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5 ottobre 2019: una rosa per Norma Cossetto

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Sabato 5 Ottobre 2019, in oltre 150 città Italiane, si è celebrato il ricordo di Norma Cossetto con una manifestazione organizzata dal Comitato 10 Febbraio dal titolo “ Una Rosa per Norma Cossetto”. Un avvenimento importante, a cui hanno voluto aderire numerose associazioni, molte delle quali giuliane, istriane, fiumane e dalmate, oltre che di numerose associazioni nazionali Combattenti e non, in ricordo di una delle più terribili storie dell’Italia post bellica mai venuta completamente alla luce e relativamente alla quale, ancora oggi, sembrerebbe esistere un negazionismo fortissimo, nonostante, e solo dal 1994, si sia cominciato a parlare dei terribili fatti che si sono verificati a partire dall’ottobre del 1943 e che culminarono, nel 1945, con l’esodo Istria-Dalmata-Fiumano.

Un lungo periodo di silenzio che la storia italiana annovera tra le sue pagine. Fu infatti nel 1995 che si cominciarono a presentare leggi per il riconoscimento della Giornata del Ricordo, che fu bocciata, così come per quanto riguarda le successive del 1996 e del 2000. Solo nel 2003 venne ripresentata ed ampliata nel 2004, così da poter percorrere tutto l’Iter Parlamentare che terminò nel marzo 2004 con la promulgazione nell’aprile dello stesso anno.

Un anno dopo, nel 2005, venne conferita la Medaglia d’Oro al Valor Civile, dal Presidente Carlo Azzeglio Ciampi, a Norma Cossetto, uccisa nella notte tra il 4 ed il 5 ottobre 1943, gettata ancora viva, dopo le atroci e terribili violenze subite, in una foiba nelle vicinanze di Villa Surani. Brillante giovane patriota, Norma Crosetto nacque il 17 maggio 1920 a Santa Domenica di Visinada (oggi Labinci) da Giuseppe, anch’egli ucciso infoibato nel tentativo di trovare la figlia Norma, e Margherita Cossetto. Aveva una sorella minore, Licia.

Il padre Giuseppe era stimato e benvoluto dai suoi dipendenti e coloni, italiani e slavi, proprietario terriero, con idee politiche ben precise e chiare.
Norma, dopo le elementari conseguite a Santa Domenica ed il conseguimento della maturità classica a Gorizia, si iscrisse nel 1939 alla facoltà di Lettere e Filosofia di Padova, frequentandola con successo come
studentessa fuori sede. Riconosciuta come ragazza sportiva , giocava a Basket e tirava con l’arco, ed in più parlava il francese ed il tedesco. Suonava anche il pianoforte. Partecipò a varie manifestazioni patriottiche e fece parte delle associazioni studentesche. Il suo attaccamento all’Istria la spinse ad elaborare una tesi dal titolo “L’Istria Rossa”, per via del colore rosso che ha il terreno istriano a causa della Bauxite.

E’ dal titolo della tesi che nacque l’idea per il noto film, uscito nel 2018, intitolato “Red Land”. Solo l’8 maggio del 1949, il Magnifico Rettore dell’Università di Padova, Aldo Ferrabino, conferì la laurea ad Honorem a Norma Cossetto, “Caduta per la difesa della Libertà”. A distanza di 76 anni ricordare Norma Cossetto nella ricorrenza del suo tragico martirio, evento voluto dal Comitato 10 Febbraio, è un dovere. Si dovrebbe infatti guardare al futuro dell’Italia come al futuro dell’Italia guardava con pattriotico amore Norma.

La redazione de La-Notizia.net è stata invitata alla manifestazione, che si è svolta a Civitella San Paolo (RM) ed abbiamo partecipato con piacere. Presenti il sindaco Basilio Rocco Stefani, eletto a pieni voti per il suo impegno essendo già stato sindaco per 5 anni, il Presidente “Associazione Nazionale Combattenti Forze Armate Regolari Guerra di Liberazione” sezione di Civitella San Paolo, Paola Vegliantei, che ha presenziato alla celebrazione commemorativa ed alla posa di “Una Rosa
per Norma Cossetto”. L’evento si è svolto prima nella sala consiliare sita dentro il castello medioevale della ridente cittadina, dove le illustri personalità hanno voluto ricordare la Martire della Patria, poi davanti al monumento ai Caduti delle Guerre 1915/1918 e 1940/1945, dove è stata deposta una rosa.

Ettore Lembo

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