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Anticipazioni per i Grandi Sceneggiati TV con Nando Gazzolo del 3 novembre alle 15.45 su RAI 5: “La valle della paura”

la valle della paura

Anticipazioni per i Grandi Sceneggiati TV con Nando Gazzolo del 3 novembre alle 15.45 su RAI 5: “Sherlock Holmes – La valle della paura

Per i Grandi Sceneggiati in TV con Nando Gazzolo in onda oggi martedì 3 novembre alle 15.45 su Rai 5 “Sherlock Holmes – La valle della paura” con la regia di Guglielmo Morandi e la interpretazione anche di Gianni Bonagura nella versione andata in onda nel 1969 sulla Rai.

Sherlock Holmes è una miniserie televisiva italiana del 1968, composta da due episodi di tre puntate ciascuno: La valle della paura e L’ultimo dei Baskerville. La serie fu diretta da Guglielmo Morandi e interpretata da Nando Gazzolo nel ruolo di Sherlock Holmes e Gianni Bonagura in quello del Dottor Watson.[1]

La valle della paura

Regia: Guglielmo Morandi
Sceneggiatura: Edoardo Anton dal romanzo La valle della paura di Arthur Conan Doyle
Interpreti: Nando Gazzolo (Sherlock Holmes), Gianni Bonagura (Dottor Watson), Leonardo Severini (Ames), Cesarina Gheraldi (Mrs. Allen), Anna Miserocchi (Ivy Douglas), Mario Erpichini (Cecil Baker), Francesco Paolo D’Amato (Jack McDonald), Antonietta Lambroni (Mrs. Clarke), Francesco Sormano (Ispettore McDonald), Enrico Ostermann (Ispettore Mason), Giuseppe Mancini (Jackson), Mario Laurentino (Sergente Wood), Ernesto Colli (Turner)

Trama

Holmes e Watson vengono chiamati dall’ispettore MacDonald a indagare sulla morte di John Douglas, americano trapiantatosi in Inghilterra e proprietario di un piccolo castello nella campagna inglese. Appurati i fatti e raccolti gli indizi che egli solo riesce a individuare, Holmes risolverà il mistero della piccola congiura messa in piedi dal defunto (il cadavere è quello del suo assassino, che covava vendetta contro di lui da molti anni), dalla moglie Ivy Douglas e del loro ospite Cecil Baker, amico di vecchia data di Douglas.

La valle della paura (The Valley of Fear) è un romanzo di Sir Arthur Conan Doyle con protagonista Sherlock Holmes pubblicato per la prima volta in Inghilterra nel 1915. È il quarto e ultimo dei romanzi che hanno per protagonista l’investigatore inglese.

Il romanzo, per il tipo di vicenda, nonché della tecnica narrativa (storia avvincente, ritmo serrato e tensione palpabile), può essere considerato un archetipo dei moderni thriller: il tema centrale è infatti quello della caccia all’uomo, capace di generare nel lettore un buon grado di suspense, commista ad una sensazione di tensione. Non mancano inoltre altri elementi di forte impatto, quali il coinvolgimento di potenti associazioni segretespionaggioinfiltrazioni e blitz di agenti investigativi: tutte componenti inusuali per il genere giallo o poliziesco dell’epoca.

Trama

Il libro è diviso in due sezioni: nella prima si racconta il delitto e la soluzione dello stesso da parte di Sherlock Holmes, nella seconda vengono narrati gli antefatti della vicenda.

Il mistero di Birlstone

Sherlock Holmes riceve un messaggio cifrato da un informatore nella banda di Moriarty: un certo Douglas che abita nel castello di Birlstone è in pericolo di vita. L’avvertimento è arrivato troppo tardi perché quasi contemporaneamente l’ispettore di Scotland Yard Alec Mc Donald sopraggiunge a chiedere l’aiuto dell’investigatore proprio per l’omicidio di Mr. Douglas.

Holmes si reca al castello insieme all’inseparabile dott. Watson. La giovane e bella vedova abita con la servitù e con un socio del defunto, Mr. Barker. Gli abitanti del castello sono stati svegliati la sera precedente da un colpo d’arma da fuoco, la vittima è stata trucidata con due colpi di fucile a canne mozze che l’hanno orrendamente sfigurato. Il tutto è avvenuto in pochi minuti durante i quali l’assassino, dopo essersi introdotto nel castello, è riuscito a dileguarsi prima che Barker alzasse il ponte levatoio sul fossato che circonda la proprietà.

Watson e Holmes sorprendono la vedova e Barker in atteggiamento ambiguo; inoltre, non sembrano colpiti più di tanto dalla tragica scomparsa del defunto. L’intuito di Holmes lo porta a scoprire la verità: il morto non è Douglas, ma l’uomo che era penetrato nel maniero con lo scopo di ucciderlo. La messa in scena è stata organizzata per diffondere la notizia della morte di Douglas, che avrebbe così potuto nascondersi più facilmente dai criminali che lo perseguitavano.

Il sicario è riuscito ad entrare nel castello e a nascondersi nel suo studio, lo scontro tra i due si conclude con l’uccisione dell’inseguitore da parte di Douglas. Gli unici che sentono lo sparo sono la signora Douglas e Barker, che accorrono e scoprono il cadavere. A quel punto decidono di far credere a tutti che il morto sia il signor Douglas. Dato che la faccia del defunto è irriconoscibile a causa dello sparo, viene vestito con gli abiti che aveva l’uomo, senza mancare di mettere anche tutti gli anelli; tuttavia Douglas non riesce a togliersi la sua fede nuziale e sarà proprio questo particolare ad insospettire Holmes, che risolverà brillantemente il caso.

I vendicatori

La seconda parte è ambientata in una regione mineraria degli Stati Uniti. Un uomo di nome McMurdo affiliato a una società massonica arriva per lavorare nella valle di Vermissa. Qui i membri della società non sono lavoratori organizzati in una lega di solidarietà, bensì un’associazione a delinquere che terrorizza i proprietari di miniere e i minatori.

McMurdo entra in contatto con McGinty, il capo indiscusso dei Vendicatori, e si dimostra subito più intraprendente e sfrontato degli altri affiliati. Viene riconosciuto dal capitano Marvin che è al corrente dei suoi trascorsi a Chicago, dove ha ucciso un uomo. Mc Murdo sale nella considerazione dei Vendicatori fino al punto da affidargli una delicata missione che porta a termine.

McMurdo viene a sapere dell’arrivo nella valle di un uomo di nome Birdy Edwards, dell’agenzia investigativa Pinkerton decisa a smantellare l’organizzazione del terrore. Si offre di attirare l’uomo in trappola, in realtà a cadere nelle mani del capitano Marvin sono McGinty e molti suoi accoliti, che saranno processati e giustiziati: l’agente investigativo in incognito è infatti McMurdo.

L’uomo però è costretto a cambiare nome in Douglas e fuggire per salvarsi la vita. Prima si reca a Chicago dove si sposa con Ettie Shafter la figlia dell’uomo che lo ha ospitato prima di venire a sapere che faceva parte della società degli Uomini Liberi. Poi si rifugia in California dove Ettie muore, infine in Inghilterra dove si risposa con la signora Douglas, dove però lo raggiunge la lunga mano dei Vendicatori superstiti: qui la storia si connette con la prima parte.

Epilogo

Douglas e la moglie, una volta fallita la messa in scena della sua morte, decidono di partire per l’Africa, ma è proprio in questo viaggio che Douglas viene assassinato, stavolta per davvero. Holmes è certo che sia opera del professor Moriarty, il Napoleone del crimine a cui, secondo l’investigatore, si erano rivolti i persecutori di Douglas per essere certi della sua morte. Poco prima della finta morte di Douglas, Holmes aveva infatti ricevuto da un anonimo informatore la notizia che la vita di Douglas era minacciata dal diabolico professore.

A riguardo dell’enorme potenziale criminale del professor Moriarty, lo stesso Holmes dichiara: «Una grande mente e una mastodontica organizzazione si sono mobilitati per eliminare un solo uomo. È come schiacciare una noce con un maglio meccanico – un assurdo spreco di energie, ma la noce viene schiacciata lo stesso