martedì, Maggio 14, 2024
Home > Arte, Cultura e Spettacoli > L’oroscopo non avverato, l’anno 2020 e il nostro futuro

L’oroscopo non avverato, l’anno 2020 e il nostro futuro

oroscopo

L’oroscopo non avverato, l’anno 2020 e il nostro futuro

Il 31 marzo 2020 un noto astrologo televisivo, tracciando l’oroscopo per il mese di aprile di uno dei segni zodiacali, vaticinava così: “Questo sarà un periodo produttivo e positivo. Il Sole è in buon aspetto è migliora le tue relazioni, sia sentimentali che della tua vita familiare. Anche il buon aspetto di Venere ti rende sereno e tranquillo, abbastanza per goderti a vita quotidiana in maniera più rilassata e piacevole. Ci sono buone occasioni per ottenere riscontri e risultati vantaggiosi. Devi solo agire, ma senza fretta soprattutto dal punto di vista finanziario. In amore, aprile si rivela un periodo utile per riflettere e divertirsi”.

In piena pandemia solo in Italia in quel mese, furono registrati 14.000 decessi e decine di migliaia di persone contagiate dal Covid-19. Si presuppone che, per una questione strettamente matematica e statistica, alcuni di quel segno non abbiano ricevuto da Venere “l’influsso positivo e sereno, che ha permesso loro di godersi la vita” ma, purtroppo abbiano trovato la morte, e che per i loro cari, il mese in questione è stato segno di dolore e sofferenza.

L’oroscopo sbagliato

Nelle previsioni future degli astri – come dimostrato clamorosamente nel 2020- mancano di solito le cattive notizie. Certamente, leggere o ascoltare alla radio o in Tv che si possa subire un incidente stradale, un furto, smarrire un portafogli o semplicemente morire (per diverse cause) può essere deprimente. Eppure statisticamente parlando dovrebbe rientrare a pieno titolo nelle “anticipazioni” di ogni segno dello Zodiaco. Solo per fare un esempio i decessi nel mondo sono circa 500mila al giorno, il che significa che tutti i 12 periodi di nascita dell’anno “sono coperti”. Senza parlare di guerre, attentati, violenza in generale, carestie o morti per malattie. Ma in fondo anche di giornate che si ripetono tutte uguali senza grandi scossoni, sorprese, né incontri particolari che dovrebbero dare una svolta alla vita.

D’altra parte negli oroscopi si trovano espressioni tipo queste: “Sei estroverso, mentre altre volte sei riservato. Trovi che non sia saggio dire troppo di te agli estranei. Pensi in modo indipendente e hai bisogno di prove prima di credere ingenuamente qualcosa. Nella vita ti piace la varietà e le regole restrittive ti rendono infelice. Hai molte risorse, che non sfrutti completamente. Tendi a essere critico nei confronti delle cose che fai e delle tue capacità”. Per la maggioranza della gente sono frasi che potrebbero risultare vere e che molti attribuirebbero senza esitazione a se stessi.

Gli esperimenti di uno psicologo e Schopenhauer

Alcuni anni fa per fare un esperimento, lo psicologo francese Michel Gauquelin mandò a un astrologo, perché li interpretasse, la data e il luogo di nascita di un assassino che era stato giustiziato. Poi inviò il risultato a 150 persone che avevano risposto a una sua inserzione in cui offriva oroscopi gratuiti. L’esito? Il 90% delle persone disse che l’oroscopo ricevuto descriveva accuratamente (sic) la loro personalità e l’80% disse che perfino gli amici e i familiari erano d’accordo.

Arthur Schopenhauer filosofo tedesco  affermava: “Una dimostrazione grandiosa della miserabile soggettività degli uomini per cui essi riferiscono ogni cosa a sè stessi e da ogni pensiero risalgono immediatamente a sé in linea diretta è offerta dall’astrologia che riferisce la rotta dei grandi corpi celesti al miserabile io e mette in rapporto le comete del cielo con le beghe e le meschinità terrene”.

Detto questo, significa che si debba rinunciare aprioristicamente a capire pensare o immaginare cosa riserva il futuro? Non necessariamente. Forse sono le fonti e la direzione della ricerca quelle che vanno vagliate attentamente. Per esempio molti lettori del Vangelo, in questi mesi hanno constatato che Gesù nella versione lucana, argomentando “sulla fine dei tempi” menzionò tra le altre cose le “pestilenze”. E anche nel celeberrimo racconto dei Cavalieri dell’Apocalisse diversi hanno notato che il “cavaliere verdastro” ha il potere di “sterminare la quarta parte della terra con la spada, la fame e con la peste”.

Un approfondimento in tal senso sarebbe tutt’altro che infantile o ingenuo. Anzi, una ricerca anche metafisica sul significato degli eventi passati e presenti, che abbia un’implicazione anche futura, sono il segno di una sensibilità umana che non si ferma al solo approccio materiale e fisico della vita. Specialmente in questo annus horribilis dei tempi moderni.

Parafrasando Goethe, non c’è cosa migliore per l’uomo che indagare l’indagabile, anche senza fare ricorso alle congiunzioni di Marte, Venere e Saturno.

Roberto Guidotti

RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright La-Notizia.net