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Tortoreto anno 1941: quando l’artista Saul Steimberg fu prigioniero a Villa Tonelli

Tortoreto – In passato abbiamo narrato sul nostro giornale dell’ esistenza, spesso ignorata di campi di internamento civili di prigionia nelle Marche e in Abruzzo durante il Fascismo e la Guerra. Sono ancora di meno quelli a conoscenza che nel campo di Villa Tonelli a Tortoreto Stazione (Alba Adriatica), in provincia di Teramo, fu rinchiuso prigioniero Saul Steimberg uno degli artisti piu’ importanti del XX secolo.

Steimberg ebreo e rumeno di nascita, è stato un disegnatore di grande rilievo e viene considerato uno dei più influenti dell’era moderna. L’artista tra il 1933 e il 1941, visse in Italia per frequentare la scuola di Architettura. Ma la sua vita venne stravolta per sempre nel 1938 dalle leggi razziali che, in quanto ebreo rumeno, lo costrinsero a scappare di continuo per mettersi in salvo. Venne alla fine arrestato nell’aprile del 1941 e imprigionato nel campo d’internamento abruzzese di Tortoreto. Arrivato a Tortoreto il 2 maggio, dopo l’arresto avvenuto a Milano e quattro giorni nel carcere di San Vittore, Steimberg trascorre il suo tempo disegnando,dipingendo, scrivendo e ricevendo lettere e gestendo i documenti per ottenere nuovi visti per la Spagna e il Portogallo e riconvalidare il suo visto di transito americano. L’8 giugno, verrà rilasciato dal campo di Tortoreto; i suoi compagni di prigionia organizzano una festa di partenza. Il 16 giugno vola a Lisbona via Barcellona e Madrid; il 20 giugno, sale sulla SS Excaliburper New York.

Oggi Steinberg è noto nel mondo per le sue mappe di luoghi immaginari e reali. ‘View of the World from 9th Avenue’, celebre copertina pubblicata dal New Yorker il 29 marzo 1976 resta, ancora oggi, il manifesto del suo talento e della sua creatività: l’icona che più di ogni altra identifica la sua arte. Non a caso è diventata un poster, copiato e riadattato a tante altre città del mondo. Dal critico statunitense Harold Rosenberg, a Saul Bellow, allo storico dell’arte Ernst Gombrich, a Italo Calvino, a Eugène Ionesco, a Roland Barthes, sono molti gli intellettuali che hanno scritto su e per i disegni di Steinberg, che hanno così ricevuto una consacrazione critica pari a quella dei maggiori artisti del XX secolo, unita ad un vastissimo successo di pubblico.

Tra le mappe una mostra proprio “Tortoreto” in un disegno fantasioso da un punto di vista geografico dove compaiono Milano, Londra, Parigi e altre città. Notevoli anche i disegni fatti a Villa Tonelli, che raffigurano il dormitorio,e l’ingresso dell’Istituto. Tra questi anche un disegno per ricordo con il disegno della Villa e i nomi degli altri prigionieri che avevano organizzato una festa. Steimberg considererà per tutta la vita un “tradimento” l’atteggiamento del Regime nei suoi confronti, anche se il periodo italiano influirà consistentemente dal punto di vista umano e artistico, sino alla sua morte avvenuta il 12 maggio 1999 a New York.

L’edifico di Villa Tonelli aveva una capienza di 105 posti; vi saranno internati ebrei di varie nazionalità, in maggioranza tedesca, austriaca e polacca; fu diretto da un commissario di pubblica sicurezza.

Foto tratte dal sito http://saulsteinbergfoundation.org/chronology/1941-yr/ e da https://www.tabletmag.com/jewish-arts-and-culture/88457/the-view-from-here

Roberto Guidotti

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