sabato, Giugno 8, 2024
Home > Anticipazioni TV > Anticipazioni per “Passato e Presente” del 20 agosto alle 13.15 su RAI 3: la morte di Lev Trotsky

Anticipazioni per “Passato e Presente” del 20 agosto alle 13.15 su RAI 3: la morte di Lev Trotsky

passato e presente trotsky

Anticipazioni per “Passato e Presente” del 20 agosto alle 13.15 su RAI 3: la morte di Lev Trotsky 

(none)

Odiato, combattuto, deportato, esiliato e poi inseguito per tutto il mondo fino alla morte in Messico per mano di un sicario. Il suo nome è Lev Davidovic Bronstein, meglio conosciuto con il nome di Trotsky, uno dei grandi padri della Rivoluzione d’ottobre, creatore e guida dell’Armata Rossa. A ottant’anni dal suo omicidio, il 21 agosto 1940, il professor Lucio Villari e Paolo Mieli raccontano la vita di questo personaggio a “Passato e presente”, il programma di Rai Cultura in onda giovedì 20 agosto alle 13.15 su Rai3 e alle 20.30 su Rai Storia. Dopo la morte di Lenin, la sua sarà una parabola discendente, costellata da una progressiva perdita di potere e dal conflitto con Stalin sia sui temi della politica interna che di quella estera: Trotsky è a favore dell’appoggio risoluto a tutti i movimenti rivoluzionari degli altri Paesi, mentre Stalin punta sul consolidamento dello stato e del regime sovietico. È la teoria del socialismo in un solo paese. Ma non si tratta soltanto di un contrasto ideale. I due uomini hanno un temperamento opposto. Trotsky, il tribuno brillante e appassionato, l’intellettuale nutrito del pensiero occidentale, animato da una tensione egualitaria e da una fiducia messianica nella rivoluzione. Stalin, l’uomo di partito che non è mai uscito dai confini della Russia, il realista che diffida dei suoi stessi compagni e che intende innestare il pensiero di Marx sulle tradizioni autoritarie della Russia. Dopo l’espulsione dall’Urss nel 1929, l’esistenza di Trotsky è quella di un uomo braccato, che nessun paese è disposto ad accogliere. Solo il Messico, dal 1937, gli concede il visto e un luogo sicuro dove continuare la sua lotta contro il potere di Stalin. Ma è l’ultimo capitolo della sua vita, che si conclude il 21 agosto del 1940, per mano di un sicario, Ramon Mercader, che era riuscito a conquistare la sua fiducia.