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Pesaro, Covid-19: esposto per verificare la correttezza dei protocolli di sicurezza adottati

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PESARO – Riceviamo e pubblichiamo: “Il 2020 resterà agli annali come un anno drammaticamente doloroso a causa di un nemico invisibile che ci ha colti all’improvviso e colpiti al cuore. Un nemico dalle potenzialità oscure.

Non ho mai sposato lo slogan di quelli che sostenevano ‘andrà tutto bene’ e ‘vinceremo noi’ per rispetto delle tantissime vittime e delle loro famiglie per le quali niente è purtroppo andato bene”.

Con questa riflessione inizia l’intervento di Fabio Arrigoni, esponente del coordinamento provinciale di Fratelli d’Italia, sulla gestione dell’emergenza Covid-19 a Pesaro e nel resto della provincia.

“Quando si perde un familiare, un amico, una persona vicina, niente rimane uguale, ed il vuoto che si apre nell’animo ci fa capire che nonostante tutto non potrà andare tutto bene, perché tutti noi avremo perso qualcosa. In questi dolorosissimi mesi e in queste ultime estenuanti settimane, durante l’emergenza sanitaria, la priorità era e rimane quella di collaborare con gli operatori sanitari per strappare la vita alla morte osservando e rispettando le regole senza polemiche o inutili scontri, poiché i cittadini delle zone più colpite, e tra questi quelli della nostra provincia, tanto duramente colpita, non hanno bisogno di zuffe da cortile per marcare il territorio o per determinare il bullo di quartiere.

Zuffe da cortile ad iniziare dalle contrapposizioni inutili, che hanno fatto perdere tempo prezioso nel contenimento del virus, come quelle tra istituzioni locali e regionali. Questo non ci distolga però – continua Arrigoni -, per rispetto di chi ha perso un figlio, una figlia, un marito, una moglie, un fratello, un genitore, un amico, e per rispetto di chi ha vinto la malattia con tanta fatica, dal dovere morale e civile di chiedere che sia fatta chiarezza sulla gestione dell’emergenza a partire dall’accertamento di quanto avvenuto nelle prime ore della stessa.

E’ necessario dunque accertare le responsabilità di chi dovrebbe, prima di tutto e oltre ogni altra considerazione, sempre proteggere e tutelare i propri cittadini. È necessario farlo oggi, nel momento in cui lo stoico lavoro dei sanitari ci ha permesso di riappropriarci della nostra città senza l’ansia del contagio. È necessario farlo ora perché non si commettano più gli errori che sono stati commessi e che nostro malgrado tutti abbiamo dovuto subire.

Con tali motivazioni ho ritenuto opportuno presentare un esposto alla Procura della Repubblica per verificare la correttezza dei protocolli di sicurezza adottati e l’organizzazione dell’emergenza sanitaria nella nostra città e nel territorio provinciale. Precise sono infatti le segnalazioni presentate alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Pesaro”.

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