Macerata – Non solo controlli ma informazione alla persone sulla necessità di usare dispositivi di protezione individuale (mascherine) e di rispettare la distanza interpersonale in tutti i luoghi di lavoro e nei contesti “sociali” come negozi, centri commerciali, bar e ristoranti. A questi si aggiungono stabilimenti balneari e, non ultimi, i luoghi della movida, anche se i giovani a Macerata e provincia «sono attenti e li trovo responsabili», dice il prefetto Iolanda Rolli dalle pagine del Resto del Carlino-Macerata nell‘intervista pubblicata oggi.
«È impensabile monitorare tutte le situazioni, bisogna far capire l’importanza di indossare le mascherine», sottolinea il prefetto ribadendo l’importanza di fare formazione e informazione capillare sulla necessità di mantenere comportamenti responsabili anche nella fase 2 dell’emergenza Coronavirus, quella della ripartenza delle attività sociali, produttive e commerciali.
«Sono diversi i sindaci che in tutta Italia stanno adottando misure per controllare la movida» ma «dai riscontri che ho avuto dopo i controlli effettuati dalle Forze dell’ordine, la movida c’è stata, ma non è stata sfrenata o con situazioni fuori dalle regole», precisa Rolli concentrandosi su uno degli aspetti più delicati della gestione dell’emergenza.
«L’importante è che le persone siano informate e sappiano che se si avvicinano devono indossare le mascherine», ha ribadito il prefetto confermando che i controlli rimangono comunque serrati non solo negli ambienti di lavoro, «che restano uno dei settori più monitorati in questo periodo», ma anche nelle attività commerciali e nei posti ad alta frequentazione come litorali, centri commerciali, bar e ristoranti.
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