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66.682 identificati, di cui 19 arrestati: le attività della Polizia di Stato sui treni di Marche, Umbria e Abruzzo

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Anche l’anno appena trascorso ha visto il Compartimento Polizia Ferroviaria per le Marche, l’Umbria e l’Abruzzo di Ancona e gli Uffici periferici dislocati sul territorio di competenza, svolgere incessantemente la propria attività istituzionale all’interno delle stazioni e sui treni per garantire la sicurezza dei cittadini e dei viaggiatori, attraverso la prevenzione ed il contrasto dei fenomeni delittuosi in ambito ferroviario. Nel corso dell’anno sono state impiegate 10.786 pattuglie in stazione e quasi 2.038 a bordo treno.

Sono stati scortati complessivamente più di 4.276 convogli ferroviari (con una media di circa 12 treni ai giorno). Sono stati predisposti circa 600 servizi antiborseggio in abiti civili sia negli scali che sui convogli e, grazie a tale dispositivo, la Specialità ha tratto in arresto ed indagato in stato di libertà rispettivamente 19 e 220 persone riducendo notevolmente, rispetto al 2018, il fenomeno dei cosiddetti reati predatori (furti e rapine). Sono stati inoltre eseguiti 22 provvedimenti di daspo urbano. L’attività di contrasto ai furti di rame, che in ambito ferroviario spesso significano ritardi alla circolazione dei treni e consistenti disagi per i viaggiatori, si è tradotta in oltre 200 controlli ai centri di raccolta e recupero metalli e in circa 1200 servizi di pattugliamento delle linee ferroviarie. Tale articolato dispositivo ha consentito di indagare 1 soggetto e di recuperare oltre 1.500 chili di rame. Il fenomeno ne è risultato drasticamente ridimensionato (9 furti appena nell’arco dell’anno).

E’ altresì proseguita l’azione di contrasto al fenomeno dell’abusivismo nelle principali stazioni ferroviarie, con numerosi servizi di controllo straordinario del territorio» Nel corso del 2019 il personale del Compartimento Polfer “Marche, Umbria ed Abruzzo” ha identificato e controllato 66.682 persone, rintracciato 49 minori in stato di abbandono e realizzato numerose iniziative di educazione alla legalità, allo scopo di sviluppare, soprattutto nei minori, la cultura della sicurezza, propria ed altrui, in ambito ferroviario e di contribuire alla riduzione degli eventi incidentali che hanno visto coinvolti, in particolar modo, proprio i più giovani. Di qui la campagna d’informazione “Train…to be cool” con la quale gli operatori della Polizia Ferroviaria hanno incontrato centinaia di studenti delle scuole medie e superiori. Il 16 novembre circa 1200 bambini e bambine, oltre 40 tra istituti scolastici e club provenienti da 6 regioni italiane hanno dato vita alla Festa del Rugby, organizzata da Federazione Italiana Rugby (FIR), Agenzia Nazionale per la Sicurezza delle Ferrovie (Ansf) e Polfer, presso gli impianti sportivi “Centi Colella” all’Aquila. Il capoluogo abruzzese è stato gioiosamente invaso da centinaia di giovanissimi atleti e bambini delle scuole dove l’obiettivo primario dell’evento è stato quello di veicolare i valori del rugby all’interno del mondo scolastico, e al tempo stesso sensibilizzare i più giovani al rispetto delle regole di sicurezza in ambito ferroviario.

Nei giorni 11 e 12 dicembre invece presso il Pala Rossini di Ancona, all’interno di un evento organizzato in collaborazione con FIPAV (Federazione Italiana Pallavolo), Agenzia Nazionale per la Sicurezza delle Ferrovie (ANSF) e Polizia Ferroviaria, circa 3.000 giovani atleti hanno disputato tornei di volley e mini volley. Anche in questa occasione i formatori Train…to be cool della Polizia Ferroviaria hanno incontrato i ragazzi coinvolgendoli su tematiche afferenti la sicurezza ferroviaria. Da segnalare, inoltre, in particolare, il salvataggio da parte di un Agente della Polfer fuori servizio, di due bambini e il loro papà che durante le ferie stive nel litorale di San Benedetto del Tronto hanno seriamente rischiato di annegare. Sul fronte investigativo spicca la denuncia di 6 giovani, tra cui un minorenne, per aver aggredito un capotreno a bordo di un convoglio diretto, nelle località della movida della riviera adriatica. I ragazzi sono stati identificati, grazie alle articolate e scrupolose indagini della Polfer di Ancona.

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