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Luci e ombre nel fasto mediatico del V-day

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Vaccino, luci e ombre nel fasto mediatico del V-day


La cosa più certa e documentata, per quanto riguarda il vaccino della Pfizer, è l’impressionante esposizione mediatica nella celebrazione in tutta Italia del V-day. Ma se, da una parte, è stato proclamato il successo di questa operazione, dall’altra i dubbi espressi in più occasioni non si diradano tra la popolazione. E’ stato asserito che il 61% degli Italiani vuole il vaccino. Affermazione, questa, che potrebbe trovare riscontro, anzi essere sottostimata, poiché tutti vorremmo ricevere un vaccino sicuro che possa metterci al riparo da ogni rischio.

Il vaccino della Pfizer è stato il primo ad ottenete l’autorizzazione per la
commercializzazione. Ma basta scorrere le pagine dei social, oramai a torto o ragione divenuti mezzi di informazione, per rendersi conto di come la popolazione non agisca esattamente come si potrebbe credere.
Ed è proprio dai social che si rilevano le più evidenti perplessità tra cui quelle relative al trasporto del vaccino via terra dallo stabilimento di produzione che si trova in Belgio fino a Roma.

Come noto, il vaccino deve essere conservato ad una temperatura di -60/-90 gradi C. quindi, il cassone del furgone raggiungeva quella temperatura?
Non avendo riscontro, evidenziamo un articolo de Il Sole 24 ore del 26 dicembre: “Si contano sulle dita di una mano le imprese italiane che producono ultra-frigoriferi capaci di raggiungere la temperatura di -80 gradi richiesta per lo stoccaggio e il trasporto di vaccini anti Covid. E in particolare di quello prodotto dalla americana Pfizer che, per primo, sarà in distribuzione in Italia. In questi giorni queste imprese raddoppiano la produzione per far fronte a una domanda in forte crescita e sperimentano nuove soluzioni tecnologiche. Ma lamentano di non aver ricevuto, né dal commissariato anti covid né da altre istituzioni, indicazioni su fabbisogno, organizzazione e programmi.”

Dove verranno conservati i vaccini che sono arrivati e quelli che dovranno arrivare dal momento che sembrerebbe che entro settembre 2021 tutti dovrebbero essere stati vaccinati?
Queste le parole del Ministro Roberto Speranza: “È il giorno che aspettavamo da tempo. La strada è ancora lunga, ma finalmente abbiamo il vaccino”.

In tutto questo una nota di colore. La vaccinazione del Presidente della Regione Campania De Luca ha scatenato le reazioni di tanti, tra cui quella del leader della Lega Matteo Salvini: ‘Ha saltato la fila”. E De Magistris: “Abuso di potere”. Tutto ciò ha ovviamente accresciuto ulteriormente
l’interesse mediatico.

Ma, ritornando alle ombre, si rilevano alcuni punti riportati dall’agenzia di stampa AGI il 26 Novembre, quindi appena un mese fa, in una nota nella quale sono descritti tutti i vaccini in sperimentazione. Del Vaccino della
Pfizer BNT162b2 Produttore: Pfizer (USA), biontech (Germania) si scrive: “Caratteristiche: Si tratta di un vaccino a mRna, a Rna-messaggero. Il vaccino contiene istruzioni genetiche per costruire una proteina del
coronavirus, nota come spike. Quando viene iniettato nelle cellule, il vaccino fa sì che producano proteine ​​spike, che poi vengono rilasciate nel corpo e provocano una risposta dal sistema immunitario.

Numero dosi necessarie: 2 a 28 giorni di distanza. Stato di sviluppo: Il vaccino ha raggiunto il livello minimo sufficiente stabilito dalla Food and Drug Administration (FDA) per presentare una domanda per la somministrazione in emergenza (Eua). In una nota le due società hanno annunciato di aver presentato tale richiesta.

Pro: dai risultati annunciati garantisce una ampia protezione dal virus
Contro: nessun vaccino a RNA è stato approvato per uso umano, inoltre, per essere conservato in sicurezza necessita di temperature bassissime, dell’ordine di -70 gradi celsius. Questo è un problema rilevante per la
distribuzione su larga scala”.

Interessanti, ma forse poco chiare le note al punto 5-8-9-11-12-13-20-22-31 delle FAQ dell’AIFA che riportiamo :


EFFICACIA E SICUREZZA DELLA VACCINAZIONE

5. La sperimentazione è stata abbreviata per avere presto il prodotto?

Gli studi sui vaccini anti COVID-19, compreso il vaccino COVID-19 mRNA BNT162b2 (Comirnaty),sono iniziati nella primavera 2020, perciò sono
durati pochi mesi rispetto ai tempi abituali, ma hanno visto la partecipazione di un numero assai elevato di persone: dieci volte superiore agli standard degli studi analoghi per lo sviluppo dei vaccini. Perciò è stato possibile realizzare uno studio di grandi dimensioni, sufficienti per dimostrare efficacia e sicurezza.

8. La protezione è efficace subito dopo l’iniezione?
No, l’efficacia è stata dimostrata dopo una settimana dalla seconda dose.

9. Quanto dura la protezione indotta dal vaccino?
La durata della protezione non è ancora definita con certezza perché il periodo di osservazione è stato necessariamente di pochi mesi

11. Le persone vaccinate posso trasmettere comunque l’infezione ad altre persone?
Gli studi clinici condotti finora hanno permesso di valutare l’efficacia del vaccino COVID-19 mRNA BNT162b2 (Comirnaty) sulle forme clinicamente manifeste di COVID-19 ed è necessario più tempo per
ottenere dati significativi per dimostrare se i vaccinati si possono infettare in modo asintomatico e contagiare altre persone.

12. Chi esegue la prima dose con il vaccino COVID-19 mRNA BNT162b2 (Comirnaty), può fare laseconda con un altro vaccino anti Covid-19, qualora disponibile?
Non ci sono ancora dati sulla intercambiabilità tra diversi vaccini, per cui chi si sottopone alla vaccinazione alla prima dose con il vaccino COVID-19 mRNA BNT162b2 (Comirnaty), continuerà a utilizzare il medesimo vaccino anche per la seconda dose.

13. Quali reazioni avverse sono state osservate?
Le reazioni avverse osservate più frequentemente (più di 1 persona su 10) nello studio sul vaccino COVID- 19 mRNA BNT162b2 (Comirnaty) sono stati in genere di entità lieve o moderata e si sono risolte entro pochi
giorni dalla vaccinazione. Tra queste figuravano dolore e gonfiore nel sito di iniezione, stanchezza, mal di testa, dolore ai muscoli e alle articolazioni, brividi e febbre. Arrossamento nel sito di iniezione e nausea si sono verificati in meno di 1 persona su 10. In generale, le reazioni sistemiche sono state più frequenti e pronunciate dopo la seconda dose. Nei Paesi dove è già stata avviata la somministrazione di massa del vaccino sono cominciate anche le segnalazioni delle reazioni avverse, da quelle meno gravi a quelle più significative, comprese le reazioni allergiche. Tutti i Paesi che avviano la somministrazione del vaccino estesa a tutta la popolazione raccoglieranno e valuteranno ogni segnalazione pervenuta al sistema di farmaco vigilanza delle reazioni averse al vaccino, così da poter definire con sempre maggior precisione il tipo di profilo di rischio legato alla vaccinazione.

20. Le donne in gravidanza o che stanno allattando possono vaccinarsi?
I dati sull’uso del vaccino durante la gravidanza sono tuttora molto limitati, tuttavia studi di laboratorio su modelli animali non hanno mostrato effetti dannosi in gravidanza. Il vaccino non è controindicato e non esclude le donne in gravidanza dalla vaccinazione, perché la gravidanza, soprattutto se combinata con altri fattori di rischio come il diabete, le malattie cardiovascolari e l’obesità, potrebbe renderle maggiormente a rischio di COVID-19 grave.

22.Le persone con una documentata immunodeficienza o con malattie autoimmuni possono vaccinarsi?
Non sono ancora disponibili dati sulla sicurezza e l’efficacia del vaccino COVID-19 mRNA BNT162b2 (Comirnaty) nelle persone con malattie autoimmuni, che sono comunque state incluse nelle sperimentazioni iniziali. I dati relativi all’uso nelle persone immunocompromesse (il cui sistema immunitario è indebolito) sono in numero limitato.

31. La vaccinazione consente di tornare alla vita di prima?
Anche se l’efficacia del vaccino COVID-19 mRNA BNT162b2 è molto alta (oltre il 90%) vi sarà sempre una porzione di vaccinati che non svilupperà la difesa immunitaria, inoltre, ancora non sappiamo in maniera definitiva se la vaccinazione impedisce solo la manifestazione della malattia o anche il trasmettersi dell’infezione. Ecco perché essere vaccinati non conferisce un “certificato di libertà” ma occorre continuare ad adottare comportamenti corretti e misure di contenimento del rischio di infezione

Anche il “bugiardino” e il modulo di consenso, che va firmato obbligatoriamente da chi si sottopone alla vaccinazione, evidenziano forse “l’eccessiva premura” nella distribuzione di un vaccino che ha una dose elevata di sicurezza data più per fede che per reale documentazione.

Si riporta testualmente: Sono consapevole che qualora si verificasse qualsiasi effetto collaterale sarà mia responsabilità informare immediatamente il mio Medico curante e seguirne le indicazioni. Accetto di
rimanere nella sala d’aspetto per almeno 15 minuti dalla somministrazione del vaccino per assicurarsi che non si verifichino reazioni avverse immediate. Acconsento ed autorizzo la somministrazione della
vaccinazione mediante vaccino ”Pfizer-BioNTech COVID-19”.

Nella nota informativa si evince: al punto 4. Il vaccino non può essere somministrato alle donne in gravidanza e in fase di allattamento.
Al punto 6. Possono essere necessari fino a 7 giorni dopo la seconda dose del vaccino per sviluppare la protezione contro il COVID-19. ll vaccino potrebbe non proteggere completamente tutti coloro che lo ricevono. Infatti l’efficacia stimata dalle sperimentazioni cliniche (dopo due dosi di vaccino) è del 95% e potrebbe essere inferiore in persone con problemi immunitari.

Anche dopo somministrazione di entrambe le dosi del vaccino, si raccomanda di continuare a seguire scrupolosamente le raccomandazioni delle autorità locali per la sanità pubblica, al fine di prevenire la diffusione del COVID-19.


Al punto 8. Il vaccino può causare reazioni avverse. Tali reazioni possono essere: Molto comuni (possono interessare più di 1 paziente su 10): dolore, arrossamento, gonfiore nel sito di iniezione, stanchezza, mal di testa, dolori muscolari, brividi, dolori articolari, febbre. L’elenco di reazioni avverse sovraesposto non è esaustivo di tutti i possibili effetti indesiderati che
potrebbero manifestarsi durante l’assunzione del vaccino Pfizer-BioNTech COVID-19. Se Lei manifesta un qualsiasi effetto indesiderato non elencato informi immediatamente il proprio Medico curante.

Importante il punto 10. Non è possibile al momento prevedere danni a lunga distanza.

Qualcuno ha ricordato, ovviamente in maniera impropria, la strage di Gruaro, in provincia di Venezia, che causò la morte di 28 bambini a causa della sperimentazione di un vaccino. La speranza, chiaramente, per tutti, è che il Covid-19 abbia con questo vaccino i giorni contati. Ma dubitare e valutare ogni situazione con senso critico è non solo lecito, ma doveroso.


Ettore Lembo

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