venerdì, Giugno 7, 2024
Home > Italia > Boccia:”Bando per 60mila Assistenti Civici”. La Russa e Capezzone: “Spioni”. Ed è scontro

Boccia:”Bando per 60mila Assistenti Civici”. La Russa e Capezzone: “Spioni”. Ed è scontro

boccia

Sempre più caotico, incredibile e incomprensibile l’operato del Governo che annuncia attraverso il Ministro degli affari regionali Francesco Boccia un bando di concorso per l’assunzione di 60 mila assistenti civici, per
controllare la movida e non solo, al rispetto delle norme Covid-19: mascherine, distanza minima, assembramento.

Immediata la risposta di politici e giornalisti che definiscono i presunti 60mila assistenti civici “spioni”.
Così in particolare l’onorevole La Russa, ex Ministro della Difesa, in un intervento televisivo ed il giornalista Capezzone.

Poteva sembrare una reazione di pancia quella del Ministro Francesco Boccia e quindi una esternazione magari incontrollata dovuta alle immagini riprese in alcune zone dove la movida ha violato le disposizioni in tema di Covid-19, ma, come asserito dal Ministro stesso, la condivisione con alcuni sindaci ed in particolare con il sindaco De Caro ci dimostra l’esatto opposto.

Poche zone, per la verità, ma immediatamente e stranamente riprese e trasmesse sui social, quasi a voler criminalizzare i giovani che a torto o ragione davano sfogo alla naturale voglia di aggregazione dopo un fin
troppo lungo periodo di innaturale reclusione.

Scopriamo quindi che la decisione era già stata presa e per di più senza concordarla non tanto con l’opposizione, bensì con la stessa maggioranza di Governo e con il Ministero degli Interni.

Matteo Renzi asserisce: “Un ministro ha annunciato la creazione di un corpo di 60.000 assistenti civici. Boh, solo a me sembra una follia finalizzata ad avere visibilità?”

Il Sottosegretario ad i rapporti con il Parlamento Gianluca Castaldi dice addirittura: “La fuga in avanti di Francesco Boccia sui 60mila .assistenti civici non mi convince. E non convince il M5S. Per noi i cittadini
devono controllare quello che fanno i politici, non quello che fanno altri cittadini: auspico un passo indietro del ministro ed un confronto con tutta la maggioranza”

Dura e determinata la risposta del Presidente di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni che dice: “Credo veramente che si stia esagerando. La deriva autoritaria alla quale stiamo assistendo sta assumendo contorni grotteschi
ma non per questo meno pericolosa di ogni altra deriva liberticida. Al governo consiglio di non tirare troppo la corda perché gli italiani sono stanchi e arrabbiati”.

Da fonti del Viminale apprendiamo: “Le decisioni assunte, senza preventiva consultazione del ministero dell’Interno, per l’istituzione della figura degli ‘assistenti civici’ in relazione alle misure di contrasto e di contenimento della pandemia Covid-19, non dovranno comportare compiti aggiuntivi per le prefetture e per le forze di polizia già quotidianamente impegnate nei controlli sul territorio”.

Una decisione che ha colto tutti di sorpresa ed il fatto che in giornata il bando possa essere firmato dalla Protezione Civile, come asserito in diversi telegiornali di quasi tutte le reti fa invece ritenere che il tutto era
previsto e deciso. Ma da chi?

E’ l’interrogativo che tutti si pongono e che suscita gravi perplessità.
Da fonti varie, sembrerebbe che gli assistenti Civili possano essere scelti tra disoccupati, volontari e fruitori del reddito di cittadinanza, non avrebbero nessuna retribuzione e avrebbero solo il compito di ricordare gentilmente le norme sulla presunta sicurezza Covid-19 e solo in particolari casi fare intervenire le forze dell’ordine.

Spiegazioni semplicistiche che lasciano tutti ancor più perplessi.
A che titolo queste persone dovrebbero svolgere una mansione di controllo a titolo gratuito? Chi interverrebbe a fronte del rischio che questi assistenti civici certamente correranno svolgendo una attività di controllo in ambienti giovani ed esuberanti dove già lo stress risulta naturalmente essere alto?

Che autorevolezza potranno avere, non avendo autorità per essere ascoltati? Non ci si può che convincere di una ennesima leggerezza di chi ha associato idee maoiste o staliniane di controllo della popolazione tipiche di sistemi comunisti russi e cinesi, ma per fortuna molto lontani da noi e
letti ad oggi solo su libri di dissidenti.

Ma il dubbio che ci si voglia avvicinare proprio a quei sistemi pervade la mente di un sempre maggior numero di italiani.

E’ tuttavia di ieri sera la notizia che sarebbero stati ampiamente circoscritti i ruoli degli assistenti civici: Conte, Boccia e Decaro hanno chiarito che non avranno incarichi di controllo e sorveglianza, come confermato anche dal governo in una nota alle agenzie, secondo la quale “la loro attività non avrà nulla a che vedere con le attività a cui sono tradizionalmente preposte le forze di polizia”.

Gli assistenti civici saranno quindi “soggetti volontari” che “non saranno ‘incaricati di pubblico servizio’ e la loro attività non avrà nulla a che vedere con le attività a cui sono tradizionalmente preposte le forze di polizia”. E’ quanto hanno spiegato fonti di Palazzo Chigi, al termina dell’incontro tra il premier Giuseppe Conte e i ministri dell’Interno Luciana Lamorgese, degli Affari regionali Franceso Boccia e del Lavoro Nunzia Catalfo.

Staremo a vedere.


Ettore Lembo

RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright La-Notizia.net