domenica, Maggio 12, 2024
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I Testimoni di Geova italiani cambiano “casa”. La sede nazionale da Roma a Bologna

Bologna – Da Roma a Bologna. I Testimoni di Geova italiani stanno cambiano sede e prossimamente lasceranno quella storica situata in Via della Bufalotta. Sebbene alcuni quotidiani avessero già anticipato la notizia dell’acquisto dell’edificio della ex Direzione dell’Agenzia delle Entrate in via Paolo Nanni Costa da parte della Congregazione Cristiana dei Testimoni di Geova, il 23 ottobre il sito ufficiale ha confermato la notizia.

Secondo quanto riportato in una news, sono già iniziati i lavori di ristrutturazione dell’edificio di nove piani che ospiterà gli uffici della filiale. Circa 60 volontari da due anni si sono trasferiti da Roma a Imola dove lavorano alla traduzione delle pubblicazioni, che i testimoni distribuiscono poi al pubblico in formato cartaceo o digitale. Il trasferimento della sede centrale rientra in un piano di ottimizzazione sia nel numero di edifici utilizzati che in quello dei volontari che diminuiranno con l’entrata in funzione della nuova sede o “Betel”. Dunque, una razionalizzazione vera e propria delle spese e delle risorse umane che saranno destinate alle attività di evangelizzazione e ai soccorsi di popolazioni colpite da disastri nel nostro Paese o altrove.

Il primo edificio della filiale fu acquistato a Roma nel 1948 dopo che per un breve periodo un ufficio aveva avuto sede a Milano. Nell’immediato dopoguerra i Testimoni sopravvissuti alla dura repressione del regime Fascista erano solo 120/130. Sembravano scarse le possibilità di crescita in un paese fortemente cattolico, semidistrutto dopo la Guerra che mal tollerava il pensiero religioso diverso. Nei decenni successivi invece, il numero dei testimoni sarebbe lievitato fino a raggiungere i 255.000 membri con la conseguente realizzazione di sedi locali e di un crescente numero di edifici dove sistemare gli uffici e i volontari della Filiale; locali che ospitavano tra l’altro, una notevole e complessa attività tipografica.

Scrive Massimo Introvigne direttore del Cesnur: “Se si considerano i soli cittadini italiani, con esclusione degli immigrati regolari e clandestini  i Testimoni di Geova  rappresentano la seconda religione italiana con una comunità di riferimento di circa 460.000 persone, anche se il modo di contare non è univoco…. In Italia, Paese che pure è il primo in Europa e tra i primi del mondo per percentuale di Testimoni di Geova sull’insieme della popolazione”. (I Testimoni di Geova. Chi sono, come cambiano).

Una crescita numerica e di attività di stampa che implicava l’utilizzo di ben novantanove edifici, che ora nella riorganizzazione in atto, saranno ridotti a soli cinque.

Foto tratta dal sito www.jw.org

Roberto Guidotti

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