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Roma, Christian Day: no agli attacchi contro i cristiani nel mondo

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Si è svolto a Roma sabato 25 Gennaio, presso la Piazza santissimi Apostoli, in prossimità di Piazza Venezia, il Christian Day, una manifestazione che unisce tutti i cristiani, senza distinzione alcuna.

Dai Cattolici ai Protestanti, agli Ortodossi, alle varie Confessioni Cristiane, si sono riuniti tutti insieme a Roma, scelta non casuale, per sensibilizzare lo
stato Italiano e non solo al rispetto della Cristianità.
Nel mondo, infatti, sempre più sono in aumento le vittime di un martirio cristiano che vede, oltre lo scempio e la distruzione delle varie chiese e dei suoi simboli, anche il massacro di prelati e civili, uomini, donne e bambini, “rei” di credere nella loro fede.

L’indifferenza generale degli stati internazionali è a questo proposito sotto gli occhi di tutti. Ciò che accade quotidianamente in Siria, India, Africa, viene taciuto in Italia ed in Europa, lasciando nella approssimazione l’opinione pubblica.


Per non parlare di ciò che accade in Italia, non assolutamente immune dalla denigrazione e dalla blasfemia, anzi. Leggiamo, spesso attraverso il tam tam dei social, di incursioni nelle chiese, con distruzione di immagini,
manufatti e statue che rappresentano la cristianità.

Il dilagare di questo fenomeno, che evidenzia la mancanza di rispetto verso la fede cristiana si è espresso, soprattutto di recente, attraverso episodi tra i quali alcuni davvero eclatanti.

Il brano musicale di Nina Zilli, “Tu e D’Io”, motivo certamente orecchiabile, quindi di facile presa per i giovani, forse proprio per questo i più colpiti e coinvolti, lascia perplessi nelle parole ed infastidisce la sensibilità di chi in ogni caso ha un credo che chiede rispetto.

Ancora, troviamo un’opera d’arte, definita tale, che consiste in un crocifisso dentro un barattolo di vetro riempito di urina.

Christian Day, per difendere l’identità cristiana


Ma l’episodio che ha dato spunto all’organizzazione del Christian Day, dando anche un indirizzo di vera e propria protesta civile e rispettosa, è stata l’affissione presso il Macro, Museo d’arte contemporanea a Roma, del manifesto con la scritta “ Ecce Homo” che raffigura u Gesù Cristo pedofilo.
Non risulta sia stato individuato alcun responsabile.
Alla manifestazione hanno partecipato, secondo varie fonti, circa 4.500 persone provenienti da varie città d’Italia.

Numerosi i personaggi intervenuti a rappresentanza del mondo sia laico che ecclesiastico che hanno affrontato i vari argomenti rivendicando, senza accusare alcuno, la necessità di stimolare il governo Italiano ad un impegno maggiore per il contrasto di questi fenomeni, che nel mondo hanno consentito lo sterminio di circa 300 milioni di cristiani.

A chi fanno paura i cristiani? Inspiegabile, se non per volontà di precise lobby, la produzione di un film che vorrebbe rappresentare un Cristo omosessuale. A tal proposito bisogna rilevare il coraggioso intervento di Nausica Della Valle, giornalista ed ex omosessuale, che ha ricordato dal palco come paradossalmente gli ex omosessuali vengano spesso discriminati dagli stessi omosessuali, analizzando un problema sotto un’altra ottica.
Ricordiamo tutti le diatribe che vi furono per il brano “Luca era gay” scritto e cantato da Giuseppe Povia, al festival di Sanremo nel 2009, e chissà perché caduto nel dimenticatoio. Un Christian Day dove i cristiani esternano le loro preoccupazioni “protestando” simbolicamente per il diritto al rispetto, diritto che a nessuno deve essere negato. E a tal proposito hanno stilato un documento che potete leggere in allegato.


Ettore Lembo

Manifesto Programmatico Christian Day

La Rete dei Movimenti Cristiani in Italia, il Movimento Rialzati Italia, Cristiani per L’Italia e Azione Cristiana Evangelica, riunitasi in piazza al fine di tutelare l’identità cristiana in risposta agli ultimi fatti blasfemi accaduti in Italia chiede al Governo dello Stato Italiano l’ATTUAZIONE dei Seguenti
Punti Programmatici:

Il RAFFORZAMENTO DELLA FATTISPECIE DEL REATO DI VILIPENDIO
Sono pochissimi e quantomai ridotti nel contenuto i rimedi giuridici che il nostro ordinamento detiene nei confronti di queste aberrazioni. Il Codice Penale art. 403 disciplina “Offese a una confessione religiosa mediante vilipendio di persone”. “Chiunque pubblicamente offende una
confessione religiosa, mediante vilipendio di chi la professa, è punito con la multa da euro 1.000 a euro 5.000.Si applica la multa da euro 2.000 a euro 6.000 a chi offende una confessione religiosa, mediante vilipendio di un ministro del culto.” LA FATTISPECIE DI REATO IN ESAME NON
CONTEMPLA OFFESE NEI CONFRONTI DI UN CREDO O DI UNA CONFESSIONE RELIGIOSA DUNQUE PER EVITARE CHE ATTI OSCENI COME QUELLI CHE ABBIAMO VISTO SI RIPETANO, CREDIAMO sia assolutamente NECESSARIO che vengano inasprite e aumentate le sanzioni a carico di chiunque compia questo genere di atti vili che eccedano i limiti del decoro, della correttezza e del buonsenso e vengano maggiormente ampliate e determinate le fattispecie del reato di vilipendio al fine di salvaguardare E TUTELARE le confessioni religiose

ACCOGLIENZA RISPETTOSA E PRINCIPIO DI RECIPROCITA’
Predisporre leggi che realizzino il principio di Accoglienza Rispettosa vale a dire, essendo il nostro Paese uno dei più accoglienti al mondo, disciplinare norme nei confronti dei cittadini stranieri che
entrano in Italia che contemplino il rispetto del nostro Credo, la nostra cultura e la nostra identità Cristiana.
Attuazione della Condizione di Reciprocità tramite accordi bilaterali del nostro Stato che garantiscano condizioni di reciprocità e tutela dei diritti per i cittadini italiani e in particolare cristiani, spesso vittime di persecuzioni estreme, che vivono nei Paesi di origine degli stranieri a cui il nostro Stato garantisce piene tutele e salvaguardia dei loro sacrosanti diritti di libertà di pensiero, parola, azioni, di professare una confessione religiosa e di costruire edifici di culto.

ATTUAZIONE DI POLITICHE PER FAVORIRE LA NATALITA’
Secondo gli ultimi dati Istat l’Italia sta vivendo un declino demografico frutto del calo delle nascite che si sta traducendo in un vero e proprio calo numerico di cui si ha memoria nella storia d’Italia
solo nel lontano 1917. L’Italia non fa più figli e nel frattempo invecchia e se non si pone fine a questa tendenza, assisteremo alla più grave crisi economica e non solo del nostro Paese. Pertanto,
in considerazione degli ultimi dati allarmanti chiediamo che vengano predisposte Misure al fine di favorire la natalità e quindi la crescita demografica.

LA TUTELA DELLE FASCE PIU’ DEBOLI
Come Cristiani infine è doveroso chiedere la promulgazione di leggi che tutelino le fasce più deboli della società. In Primis, alla luce degli ultimi fatti di cronaca, e degli allarmanti dati sul femminicidio sempre in maggiore crescita nel nostro Paese, chiediamo una maggiore attenzione per la tutela dei minori e delle donne, spesso vittime di violenze e di soprusi. E poi l’attuazione e la predisposizione di leggi che garantiscano piena dignità e la pari opportunità di accesso ai diritti fondamentali dell’uomo.

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