venerdì, Giugno 7, 2024
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Adinolfi, Lega: “Governo ascolti operatori Autoscuole e scuole Nautiche”

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Ieri mattina, l’Europarlamentare della Lega, Matteo Adinolfi, ha voluto portare il suo sostegno alla manifestazione di titolari e dipendenti delle autoscuole e scuole nautiche di Latina e provincia che hanno attuato un flashmob davanti la sede della motorizzazione civile del capoluogo pontino. Un settore anche questo duramente colpito dal lockdown con lezioni ed esami teorici e pratici sospesi in tutta Italia.

 Per questo la manifestazione, tenutasi in forma provinciale, avrà luogo anche mercoledì a Roma su scala nazionale davanti a Montecitorio.La categoria degli operatori delle autoscuole è considerata ad alto rischio contagio e da subito ha provveduto responsabilmente alla chiusura immediata delle strutture sul territorio, mettendo in cassa integrazione tutto il personale con ingenti perdite. Perdite che sommate alle spese sostenute per la riapertura, e in considerazione del fatto che molti operatori ancora non hanno riaperto, pone in settore al centro della crisi economica e dei rischi legati alla fase2.

Rischi che infatti gli operatori denunciano in merito all’eventualità di poter contrarre il virus poiché il legislatore prevede l’unica possibilità di svolgere gli esami presso le motorizzazioni civili di zona, con l’aumento esponenziale del pericolo attraverso assembramenti di persone provenienti da comuni e magari province diverse, per di più dovendo viaggiare in autovetture con più persone a bordo.

«Ritengo dunque di buonsenso – spiega l’Europarlamentare della Lega, Matteo Adinolfi – la soluzione proposta dagli operatori per non chiudere o tantomeno rischiare la vita, ossia quella di svolgere gli esami teorici (quiz) presso le loro strutture già sanificate con il metodo dei tre turni ed un massimo 6 allievi per turno, controllando inoltre che i candidati siano muniti di relative mascherine, guanti, e con un addetto delle autoscuole che misuri la temperatura corporea a ciascun allievo prima di entrare in aula.

Autoscuole e scuole nautiche hanno ragione nel rivendicare il diritto della categoria a riprendere le attività lavorative in condizioni di fattibilità e nel rispetto delle regole. Il decreto del governo Conte prevede infatti tempistiche estremamente lunghe per la ripresa degli esami di teoria, da sostenersi presso le sedi della Motorizzazione Civile con i rischi a livello sanitario che ne deriverebbero per gli assembramenti di persone.
Come richiesto dai manifestanti, gli esami devono riprendere il prima possibile nelle autoscuole debitamente sanificate. Basta con le lungaggini burocratiche a cui stiamo assistendo in queste settimane, altrimenti si bloccano 200mila cittadini e lavoratori in attesa degli esami per la patente con tutte le ricadute negative anche sui settori automotive e nautica».

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