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Firmata “Roma Call for Al Ethics”: Intelligenza Artificiale si, ma con trasparenza e responsabilità

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E’ stato firmato a Roma in data 28 febbraio 2020 il primo importantissimo documento dove si fissano i principi che dovrebbero governare l’intelligenza artificiale, di cui tanto si parla in questi ultimi
tempi e che certamente condizionerà il futuro nella vita del genere umano.
Principi che traggono origine dalla “Carta dei Diritti Umani” e che dovranno avere requisiti come trasparenza, inclusione , imparzialità, responsabilità sicurezza e privacy. L’importante accordo è stato firmato in occasione del “The ‘Good’ Algorithm? Artificial Intelligence: Ethics, Law, Health” tenutosi al Vaticano e fortemente voluto dalla Pontificia Accademia per la Vita, con la partecipazione attiva di Microsoft, Ibm e Fao.

Le nuove tecnologie che si stanno sviluppando devono mettere al centro l’essere umano, lanciando così l’appello affinché si possano trovare situazioni condivise.

Tra i primi firmatari, Monsignor Vincenzo Paglia, Presidente della Pontificia Accademia per la Vita, che è stata anche promotrice della manifestazione; il Dr. Brad Smith, Presidente della Microsoft; Dr. John Kelly III, Vice Presidente Esecutivo IBM; Dr. Dongyu Qu, Direttore Generale della FAO, cui si è aggiunto il Ministro Paola Pisano per il Governo Italiano.
Presente alla Firma del documento il Presidente del Parlamento Europeo David Sassoli che ha voluto portare il suo saluto.

Dopo la sottoscrizione Monsignor Paglia ha letto la lettera inviata dal Santo Padre rivolta ai partecipanti. In particolare Monsignor Vincenzo Paglia ha notato che «l’intento della Call è dar vita a un movimento che
si allarghi e coinvolga altri soggetti: istituzioni pubbliche, ONG, industrie e gruppi per produrre un indirizzo nello sviluppo e nell’utilizzo delle tecnologie derivate dall’IA. Da questo punto di vista possiamo dire che la
prima firma di questa call non è un punto di arrivo, ma un inizio per un impegno che appare ancora più urgente e importante di quanto fin qui fatto. Aderire a questa iniziativa comporta per le industrie l’assuznione di una responsabilità che ha anche una rilevanza in termini di costi e di impegno industriale nello sviluppo e nella distribuzione dei loro prodotti. Se l’Accademia si sente chiamata a intensificare l’attività per
facilitare la conoscenza e la firma di altri soggetti, non di meno, la Call è un primo passo che ne prelude altri.

Il testo della Call si caratterizza anche per essere un primo tentativo nel formulare un insieme di criteri etici con comuni riferimenti di valore, offrendo un contributo all’elaborazione di un linguaggio comune per
interpretare quanto è umano». Brad Smith, Presidente Microsoft ha così commentato: “Microsoft è orgogliosa di firmare la Rome Call for
AI Ethics, che rappresenta un importante passo in avanti nella promozione di un dibattito pensato, rispettoso e inclusivo sul rapporto tra Intelligenza Artificiale ed Etica.

L’impegno e il valore apportato da Sua Santità in questo dialogo è per me fonte di ispirazione. Ringrazio il Pontefice, la Pontificia Accademia per la Vita e gli altri rappresentanti della Santa Sede per l’importante annuncio di oggi” “L’intelligenza artificiale è una tecnologia incredibilmente promettente, che può aiutarci a rendere il mondo più smart, più sano e più prospero. A patto che, fin dall’inizio, sia sviluppata secondo interessi e valori umani. La Call for AI Ethics di Roma ci ricorda che dobbiamo pensare con attenzione alle esigenze di chi beneficerà dell’IA e investire significativamente sulle competenze necessarie.

La società avrà più fiducia nell’IA quando ciascuno potrà vedere che il suo sviluppo è basato su principi etici e che le aziende che se ne
occupano stanno affrontando direttamente tutte le questioni legate alla fiducia e alla responsabilità”, è il commento del Vice Presidente di IBM, John Kelly III. Il testo è frutto di un lungo lavoro di sintesi cui hanno preso parte numerosi tra i massimi esperti mondiali del settore e sottoposto ad approvazione della Segreteria di Stato e presentata ad i vari Dicasteri Vaticani coinvolti a vario titolo dopo la prima bozza inviata Direttivo dell’Accademia Vaticana. Proprio perché sintetico, il testo si offre come un indice, e l’Accademia si impegna a lavorare con il mondo
accademico universitario e i centri di ricerca, sia autonomamente che con progetti condivisi affinché si proponga una riflessione scientifica su tutti gli aspetti connessi a questo tema.


Ettore Lembo

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