità sanitarie sono state ripetutamente chiare nel lanciare i messaggi alla collettività sulle modalità di utilizzo, sulla tipologia e sull’effettiva protezione degli articoli sanitari che in ogni caso devono esser associati ad un corretto stile di vita dal punto di vista igienico-sanitario, senza sottolinearne inesistenti effetti “miracolistici”.

La frode scoperta dalla Guardia di Finanza torinese riguarda tutto il territorio nazionale.

Tra i materiali sanitari “e non solo” venduti sul sito internet non solo prodotti igeneizzanti, mascherine, guanti protettivi e ionizzatori spray ma pure  integratori alimentari, tute protettive, occhiali e vari kit “protettivi al 100%” che hanno purtroppo convinto all’acquisto tantissimi italiani.  Tra le attività coinvolte ci sono ferramenta, commercianti di detersivi, autoricambi, coltivatori e allevatori, ma anche venditori porta a porta, e profumerie che nel loro catalogo avevano i kit anticoronavirus.

Operavano a Torino, ma anche a Cosenza, Napoli, Foggia, Rimini, Modena, Cagliari e in diverse altre provincie italiane anche marchigiane. Segnalate, quindi, ben 16 società coinvolte per la responsabilità amministrativa. Le indagini proseguono e non si escludono altri immediati arresti.

RD Leo

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