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Il film consigliato stasera in TV: “MATRIX REVOLUTIONS” mercoledì 6 agosto 2019

Il film consigliato stasera in TV: “MATRIX REVOLUTIONS” mercoledì 6 agosto 2019 alle 21:00 su FOCUS (Canale 35)

Matrix Revolutions (The Matrix Revolutions) è il terzo film della trilogia di Matrix. Il film è uscito in contemporanea mondiale il 5 novembre 2003 alcuni mesi dopo Matrix Reloaded.

«Aveva ragione, Smith. Lei ha sempre ragione. Era inevitabile.»
(Le ultime parole di Neo)

La guerra tra esseri umani e macchine si fa sempre più pressante, e gli abitanti di Zion vengono chiamati a difendere in tutti i modi la città. I militari organizzano delle trappole per contrastare l’arrivo delle sentinelle nemiche (chiamate “seppie”) e delle enormi trivelle, che facilitano l’avvicinamento e l’attacco a Zion e che, oramai, sono prossime a sfondare la struttura protettiva a forma di cupola che sovrasta la città. Neo, che nel mondo reale è ancora privo di sensi, in Matrix si risveglia in un luogo remoto ed isolato sia da Matrix che dal mondo reale, una sorta di limbo, creato e gestito totalmente dall'”Uomo del treno”, personaggio fedele solo alla potente ed antica entità di Matrix, nota come il Merovingio. Questo tratto appare come un tunnel di una metropolitana, da cui è impossibile fuggire da soli, e viene utilizzato per trasportare “illegalmente” programmi da Matrix al mondo reale delle macchine. Quando Neo tenta di salire sul treno con Satì (programma che ha sembianze di bambina in fuga da Matrix, accompagnata dai suoi genitori, che volevano evitarne la cancellazione con un accordo preso con il Merovingio), viene aggredito dall’Uomo del Treno, che lo scaraventa contro il muro di questa remota stazione di fermata.

Successivamente Trinity e Morpheus, con l’aiuto di uno speciale programma chiamato Prince (che serve per cercare l’Oracolo), vanno ad interrogare l’Oracolo, nel tentativo di riportare Neo in Matrix, e questa spiega ai due come stanno i fatti e li indirizza dal Merovingio, al cui cospetto vengono accompagnati da Seraph. La conversazione con il Merovingio non sembra essere fruttuosa; Trinity, contrariata, lo minaccia imponendogli un aut aut: o libera l’uomo o moriranno tutti seduta stante. Il Merovingio, sotto la minaccia delle armi, li indirizza alla remota fermata della stazione, luogo in cui infine riescono a ritrovare Neo. Questi, prima di “disconnettersi” da Matrix e tornare al mondo reale, parla con l’Oracolo; essa gli confida che il programma “Agente Smith” in realtà esiste solo per “controbilanciare” la presenza dell’Eletto, egli è il suo doppio malvagio. Gli svela anche che ora i suoi poteri di Eletto trascendono Matrix estendendosi fino al mondo esterno, grazie al collegamento che egli ha instaurato con La Sorgente (il mainframe di Matrix) in seguito al suo incontro con L’Architetto. Prima di separarsi, l’Oracolo avverte Neo che Smith sta diventando sempre più potente e che ormai solo lui è in grado di fermare la sua avanzata, e che quella notte il destino del mondo delle macchine e degli uomini si troverà nelle mani di chi tra loro due risulterà vincitore. Quando Neo lascia l’edificio, un gruppo di cloni dell’Agente Smith entra nel locale e trasforma l’Oracolo in un altro clone, creando un Agente Smith dotato di tutti i poteri dell’Oracolo, tra i quali quelli della chiaroveggenzae della preveggenza. Lo stesso destino viene riservato a Satì e Seraph.

Neo, risvegliatosi, chiede che gli venga assegnata una nave per viaggiare alla ricerca della Città delle Macchine e poter così tentare un approccio diplomatico alla fine della guerra. Il capitano Niobe, sebbene non creda ancora nell’Eletto, concede a Neo l’uso della propria nave, la “Logos”. Trinity accompagna Neo nel suo pericoloso viaggio. Niobe e gli altri, invece, si dirigono verso Zion, in un estremo e disperato tentativo di difendere la città. Solo dopo essere partiti scoprono che Bane (che si comprenderà essere controllato mentalmente dall’Agente Smith) ha ucciso un membro dell’equipaggio ed è scomparso. Al momento di partire, Neo e Trinity vengono attaccati da Bane, che si rivela loro come l’Agente Smith. Durante il combattimento, Bane acceca permanentemente Neo con un cavo energetico arroventato. Tuttavia, Neo sviluppa il nuovo potere di “vedere mentalmente” l’energia intrinseca emessa dalle macchine nella realtà esterna a Matrix; in tal modo, Neo ha la possibilità di uccidere il suo aggressore e di continuare il viaggio.

A Zion penetrano migliaia di “seppie” ed alcune gigantesche trivelle. La fanteria umana, a bordo di esoscheletri antropomorfi e pesantemente armati, ingaggia il combattimento coadiuvata da molti civili. Niobe riesce, infine, ad arrivare in città e a disattivare tutte le macchine nemiche, lanciando un impulso elettromagnetico. Tuttavia, questo impulso di energia lascia in avaria anche tutte le apparecchiature elettroniche di Zion, in particolare tutti i dispositivi elettronici associati alla difesa della darsena della città, che vengono distrutti: la situazione è davvero disperata. Neo, grazie alla sua nuova capacità, è in grado di seguire la strada per la Città delle Macchine. Lungo il percorso, a causa del gran numero di sentinelle, Trinity è costretta a far cabrare la nave ed a portarla ad una quota molto elevata, sopra alla coltre di nuvole nere perenni che copre la Terra, avendo così l’occasione di scorgere il cielo azzurro per la prima volta nella sua vita (rimanendo, peraltro, estasiata da tale visione). Nella fase di ridiscesa verso la terra, Trinity perde il controllo della nave e va a schiantarsi contro un’alta costruzione. Nell’impatto, la donna resta gravemente ferita, trafitta da dei pali metallici della costruzione, e muore tra le braccia dell’amato.

Ormai rimasto solo, Neo incontra Deus Ex Machina, l’interfaccia centrale delle macchine, che si manifesta a lui come un enorme viso animato, costituito da migliaia di macchine in movimento sincronizzato con precisione. Neo propone alle macchine la fine delle ostilità e la pace con gli uomini in cambio dell’annientamento dell’Agente Smith, il quale è uscito da qualsiasi controllo, si è già moltiplicato a dismisura in Matrix e la cui crescente influenza costituisce ormai una minaccia anche per le macchine stesse. A Zion le macchine cessano di attaccare e si fermano in una situazione di attesa.

Neo rientra in Matrix, connettendosi alla Sorgente, e inizia uno scontro con lo Smith nato dalla sovrascrittura dell’Oracolo, che grazie ai suoi nuovi poteri è in grado di affrontare Neo senza l’aiuto degli altri Smith, che si limitano ad assistere alla lotta. Dopo alcuni minuti di combattimento, nei quali nessuno riesce ad avere il sopravvento sull’altro, l’Oracolo parla a Neo attraverso Smith, ripetendogli l’enigmatica frase che gli aveva detto durante il loro ultimo incontro: “Tutto ciò che ha un inizio ha una fine, Neo”. Neo a questo punto comprende che l’unico modo per sconfiggere Smith è lasciare che quest’ultimo lo elimini. Smith, dunque, si sovrascrive a Neo, che non oppone resistenza. Così facendo, Smith si ritrova a sua volta collegato al mainframe di Matrix attraverso il corpo fisico di Neo, e le macchine possono così cancellare l’Agente ribelle e tutte le sue copie dal sistema.

A Zion le macchine si ritirano e tutti comprendono che la ragione di tutto ciò è dovuto alla riuscita della missione di Neo. Quest’ultimo, probabilmente morto, viene trasportato via dalle macchine, in una sorta di processione funebre. Nelle scene finali, il sistema viene riparato, e gli umani e i programmi sovrascritti da Smith vengono ripristinati. Inoltre, L’Oracolo e l’Architetto si incontrano, e quest’ultimo promette che le macchine, rispettando la loro parte del patto, concederanno d’ora in avanti la libertà agli uomini imprigionati che preferiscono abbandonare il mondo virtuale di Matrix e unirsi agli abitanti di Zion.

Regia di Andy e Larry Wachowski

Con Keanu Reeves, Carrie-Anne Moss Laurence Fishburne

Fonte: WIKIPEDIA