Abruzzo in “zona rossa” da mercoledì 18 novembre, ma le scuole restano aperte. Lo ha anticipato il presidente della Regione Abruzzo Marco Marsilio in visita all’ospedale ‘San Raffaele’ di Sulmona. Il governatore ha firmato in serata l’ordinanza n.102 in merito, per l’appunto, all’istituzione della zona rossa.
“L’ordinanza che prevede ulteriori misure restrittive per l’Abruzzo – aveva precisato sul proprio profilo Facebook qualche ora prima – verrà firmata in serata. Tuttavia, al momento, non ho firmato alcun atto. Il testo che da un po’ di tempo è in circolazione sui social non è quello corretto.
Il tema delle scuole aveva generato aspre polemiche nelle ultime ore. “Abbiamo assunto la decisione di firmare un’ordinanza che applica all’Abruzzo la disciplina contenuta nell’articolo 3 del Dpcm e cioè quella delle cosiddette zone rosse e non di più”, ha detto Marsilio. “Sulla scuola c’è stata una discussione molto ampia, ma abbiamo ritenuto, e siamo tutti d’accordo in Giunta e nella maggioranza, di non poter accogliere, neanche volendo farlo, la richiesta del Gruppo Tecnico Scientifico di chiudere le scuole di ogni ordine e grado – ha detto Marsilio -. L’attuale disciplina di legge non consentirebbe alle famiglie di affrontare questo problema. Tenendo aperte le attività economiche e non avendo congedi parentali o bonus baby sitter, il peso sulle famiglie sarebbe insostenibile. Perciò riteniamo sia sufficiente un atto di responsabilità, applicando il principio di precauzione, cioè dichiarare, dal 18, l’Abruzzo zona rossa”.
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