mercoledì, Aprile 24, 2024
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Il Consiglio dei ministri approva il maxi decreto “Cura Italia”

conte

di Anna Maria Cecchini

Il Consiglio dei ministri approva il maxi decreto “Cura Italia”. “Non abbiamo mai pensato di poter combattere un’alluvione con gli stracci, con i secchi. Noi stiamo cercando di costruire una diga, con gli sforzi che tutti gli italiani stanno facendo. Una vera e propria diga per proteggere imprese, famiglie, lavoratori. Su questa strada vogliamo che l’Europa ci segua. I primi segnali sono importanti, ma è chiaro come l’Italia sia promotrice di un messaggio, che si estende a tutte le istituzioni europee”.

Questo il discorso del Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte durante la conferenza stampa, volto ad introdurre nello specifico, le manovre presenti nel decreto “Cura Italia”, appena approvato dal Consiglio dei Ministri e atteso oggi in Gazzetta ufficiale.

Una manovra economica ponderosa da 25 miliardi destinati alla Sanità, le imprese, le famiglie. 5 gli assi individuati e coinvolti.

Decreto Marzo: attivati flussi per 350 miliardi di euro, il Ministro all’economia e finanza, Gualtieri spiega come, per questo primo intervento, che si articola su 5 assi, sia stato deciso di utilizzare tutto il limite di indebitamento netto, autorizzato dal Parlamento.

Il primo asse riguarda il finanziamento aggiuntivo, molto cospicuo, per il Sistema Sanitario Nazionale, la Protezione civile ed gli altri soggetti pubblici, impegnati sul fronte dell’emergenza, a cui vengono dedicate risorse per 3,5 miliardi, al fine di sostenere l’eroico sforzo che questi soggetti compiono quotidianamente, impegnati come sono in prima linea, contro questo nostro comune nemico.

Il secondo capitolo del decreto “Cura Italia”, molto corposo del decreto, vale più di 10 miliardi e concretizza il sostegno all’occupazione e ai lavoratori, per la difesa del lavoro e del reddito, affinché nessuno perda il proprio posto di lavoro a causa del Coronavirus.

Si è deciso quindi di estendere gli ammortizzatori sociali a tutte le categorie di lavoratori dipendenti, gli autonomi, i stagionali e ad altre forme di lavoro, prevedendo un assegno di 600 euro per il mese di marzo. Esteso anche il congedo parentale e offerto un voucher babysitter. Prevista la riduzione del cuneo fiscale, per tutti quel lavoratori che in questo c.m continueranno a svolgere la propria attività.

Il terzo asse prevede una soluzione di liquidità per il sistema dei crediti, capace di mobilitare 340 miliardi di finanziamenti, per l’economia reale, con la sospensione delle rate di prestiti e mutui, tramite fondi e garanzie pubbliche a credito. A tale proposito verrà potenziato il fondo di garanzia e si utilizzerà il meccanismo del fondo, previsto da Gasparini, con la sospensione delle rate dei mutui dei lavoratori autonomi o di chi ha perso il lavoro, prevedendo una garanzia pubblica che possa sostenere il sistema bancario, impegnato a sospendere le rate dei prestiti o estendere i finanziamenti.

Il quarto asse prevede la sospensione dell’obbligo di versamento di tributi e contributi. Differito al prossimo 31 maggio il pagamento dell’iva, i contributi previdenziali, le ritenute fiscali per coloro che hanno un fatturato di 2 milioni di euro e per tutte quelle filiere che sono state colpite immediatamente e direttamente da questa emergenza. Incluso in tale provvedimento anche il trasporto merci.

Il ministro Gualtieri, sottolinea come queste siano solo delle prime misure, atte a rispondere alle necessità, in maniera efficace e tempestiva e come sicuramente ad Aprile verranno rimodulate, ridefinendo in un decreto nuovo, il meccanismo di tali ristori.

Il quinto asse del Decreto Marzo, “Cura Italia” , prevede una serie di norme, atte a fornire un sostegno aggiuntivo a quei settori economici, che nel corso della giornata odierna, verranno individuati nel dettaglio. Come espresso dal Premier Conte, il ministro Gualtieri conferma la volontà di fornire all’Eurogruppo, la riunione del G7, in video conferenza questo pomeriggio, la matrice dell’intervento fornito dal nostro Decreto, incentrata sul sostegno al reddito, alla liquidità, agli investimenti che deve riscuotere consenso presso gli altri Paesi europei, avendo fiducia di poter contare anche sui fondi europei, per attuare le manovre economiche di potenziamento degli interventi, del prossimo Decreto di Aprile. Questo è un decreto monstrum, redatto in pochi giorni, che tenta di fornire risposte ragionevoli alle emergenze anche economiche, che il nuovo Coronavirus ha reso palesi nel nostro Paese. Ieri i ministri per trovare la quadratura del cerchio, hanno impiegato 8 ore ed oggi hanno iniziato i lavori con 2 ore di ritardo, in un clima di comprensibile nervosismo.

Nonostante le misure draconiane del Decreto in atto, la situazione emergenziale sembra aggravarsi anche grazie a quei”pochi”, 20.000 i denunciati in questi giorni, che non hanno compreso del tutto, la necessità di restare a casa ed uscire solo per lavoro, motivi di salute, necessità. Stamattina si sono verificate delle tensioni tra il Premier Conte ed i Ministri. La ministra Teresa Bellanova di Italia Viva, ha alzato la voce per difendere e far valere le ragioni dei lavoratori autonomi e i 5 Stelle hanno portato avanti gli interessi delle Partite iva. Grande tensione poi tra i ministri, a causa del provvedimento per salvare l’Alitalia, aggiunto al fotofinish e malumori generali si sono registrati anche circa l’argomento scuola, con una norma sugli assistenti tecnici cancellata in corsa ma che probabilmente è stata reinserita nella stesura finale.

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